Una casa in bioedilizia, ad altissima efficienza ed energia quasi zero: è l'edificio ideato dall'associazione LADonlus per garantire ai piccoli malati oncologici di condurre una vita normale durante i ricoveri.
Un luogo dove i bambini potranno condurre le attività proprie di una vita normale, pur nella malattia e durante i necessari ricoveri. A Catania sta nascendo – l’inaugurazione dovrebbe avvenire entro la prossima estate – WonderLAD, una grande casa in bioedilizia di una superficie complessiva di circa 1.800 mq che metterà a disposizione dei piccoli ospiti che devono seguire lunghe terapie al reparto di Oncologia Pediatrica del Policlinico universitario di Catania (e delle loro famiglie) non solo gli alloggi notturni, ma anche uno spazio polifunzionale dedicato alle attività di arte e creatività, attraverso le quali si creerà una interazione e integrazione con il “mondo esterno”.
WonderLAD, uno spazio polifunzionale per bambini malati
Attività artistiche come quelle che, da qualche anno, i bambini del reparto di Oncologia pediatrica possono sperimentare durante il ricovero grazie all’attività di Lad Onlus, l’associazione nata per garantire il Cure & Care ai bambini con malattia oncologica e alle loro famiglie. «Arte e creatività – spiega la presidente Cinzia Favara, psicologa e arte terapeuta – sono gli strumenti elettivi affinché la malattia non ostacoli il processo naturale di crescita. L’albero dei desideri ha l’obiettivo di portare all’interno del reparto di Oncologia Pediatrica quanto più vitalità sia possibile per restituire vitalità attraverso creatività e arte che permettono ai bambini di entrare in una dimensione immaginale in cui, durante le attività, non si pensa alla malattia. L’obiettivo del nostro progetto è quello di accompagnare e sostenere i bambini nella malattia dando loro l’opportunità di vivere in un ambiente stimolante e familiare».
L’architettura è parte integrante della cura
In questo approccio lʼarchitettura (sempre attraverso concorsi di progettazione) è diventata parte integrante della cura. L’associazione LAD – dove si sono incontrate le esperienze dei soci in psicologia- arteterapia e architettura – conosce bene quanto nel Cure & Care, la bellezza dei luoghi nei quali si svolge la cura, sia fondamentale: l’11 giugno 2015, infatti, è stato inaugurato il Reparto di Oncologia Pediatrica del Policlinico di Catania, ristrutturato a “Dimensione Bambino” e portando al termine la prima edizione del Lad Project.
LAD Project è un format articolato che crea un circolo virtuoso che garantisce qualità e sostenibilità dei progetti, coinvolgendo, in un originale modello di social responsibility, aziende private e categorie professionali. Si tratta di un modello di solidarietà partecipata che unisce mondi apparentemente distanti fra loro, creando una sinergia che consente di raggiungere grandi risultati per un obiettivo comune: il benessere dei bambini e delle loro famiglie.
La seconda edizione LAD Project for WonderLAD, prevede, appunto la realizzazione di WonderLAD, una grande casa in legno, sughero tostato e alluminio a energia quasi zero – NZEB (Near ZeroEnergy Building) come verrà certificato dall’Agenzia CasaClima di Bolzano, partner dell’iniziativa.
«Immersa in un parco di due ettari – spiega l’architetto Emilio Randazzo, direttore dei lavori per Lad Onlus – concesso in comodato d’uso dal Comune di Catania, la grande casa sta venendo su seguendo il progetto vincitore (selezionato da una Giuria internazionale) presentato dallo studio FRONTINITERRANA architects di Firenze. La casa è concepita come un unico corpo, su un unico livello, in cui ci sarà l’accoglienza, gli uffici, i laboratori, cucina e soggiorno, sei alloggi notturni e infine lo spazio polifunzionale dove ci sarà anche un forno per fare lavorare la ceramica ai piccoli ospiti. E il progetto, nell’ottica della bioedilizia e del risparmio energetico, sarà in grado di garantire altissima efficienza bassissimi costi di gestione. Costruita in legno, sughero tostato e alluminio, WonderLAD offre ottimi risultati sia dal punto di vista della performance dell’involucro sia bioclimatico».