Un metododo terapeutico nato per migliorare gli stati psicofisici, valorizzando tutte quelle risorse che l'arte riesce a far emergere aiutandoci a stare meglio
Ascoltare e creare musica, recitare su un palcoscenico, dipingere o semplicemente muoversi e giocare sono alcuni dei modi di fare arteterapia. Che l’arte faccia bene è un’osservazione comune: quante volte andiamo al cinema di malumore e ne usciamo sorridenti o commossi? E perché visitando una città nuova ci dimentichiamo dei problemi di ogni giorno per sentirci completamente immersi in un’altra dimensione? L’arteterapia, però, è qualcosa di più: è un vero metodo terapeutico per migliorare gli stati psicofisici, valorizzando quelle risorse interiori che l’arte fa emergere per stare meglio, superare i disagi e i traumi e vivere con più serenità e consapevolezza. Un supporto importante, versatile e creativo che è interessante conoscere e utilizzare e che può essere utile in moltissimi casi e a tutte le età, dai bambini agli anziani.
Cos’è l’arteterapia?
L’arteterapia è un metodo di sostegno non verbale in cui, per valorizzare e aiutare la persona, sotto la guida e con l’aiuto dell’arteterapeuta si fa uso di “mediatori artistici” ovvero di terapeuti che usano discipline artistiche visive e non (pittura, teatro, musica, scultura). Forme d’arte differente che vengono vissute in “laboratori” dove è data la possibilità di esprimersi liberamente e in cui si usano materiali differenti, dai colori, alla pasta da modellare, al legno, alla carta.
L’origine
L’origine dell’arteterapia risale agli anni ‘40 e ‘50 del secolo scorso, con gli studi e le esperienze delle terapeute Margaret Naumburg ed Edith Kramer: il periodo non è casuale, perché l’arteterapia all’inizio è stata una risposta ai disagi emotivi e alle ferite psicologiche profonde del dopoguerra, nei reduci ma anche nella popolazione civile.
L’arteterapia, che negli anni è cambiata, evolvendosi e adattandosi a richieste nuove, oggi è usata come metodo riabilitativo da affiancare a percorsi psicologici per bambini, adulti e anziani: serve per curare disabilità e patologie ma è anche un mezzo efficace per migliorare se stessi e il proprio empowerment, magari in un momento di crisi o di cambiamento, quando si ha bisogno di portare alla luce nuove risorse emotive o esprimere energia e sentimenti che si sentono repressi.
I tipi di arteterapia
Non c’è solo una tipologia di arteterapia. A seconda dell’inclinazione naturale e del consiglio dell’arteterapeuta si possono usare espressioni artistiche diverse e tipi di arteterapia differente. Ne elenchiamo alcuni qui sotto.
- Arti visive – Nei laboratorio di arteterapia ci si può dedicare alle arti visive: dipingere, disegnare, modellare, lavorare il legno e la creta, usando il colore e le forme. I bambini, in particolare, con matite, colori e gessetti, possono “sporcarsi” senza timori.
- Teatro -È possibile anche fare teatro, comunicare con il corpo e la voce, dare vita a personaggi diversi e raccontare storie differenti esprimendo altre parti di sé.
- Danza – Si può danzare, senza l’obbligo di interpretare coreografie e passi precisi ma solo seguendo istinto e musica.
- Gioco e movimento – Infine si può giocare, muoversi e improvvisare, anche se si è adulti e magari si crede di non ricordare più come si fa.
A chi è rivolta l’arteterapia
Ma a chi è rivolta l’arteterapia? Il suo bello è proprio che non è necessario avere una preparazione o un talento speciale: è aperta a tutti. Non a caso è l’arteterapia si è dimostrata in grado di migliorare anche la vita di persone con esigenze particolari: si va dai bambini con problematiche psicologiche o disabilità (è usata anche nel trattamento dell’autismo) fino agli anziani con problemi cognitivi. L’arteterapia essere indirizzata anche a chi combatte con patologie fisiche come il tumore e con ansia, depressione, dipendenze.
Le possibili applicazioni
L’intento dell’arteterapia è sempre quello di armonizzare corpo, mente e spirito e per questo ha moltissime applicazioni in contesti diversi, da quelli più impegnativi come scuole, strutture per anziani, ospedali dove è usata anche per i malati oncologici, fino ai semplici corsi di crescita personale e di rinforzo dell’autostima.
I benefici dell’arteterapia
L’arteterapia aiuta a combattere ansia e stress e a rafforzare e approfondire la consapevolezza di sé e delle proprie risorse interiori. Un percorso di questo tipo ha quindi molti benefici: può servire a sviluppare la sensibilità al bello e all’opera d’arte, vissuta in modo più attivo e meno rigido. L’arteterapia è inoltre un mezzo per migliorare le capacità comunicative e relazionali con gli altri. Sedute mirate di questa disciplina (per esempio di teatroterapia) possono rivelarsi benefiche nei momenti in cui la coppia si confronta con un cambiamento (anche positivo, come la nascita di un figlio).
Nelle aziende l’arteterapia riesce a rinforzare lo spirito del team e fa emergere capacità poco esplorate di creatività e di problem solving nei dipendenti. Nelle scuole l’arteterapia può essere di supporto agli adolescenti e aiutarli nel loro sviluppo emotivo e nelle crisi tipiche dell’età.
Come diventare arterapeuta
In Italia la figura dell’arteterapeuta, che non è un professionista sanitario a differenza di quanto accade in altri Paesi, è regolata a tutti gli effetti dalla legge 4/2013 e dalla Norma Tecnica UNI 11592 : l’arteterapeuta può svolgere la propria attività in ambito socio-educativo e sanitario pubblico o privato. Vengono individuati cinque profili professionali: arteterapeuta, musicoterapeuta, teatroterapeuta, drammaterapeuta, danzamovimentoterapeuta.
In ambito clinico l’arteterapeuta deve essere monitorato da un medico o da uno psicologo quando non lo sia in prima persona, in un lavoro d’equipe. I corsi di formazione in arteterapia sono oggi fruibili in presenza o in modalità ibrida anche online ed è preferibile, per avere maggiori garanzie, che siano riconosciuti dal Miur e/o che eroghino crediti ECM (Educazione Continua in Medicina). Apiart (Associazione Professionale Italiana Arteterapeuti, www.apiart.eu) pubblica un elenco dei propri soci e delle scuole che rispondono ai requisiti della norma UNI.
I corsi di arteterapia sono presenti in moltissime città d’Italia. Ecco alcuni indirizzi che si possono consultare per farsi un’idea dei corsi e iscriversi a quello che più sembra adatto alle nostre esigenze.
Lucia Fino