Wise Society : White Milano a tutta sostenibilità nel rispetto degli obiettivi del Millennio

White Milano a tutta sostenibilità nel rispetto degli obiettivi del Millennio

di Maria Enza Giannetto
22 Febbraio 2020

Il salone delle tendenze di moda più legate alla ricerca e all’innovazione avvia un percorso di rinnovamento per lanciare un segnale di cambiamento e lo fa proprio anche a partire dal sostegno ai 17 obiettivi dello sviluppo sostenibile

Sostenibilità come leva per innescare un cambiamento reale che parta dalla filiera tessile per arrivare al consumatore finale. A partire dall’edizione 2020, White Milano, il salone delle tendenze di moda più legate alla ricerca e all’innovazione, avvia un percorso di rinnovamento per lanciare un segnale di cambiamento e lo fa proprio a partire da tre pilastri fondamentali quali la sostenibilità, lo scouting internazionale sempre più vicino alle culture dei diversi territori italiani e stranieri e valorizzazione del Made in Italy.

A White Milano un censimento tra gli espositori con progetti green certificati

Fino al 23 febbraio (con ingresso libero nei seguenti orari di apertura 9.30-18.30; domenica, ore 9.30-18) White Milano si conferma l’appuntamento di riferimento durante la fashion week milanese per addetti ai lavori attenti alle novità e al valore del prodotto con un brand mix mirato.E quest’anno punta anche sul sostegno ai 17 goals di sviluppo sostenibile dell’Onu. Il salone ha, infatti, lanciato una valutazione per capire quali tra i brand espositori avessero concretizzato il proprio impegno per ridurre il proprio impatto ambientale e /o massimizzare un impatto sociale attraverso il design delle proprie collezioni. Il risultato del censimento conta già 32 aziende presenti al salone.

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Una precedente edizione di White Milano in zona Tortona a Milano, Foto: White Milano

Trasformare i materiali post-consumo in oggetti sostenibili

Tra questi, spicca Regenesi che si dedica alla rigenerazione di materiali di post-consumo trasformandoli in oggetti e accessori moda dal design innovativo e completamente sostenibile. Nata grazie a un’idea dell’imprenditrice Maria Silvia Pazzi, l’azienda rappresenta oggi un’eccellenza del Made In Italy nella produzione di accessori moda e oggetti per la casa e l’ufficio interamente realizzati con materiali di scarto industriale, a cui Regenesi dona una nuova vita. L’azienda è presente al White con l’iniziativa “Rigenera i tuoi jeans” dedicata al retailer e Re-Flag, collezione di borse create con un tessuto ottenuto al 100% dal riciclo di bottiglie in plastica. E poi, ancora Blue of a Kind, Closed, Insane in the Rain, Ibrigu, LaMilanesa Made in Milan, WRÅD, Made for a Woman e Boyish Jeans, il marchio di denimwear sostenibile fondato dal trentatreenne Jordan Nodarse che impiega materiali di riciclo e un terzo dell’acqua normalmente richiesta dal jeans. Dalle etichette al packaging, infatti, tutto è concepito per soddisfare un nuovo bisogno di autenticità e consapevolezza.

Gli altri pilastri: lo scouting internazionale e il made in Italy

L’innovazione del salone – che occupa le quattro location di Tortona 27 |SuperstudioPiù, Tortona 31 | Opificio, Tortona 35 | Hotel Nhow e Tortona 54 | Ex Ansaldo BASE con circa 500 brand – poggia anche sullo scouting internazionale e il made in Italy. Nel segno dell’inclusione e del cambiamento, infatti, White Milano ha scelto come Special Guest Artsi Ifrach con il brand Maison ARTC – fashion house di origini marocchine che presenta la propria collezione di pezzi unici tramite un’installazione all’interno di Superstudio Tortona 27 e una mostra ospitata da 10 Corso Como Tazzoli. Una doppia esposizione per raccontare l’incredibile immaginario e la cultura di un territorio crocevia di tradizioni. Un messaggio di grande forza all’insegna di un’artigianalità contemporanea e un recupero che guarda alla sostenibilità e al multiculturalismo grazie all’artista che con il brand indipendente Maison ARTC realizza solo pezzi unici tramite la ricerca e assemblage di tessuti vintage e fatti a mano.

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