Oggi compriamo il 400% di vestiti in più rispetto al 2000 e dietro ai prezzi bassi si celano spesso sfruttamento dei lavoratori e inquinamento ambientale. Tutto quello che c'è da sapere per un consumo più consapevole e responsabile
Che la moda, e in particolare il fast fashion, siano fra i comparti più inquinanti e meno sostenibili al mondo è cosa nota, ribadita di recente anche da Stella McCartney alla Cop28, ma cosa potrebbe fare ciascuno di noi per spingere a un reale cambiamento in questo settore?
Fast fashion e impatto socio-ambientale
Un dato su tutti intanto: oggi compriamo il 400% di vestiti in più rispetto a quelli che venivano comprati nel 2000. Un trend spinto dal fast fashion, la moda usa e getta, che spesso, dietro ai prezzi molto bassi, nasconde storie di sfruttamento dei lavoratori, diritti umani fondamentali disattesi e utilizzo di materiali, come quelli sintetici, che hanno un forte impatto sull’ambiente.
Cosa sappiamo, dunque, dei vestiti che utilizziamo e perché è importante essere più informati e prendere coscienza delle conseguenze socio-ambientali degli attuali modelli di consumo in ambito fashion che spesso perpetuiamo nei nostri gesti quotidiani
Guarda questo video e ne scoprirai delle belle!
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Riprese e interviste: Fabio Restelli
Testi: Vincenzo Petraglia