Andare in vacanza ai tempi del Covid-19 è possibile, almeno in Italia. Ciò non toglie però che, per correre meno rischi, è indicato recarsi in luoghi non presi d’assalto, in cui il distanziamento sociale (una delle misure preventive, assieme all’igiene delle mani e all’utilizzo delle mascherine) era di fatto una prassi già prima della pandemia. Da qui l’idea coltivata dall’operatore turistico britannico «Loveholidays», che ha lavorato per individuare i dieci luoghi isolati più belli dello Stivale, da visitare ai tempi dell’emergenza sanitaria determinata dal nuovo Coronavirus.
A venirne fuori bene è soprattutto il Mezzogiorno, in particolar modo la Campania: con quattro spiagge nelle prime dieci posizioni e una (i Bagni della Regina Giovanna di Sorrento) sesta nella medesima graduatoria europea.
I 10 luoghi più isolati (e appartati) d’Italia
La classifica dei 10 posti più appartati d’Italia è stata stilata con la collaborazione di TripAdvisor. Attraverso il motore di ricerca della piattaforma di viaggi più grande il mondo, gli agenti di «Loveholidays» hanno selezionato tutti i luoghi segnalati dopo aver inserito come parole chiave una delle seguenti: «appartato», «isolato», «remoto» e «nascosto».
Dall’indagine sono stati esclusi alberghi, ristoranti e attrazioni turistiche: andando a mappare soltanto le destinazioni da quattro stelle in su e con meno di mille recensioni. Così sono venute fuori le migliori location da visitare durante l’estate 2020, in modo da appagare il desiderio di una vacanza senza per questo correre maggiori rischi per la salute.
I Bagni della Regina Giovanna di Sorrento
Il luogo più appartato d’Italia è risultato essere i Bagni della Regina Giovanna di Sorrento. Si tratta di una spettacolare piscina naturale, racchiusa tra la spiaggia rocciosa e le scogliere calcaree della Penisola Sorrentina. Dalla spiaggia è possibile raggiungere il vicino sito archeologico e ammirare lo spettacolo del tramonto sul Golfo di Napoli. Un caratteristico arco naturale in pietra consente l’accesso alla caletta, separando la piccola laguna dal mare. Quest’oasi marina deve il suo nome a Giovanna d’Angiò, la leggendaria regina di Napoli, che ne prediligeva le acque color smeraldo per la posizione nascosta e protetta. Secondo la tradizione, questa piscina naturale ha fatto da cornice agli incontri della sovrana con i suoi giovani amanti.
Nei mesi estivi questo splendido specchio d’acqua è l’ideale per concedersi un bel tuffo rinfrescante. Nuotate sotto l’arco in pietra ricoperto di felci e ammirate la scogliera dal mare. Non dimenticate di mettere in valigia l’attrezzatura da snorkeling: i fondali poco profondi sono perfetti per osservare le diverse specie marine che abitano la laguna. Al termine dell’immersione, potrete rilassarvi al sole sulla spiaggia o fare una passeggiata lungo la costa.
Marina di Praia, baia di Ieranto e il fiordo di Furore
A seguire, la speciale graduatoria annovera altre tre spiagge campane. O meglio: della Costiera Amalfitana, nota in tutto il mondo per le sue bellezze naturalistiche (è patrimonio mondiale dell’Unesco). Si tratta della marina di Praia (Praiano), della baia di Ieranto (Massa Lubrense) e del fiordo di Furore.
La piccola spiaggia sassosa di Praiano è descritta come una piccola perla nascosta, soprattutto se si vuole sfuggire alla grande folla di turisti. Con un bellissimo fondale e una vista altrettanto mozzafiato, è un ottimo posto per rilassarsi per la giornata.
ll sentiero che da Nerano giunge alla suggestiva Baia di Ieranto mostra invece il volto più selvaggio e incantato della costiera. Qui il mare è tra i più cristallini. La Baia è un’insenatura rocciosa tra Punta Campanella e Punta Penna, è considerata la perla dell’Area Marina Protetta ed è raggiungibile soltanto a piedi.
Di incontaminata bellezza, è tra i luoghi più suggestivi di Massa Lubrense. Furore è un (altro) luogo straordinario che permette di immergersi in un paesaggio unico, e la piccola spiaggia si intravede da un ponte sulla strada davanti al borgo marinaro disabitato. Se pensate di non poter trovare uno spettacolo simile a quello dei fiordi tipici dell’Europa del Nord in un Paese come l’Italia, allora non siete mai stati a Furore, un piccolo paesino che rientra nel Club dei borghi più belli d’Italia. È conosciuto anche come «il paese che non c’è», per via del suo essere letteralmente arroccato lungo i versanti della montagna.
Dalle Eolie alle Cinque Terre, fino a Sirmione
A seguire, dal quinto al decimo posto, ci sono la spiaggia dello Scario di Salina (Eolie), quella di Porto Ferro (Sassari), quelle di La Secca (Maratea), di Porto Rotondo e il Jamaica Beach di Sirmione.
A spezzare la classifica delle spiagge, al settimo posto, c’è però una chiesa: quella di San Francesco, a Monterosso al Mare. Anche in questo caso, però, il mare recita il ruolo di protagonista. La piccola chiesa è infatti situata in cima alla collina di Cristoforo. Questo significa che, una volta raggiunta, sarete ricompensati con una vista magnifica appena arrivati alla meta.
Twitter @fabioditodaro