Wise Society : Carezza, il primo comprensorio di sci climaticamente neutrale

Carezza, il primo comprensorio di sci climaticamente neutrale

di Maria Enza Giannetto/Nabu
16 Gennaio 2020

L’area sciistica altoatesina ha aderito al Patto per la Neutralità Climatica 2025 che, grazie al coordinamento di Terra Institute, ha lo scopo di neutralizzare l'impatto climatico delle attività imprenditoriali

Obiettivo neutralità. Carezza in Val d’Ega è il primo comprensorio sciistico italiano a impegnarsi ufficialmente nell’impresa di diventare neutral entro un massimo di tre anni.
L’area sciistica altoatesina ha infatti recentemente aderito al Patto per la Neutralità Climatica 2025, l’accordo stipulato nel 2015 da dieci aziende della regione austriaca del Vorarlberg che, grazie al coordinamento di Terra Institute, ha lo scopo di rendere tutte le attività imprenditoriali climaticamente neutrali.
Un nuovo e importante impegno per l’area che aveva già intrapreso il suo percorso nel 2011 con l’introduzione, assieme alla località svizzera di Arosa, del progetto “Zone sciistiche climatiche alpine” rendendo possibile una consistente riduzione di carburante, grazie a un sistema di innevamento intelligente e a un metodo di preparazione basato su tracciati GPS e misurazione della profondità della neve. Il carburante risparmiato, in quel caso, è stato fino al 30%, nella preparazione delle piste, e fino al 25% nelle operazioni di innevamento.

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Foto: Michael Meraner/Flickr

Con il Patto per la Neutralità, in accordo con il raggiungimento dell’obiettivo fissato dalle Nazioni Unite di un innalzamento massimo della temperatura globale di 1,5 gradi Celsius, si punta ad abbassare ulteriormente l’impatto ambientale. «Ci teniamo a estendere anche ad altri ambiti gli sforzi messi nel ridurre l’impatto, evitando ad esempio l’uso della plastica nei ristori alpini e puntando sull’impiego di carta riciclata, sia per uso igienico che per ufficio», puntualizza Florian Eisath, amministratore delegato di Carezza Dolomites.

A guidare le future azioni del comprensorio verso l’obiettivo neutrale, sarà il motto: “Misurare, ridurre e compensare”. Sotto la lente di ingrandimento ci saranno le emissioni di CO₂ e gli altri gas ad effetto serra, come metano o protossido di azoto. In una prima fase, viene infatti rilevato l’impatto climatico reale del comprensorio, in modo da elaborare, con l’aiuto del Terra Institute (leggi qui l’intervista al suo fondatore Günther Reifer) le misure di minimizzazione da adottare per diventare neutrale entro il 2022.

«Siamo seriamente impegnati a fare qualcosa di buono, per il clima globale e per la natura della Val d’Ega». Tutti gli eventi organizzati nell’area sono dunque “green”, ideati secondo il criterio della sostenibilità ecologica, riducendo al minimo la produzione di rifiuti e incoraggiando al massimo la raccolta differenziata. Per promuovere in generale un minor uso di plastica e lattine nel comprensorio, Carezza Dolomites intende, in un prossimo futuro, coinvolgere nel progetto le 20 strutture che – tra baite e rifugi – servono piatti e specialità della cucina italiana e altoatesina sulle belle terrazze al sole del Patrimonio dell’Umanità Unesco.

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