Wise Society : Alta Badia, la meta perfetta per fare turismo sostenibile in Italia

Alta Badia, la meta perfetta per fare turismo sostenibile in Italia

di Paola Greco
31 Maggio 2024
SPECIALE : Vacanze sostenibili fra natura e patrimonio culturale

Una piccola valle dalla bellezza mozzafiato che punta non solo a preservare il suo patrimonio naturale e culturale, ma anche a promuoverlo tramite scelte ed iniziative responsabili e amiche dell’ambiente

Nel cuore delle Dolomiti, patrimonio dell’umanità UNESCO, c’è una pittoresca regione, rinomata per la sua bellezza naturale mozzafiato, le sue piste da sci di classe mondiale, i suoi sentieri escursionistici e la sua ricca cultura ladina. Stiamo parlando dell’Alta Badia, parte meridionale della Val Badia, valle laterale della Val Pusteria.

Paesaggio in Alta Badia

Foto Shutterstock

Alta Badia, uno scrigno di tesori naturali e cultura

Si tratta di una valle storicamente isolata, perché difficile da raggiungere per la sua posizione geografica, ma proprio questo lungo isolamento ha permesso il radicarsi della cultura locale, che qui è scevra da contaminazioni. Basti pensare alla sua lingua: il ladino è molto antico, tanto da risalire al primo secolo dopo Cristo, ed oggi è riconosciuto come una delle tre lingue ufficiali dell’Alto Adige insieme a tedesco e italiano.

Bisogna arrivare al 1938 per veder nascere e svilupparsi le prime forme di turismo, quando venne costruito a Corvara il primo impianto di risalita dell’Alta Badia, una slittovia, che nel 1947 fu sostituita dalla prima seggiovia delle Dolomiti e dell’Italia. Oggi l’Alta Badia è un connubio straordinario di tradizione, qualità, modernità e attenzione all’ambiente! Qui si trovano alcune tra le più belle vette delle Dolomiti: le Tre Cime di Lavaredo, il Civetta, la Marmolada, le Tofane, il Gruppo del Sella, il Sassongher, il Santa Croce, il Sassolungo.

Una meta per il turismo sostenibile: attenzione all’ambiente e certificazione GSTC

Qui gli amanti della montagna trovano una rete di piste, percorsi e sentieri e una grande varietà di ferrate, scalate e arrampicate, da praticare tutto l’anno, con una grandissima attenzione alla salvaguardia dell’ambiente che include l’adozione di tutta una serie di misure sostenibili. Queste includono – solo per citarne alcune – l’uso di energie rinnovabili, la promozione degli impianti di risalita come mezzi di trasporto alternativi e l’attuazione di pratiche responsabili nella produzione di neve e nella manutenzione delle piste per favorire un turismo sostenibile nelle regioni montane.

A dimostrazione dell’impegno di questa regione verso il turismo sostenibile, basti pensare che l’Alta Badia è la 4° destinazione turistica italiana ad aver ottenuto la certificazione GSTC (Global Sustainable Tourism Council), una vera e propria garanzia di responsabilità ambientale, riconosciuta a livello internazionale.
La certificazione GSTC, ottenuta nel 2022, per l’Alta Badia non è stato un traguardo, ma ha rappresentato più un punto di partenza per una località sempre più sostenibile sia dal punto di vista ambientale, che culturale, socio-economico e gestionale.

Mobilità green

Tante le iniziative virtuose messe in campo per diminuire l’impatto del turismo sull’ambiente, come per esempio il sistema di mobilità alternativa, che, nella stagione estiva (dal 15 giugno al 6 ottobre 2024) prevede l’apertura di ben 19 impianti di risalita di cui si può usufruire grazie alla tessera Alta Badia Summer Card.

Si tratta di un vero e proprio strumento di mobilità, con il quale spostarsi nel comprensorio, godendone a pieno lo splendore in maniera sostenibile, agevolando gli spostamenti e diminuendo l’uso delle automobili. Questi impianti, che oltre a portare in quota collegano anche tra di loro vari paesi della valle, sono alimentati da energia elettrica green – proveniente da fonti rinnovabili – e con motori a potenza limitata di ultima generazione.

Inoltre, per incentivare gli ospiti dell’Alta Badia a non utilizzare la propria autovettura durante il loro soggiorno, ai turisti che all’arrivo consegnano le chiavi della macchina alla struttura ospitante e aderente all’iniziativa (impegnandosi dunque a non utilizzarla durante tutto il soggiorno), verrà consegnata una card che darà loro la possibilità di usufruire di alcune riduzioni di prezzo sull’utilizzo dei taxi, sulla partecipazione ad escursioni, eventi, parchi e musei.

È disponibile infine, sempre in tema di mobilità alternativa, un servizio di E-Bike Sharing, che consente di raggiungere i punti più panoramici dell’Area Movimënt a 2000m: si tratta di una zona sull’altipiano tra La Villa, San Cassiano e Corvara, che comprende tre parchi divertimento e active sport collegati tra di loro da sentieri e strade, ideali da percorrere sia a piedi sia in bicicletta.

Novità 2024: è disponibile dal 1° maggio 2024 la Guest Pass, che permette a tutte le persone che soggiornano presso una struttura associata alla Cooperativa Turistica Alta Badia, di usufruire gratuitamente di tutti i mezzi pubblici regionali dell’Alto Adige.

In bicicletta sulla Marmolada

Foto Shutterstock

Il progetto “ATIRA” per scoprire l’Alta Badia

Oltre alla mobilità green in tutte le sue forme, sono davvero tante le iniziative e proposte messe in campo in questo meraviglioso territorio, e citarle tutte è davvero impossibile. Vogliamo però raccontarvi di un altro progetto molto particolare, che fornisce un’idea abbastanza completa del modus vivendi in Alta Badia.

Quando qui si parla di sostenibilità si usano parole quali “Amur” (Amore), “Teritore” (Territorio), “Insegnamënt” (Educazione), “Respet” (Rispetto) e “Ambiënt” (Ambiente). Da questo profondo senso di responsabilità nasce il progetto ATIRA, che in ladino significa “subito”: si tratta di una serie di incontri ed escursioni, che si svolgono ogni lunedì durante tutta la stagione estiva, concepiti per aumentare la consapevolezza di residenti e visitatori su questioni cruciali per il mantenimento di uno sviluppo territoriale sostenibile e importanti per la comunità. Con l’accompagnamento di esperti locali, i partecipanti alle escursioni imparano non solo cose nuove e affascinanti sulla montagna, ma anche come contribuire attivamente alla tutela del territorio, diventando veri e propri custodi delle Dolomiti.
Ma vediamo nel dettaglio di cosa si tratta.

Micologia: la foresta vista dal fungo

I partecipanti saranno accompagnati da Andrea, appassionato micologo, in un’avventura esplorativa nel mondo dei funghi, alla scoperta del loro ruolo ecologico e delle non abbastanza famose proprietà medicinali. Si imparerà ad osservare il bosco dal punto di vista del fungo, quale tramite tra tutte le forme di vita nell’ecosistema forestale. L’escursione si svolge nei boschi di La Val, che custodiscono una diversità di funghi che va oltre i noti porcini e finferli, in un viaggio sensoriale e cognitivo, dove ogni fungo incontrato è il pretesto per un racconto di ecologia, biologia e chimica.

Il contadino: custode dei prati di montagna

L’escursione prevede una passeggiata in compagnia di un giovane contadino, custode della tradizione agricola ladina, sui prati da lui curati. Il contadino svela l’arte e la scienza della falciatura, spiegando il significato e la necessità di questa pratica. Parla inoltre dei vari metodi utilizzati e di come ogni tipo di taglio influenzi l’uso successivo del fieno. Si capirà come le conseguenze di una mancata cura dei prati di montagna e pascoli possano recare non solo danni estetici, ma soprattutto ambientali. L’attività si conclude con una visita guidata alla stalla e al fienile. Qui si potrà osservare da vicino la vita agricola di montagna, gli animali, le attrezzature utilizzate per la falciatura e la gestione dei prati e scoprire come il fieno è raccolto, conservato e utilizzato.

Eco-Hiker: escursioni responsabili

Lo scopo di Alta Badia Eco-Hiker è quello di sensibilizzare l’escursionista alla protezione dell’ambiente e delle Dolomiti, quale ecosistema molto fragile. Troppo spesso infatti scarti e rifiuti vengono disseminati nella natura senza darvi troppo peso. Durante gli appuntamenti di Alta Badia Eco-Hiker, con Alessia, guida escursionistica e ambasciatrice dell’Alta Badia, si avrà la possibilità di aiutare concretamente l’ambiente circostante. Ai partecipanti verranno forniti guanti, attrezzi, sacchetti bio e tutto l’occorrente per riportare a valle i rifiuti trovati sui prati e nei boschi, lungo il percorso. L’esperienza si conclude con un picnic al sacco, organizzato sempre da Alessia, come ringraziamento per impegno verso l’ambiente. Infine ad ogni ospite verrà regalato un box ecologico, utile a ridurre l’uso di imballaggi durante gli spuntini in montagna.

Eco Hiker in Alta Badia

Foto Alex Moling

Renasciüda: la rinascita del bosco

Affianco a queste escursioni che sono prenotabili durante tutta la stagione estiva, c’è poi un evento celebrativo dal nome evocativo “Renasciüda”, che in ladino significa rinascita. Il 16 giugno 2024 si celebra infatti la rinascita del bosco nei pressi del Passo Campolongo, distrutto dalla tempesta Vaia. Durante questo evento, chiunque vorrà potrà aiutare a ripristinare le cicatrici lasciate dalla terribile tempesta, che nel 2018 ha raso al suolo un’intera area, aiutando a piantare insieme 1.000 alberi per ripristinare questo bosco.


La prenotazione alle singole attività è obbligatoria e può essere effettuata online sul sito altabadia.org, oppure direttamente presso gli uffici turistici dell’Alta Badia. Per ulteriori informazioni si può visitare il sopracitato sito ufficiale o contattare l’ufficio informazioni:   Tel.: 0471/836176-847037 – Email: [email protected]


Paola Greco

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