Grande successo per il nostro magazine che ha presentato la CSR Gallery, la mostra online dedicata alle organizzazioni protagoniste e ai loro progetti sostenibili
Si è chiusa alla Bocconi di Milano la quinta edizione de Il Salone della CSR e dell’innovazione sociale, il più importante evento in Italia sulla responsabilità sociale d’impresa. Un’edizione record che ha visto la presenza di oltre 5.000 persone che hanno seguito gli 85 eventi durante i quali 161 organizzazioni da tutto il territorio nazionale hanno dimostrato come la sostenibilità sia non solo un driver irrinunciabile per lo sviluppo, ma sempre di più il motore per azioni concrete per il benessere dei collaboratori, per la riduzione dell’impatto ambientale, per migliorare il rapporto con la comunità.
Così come in occasione dell’edizione dello scorso anno, il nostro network è stato media partner e tra i protagonisti dell’evento. Wisesociety.it nel corso della due giorni bocconiana, ha avuto modo di incontrare centinaia di persone interessate al suo quotidiano impegno per una società più sostenibile in cui le imprese svolgono un ruolo fondamentale. Presso il suo stand, oltre ad aver realizzato alcune interviste che presto saranno disponibili online realizzate a opinion leader del cambiamento, ha presentato la CSR Gallery, la mostra online dedicata alle organizzazioni protagoniste e ai loro progetti sostenibili.
Presente con diversi contributi filmati anche durante la Maratona d’impresa – la diretta del Salone – trasmessa su Reteconomy Sky 512, sui siti di Rai Cultura, Il Sole 24 ore, Askanews, wisesociety ha moderato anche un workshop dal titolo “Economia circolare: dal vantaggio economico all’impegno ambientale” in cui Antonella Di Leo, publisher e CEO di wisesociety.it ha raccolto le testimonianze di alcune imprese e ne ha fatto esporre i progetti virtuosi. Come Enel che attraverso il progetto di “upcycling” Futur-E punta a dismettere contemporaneamente 23 impianti termoelettrici in Italia ripensando la destinazione dei siti e trasformandoli in una nuova opportunità per il territorio di appartenenza. Come Palm che propone un pallet ecologico, che ricicla parti di materia, che utilizza parti usate e che studia ogni giorno come ridurre l’impatto dei suoi prodotti sull’ambiente. Come I Provenzali che riusano il “pastazzo” (lo scarto della spremitura delle arance) per farne la base di nuovi prodotti di bellezza ecologici e come CDA che allo stesso modo non butta via i fondi del caffè ma li rimette in circolo dando vita a pellet, combustibile naturale per il riscaldamento. O ancora come Alisea che attraverso il progetto Perpetua rimette in circolo tonnellate di grafite proveniente dalla lavorazione trasformandole in matite. E che la circular economy è un tema che si estende da Nord a Sud in tutto il nostro paese, lo testimonia l’impegno di CISA spa che trasforma i rifiuti solidi urbani di alcune province del tacco d’Italia in biogas e energia.
“La sostenibilità sta rapidamente diventando un impegno per molte organizzazioni: sempre più spesso si è parlato di Valore Condiviso, un insieme di politiche e pratiche operative che accrescono la competitività delle organizzazioni e allo stesso tempo migliorano le condizioni economiche e sociali all’interno delle comunità in cui operano” – ha dichiarato Rossella Sobrero, membro del Gruppo promotore del Salone.