Wise Society : La sostenibilità ha un presente, occorre darle un futuro

La sostenibilità ha un presente, occorre darle un futuro

di Andrea Ballocchi
5 Ottobre 2018

Rossella Sobrero, ideatrice del Salone della CSR spiega che sul tema si è fatto molto. Manca però lo stimolo dalla PA e va stimolata la sostenibilità sociale

La sostenibilità è un termine che si è fatto spazio nella sensibilità individuale, nelle scelte aziendali e nelle azioni politiche. È una leva importante per le imprese, ma quale contributo offre un approccio sostenibile in termini di competitività? E, soprattutto, come va comunicato per essere realmente efficace? Una risposta la offre Rossella Sobrero, nel suo libro “Sostenibilità competitività comunicazione. 20 idee per il futuro”. «Sono venti contributi di pensiero da parte di altrettante persone impegnate in settori molto differenti. Contribuiscono a fornire un quadro completo, portando avanti un’idea corale e condivisa sotto forma di proposte per il lettore», spiega l’autrice, ideatrice del Salone della CSR e dell’innovazione Sociale, ovvero della responsabilità sociale d’impresa su cui lavora da oltre 20 anni.

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Sostenibilità: Rossella Sobrero, ideatrice del Salone della CSR e dell’innovazione sociale

LA SOSTENIBILITA’ E’ ANCHE UNA LEVA ECONOMICA – «Emergono fra queste 20 idee alcuni aspetti fondamentali: il primo riguarda l’introduzione sempre più ampia da parte delle imprese della sostenibilità come driver strategico nei propri piani industriali, all’interno dei loro modelli di business. Un altro aspetto è legato alla crescente preoccupazione dei cittadini sui temi legati all’ambiente: si denota una maggiore consapevolezza che porta alla volontà di cambiare stili di vita e di consumo. Le imprese, a loro volta, devono avere anche un ruolo educativo verso le persone riguardo ai modi per consumare meglio. La stessa Unione Europea sta portando avanti una serie di direttive su questi temi: quindi da una parte c’è l’attenzione dal basso, dall’alto si stanno prendendo provvedimenti stringenti. Queste due spinte dovrebbero contribuire a modificare l’attuale assetto che porterà, speriamo, a una maggiore sostenibilità complessiva».

SOSTENIBILITA’, MANCA LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE – Cittadini più attenti, imprese più consapevoli. A mancare però, si sottolinea nel libro è la Pubblica Amministrazione. Stiamo parlando di un’ecosistema costituito da tre milioni e mezzo di dipendenti, ottomila Comuni, centinaia di aziende sanitarie, oltre a università e altri istituti. «Se la PA non sposa la sostenibilità, tutto il meccanismo per la diffusione e la maggiore consapevolezza diventa più complesso – afferma Sobrero – Il mio auspicio è che cambi il modo di gestire la cosa pubblica in modo da procedere, sia pure per gradi, e inserire in modo progressivo e costante il concetto di sostenibilità nelle scelte. Penso, per esempio, all’introduzione nelle procedure per le gare di appalto, della richiesta di fornitori sostenibili, sulla base dei green public procurement, ovvero l’integrazione di considerazioni di carattere ambientale nelle procedure di acquisto della PA. Sul tema della sostenibilità il ruolo del pubblico potrebbe e dovrebbe essere determinate». L’esperta di comunicazione sociale sottolinea che l’aspetto da incentivare, da parte della sfera pubblica riguarda l’azione di comunicazione educativa ai cittadini sulle azioni sostenibili oppure facilitare le imprese che fanno investimenti dedicati.

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La copertina del libro di Rossella Sobrero “Sostenibilità, competitività, comunicazione”

CSR, INNOVAZIONE SOCIALE E SOSTENIBILITA’ PIACCIONO A CITTADINI E AZIENDE –  Rossella Sobrero è anche co-autrice del libro “Le rotte della sostenibilità” (pubblicato sempre da Egea Editore) che è il titolo del Salone della CSR e dell’innovazione sociale 2018. È il terzo volume della collana e che ha il pregio di riprendere ed evidenziare i temi portanti dell’edizione appena conclusa. Temi che si indirizzano in sei percorsi programmatici: circular economy, diversity & inclusion, finanza responsabile, innovation & change, processi e filiere sostenibili, smart community & smart city. «Un aspetto da sottolineare, prima di tutto, è il crescente interesse sui temi della responsabilità sociale d’impresa e dell’innovazione sociale: si è assistito negli anni a un incremento, in termini di aziende coinvolte, di enti ma anche di visitatori. Il cambiamento è evidente». Questa maggiore coinvolgimento lo si nota anche nel libro, scritto a più mani, con contributi istituzionali e aziendali: «ciò che emerge dal testo è un’istantanea di come oggi si vivano questi temi. Occorre stimolare un’ulteriore maggiore azione di diffusione di questi argomenti soprattutto in quella parte di persone e realtà ancora distanti».
Sobrero segnala però che l’attenzione è crescente, come ha evidenziato una ricerca Ipsos e presentata proprio al Salone della CSR: dal sondaggio il 72% di connazionali si dice interessato alla sostenibilità e associano la sostenibilità alla qualità del prodotto.
Tra le varie… anime della sostenibilità qual è quella che ha maggior bisogno di essere incentivata? «Quella sociale. Ci sono ancora enormi differenze e problemi, in termini di diritti umani ma non solo. Quindi c’è bisogno di stimolare una maggior attenzione sull’idea di equità anche per quanto riguarda il benessere delle persone».

Per il futuro della sostenibilità si confida nel programma d’azione studiato dall’ONU attraverso gli obiettivi dell’Agenda 2030, un programma d’azione sfidante ma necessario per il nostro Pianeta.

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Il salone della CSR del 3 e 4 ottobre 2018 ha affrontato varie tematiche legate alla sostenibilità come circular economy, diversity & inclusion, finanza responsabile, innovation & change, processi e filiere sostenibili, smart community & smart city (foto Salone CSR e dell’Innovazione Sociale)

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Rossella Sobrero

Esperta di comunicazione e Csr, presidente di Koinètica