Nasce la prassi di riferimento Uni-Itaca per la sostenibilità nell'edilizia. Oggi, in occasione di Made Expo, la firma del protocollo con applicazione immediata nei Paesi membri
Costruire sostenibile sta diventando una parola d’ordine nell’edilizia e nell’architettura, dalle case autonome dal punto di vista energetico ai più svariati materiali a basso impatto sull’ambiente. Misurare e certificare questi valori aggiunti è sempre stato, però, difficile a causa della frammentazione regionale che non ha prodotto parametri oggettivi di riferimento in relazione all’impatto ambientale ed energetico delle costruzioni. Le cose potrebbero cambiare: il protocollo Itaca (Istituto per l’innovazione e trasparenza degli appalti e la compatibilità ambientale) sulla certificazione delle costruzioni oggi riceve il “sigillo” dell’Uni, l’Ente nazionale italiano di unificazione, con la firma del documento da entrambe le parti nell’ambito di Made Expo, la Fiera internazionale dell’architettura e dell’edilizia. Obiettivo: unificare in un solo documento i diversi approcci e le esperienze di certificazione di sostenibilità ambientale ed energetica delle costruzioni che le Regioni, negli anni, hanno messo a punto in autonomia.
«Il documento – ha spiegato all’Adnkronos il presidente dell’Uni Piero Torretta – non sostituisce la norma, ma diventa il testo di riferimento per tutti coloro che si interessano alla materia. Oggi in questo settore ognuno ha una propria posizione e una propria lettura. C’è, quindi, necessità di trovare punti di convergenza che soddisfino tutti gli stakeholder, tenendo conto che la sostenibilità edilizia comprende diversi aspetti, da quello ambientale a quelli sociale ed economico; di questi alcuni sono già definiti per legge, come nel caso dell’efficienza energetica, e altri devono trovare ancora una definizione».
Il documento sviluppato da Itaca risponde proprio a questa esigenza. Per il momento si parla di prassi, ma è destinata a diventare norma. La prassi di riferimento Uni-Itaca si inserisce nel solco già tracciato dal Regolamento europeo 305/2011 sui prodotti da costruzione, approvato nel gennaio 2011 dal Parlamento Europeo. Il Regolamento ha applicazione immediata nei Paesi membri, anche se alcune previsioni in esso contenute avranno validità a partire da luglio 2013 per dare tempo ai governi di adeguarsi. Tra le novità di questo regolamento vi è il maggiore impegno alla salvaguardia dell’ambiente e alla salute dei cittadini, con particolare attenzione all’uso sostenibile delle risorse nei processi di realizzazione dei prodotti da costruzione.