Wise Society : Ecco le 10 minacce per la salute globale

Ecco le 10 minacce per la salute globale

di Fabio Di Todaro
25 Gennaio 2019

L'OMS identifica le minacce della nostra salute: dalla lotta contro l’inquinamento alle malattie infettive (influenza, ebola, Hiv), dal bisogno di arginare alla resistenza agli antibiotici all’esigenza di omogeneizzare l’assistenza sanitaria a tutte le latitudini

Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, sono dieci le più gravose minacce per la salute globale: dalla lotta contro l’inquinamento alla necessità di far fronte al dilagare di condizioni infettive (influenza, ebola, Hiv), dal bisogno di arginare alla resistenza agli antibiotici all’esigenza di omogeneizzare l’assistenza sanitaria a tutte le latitudini.

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Secondo gli esperti uno dei fattori che influenzano la salute globale è l’inquinamento, Foto: pixabay

LOTTA ALLE MALATTIE CRONICHE: INQUINAMENTO E STILE DI VITAGli esperti non hanno dubbi: nove persone su dieci respirano aria inquinata e risultano per questo esposte al maggior rischio ambientale per la salute, a cui vengono attribuiti sette milioni di decessi annui (tumori, infarto, ictus, malattie polmonari). Il 90 per cento di questi avviene in Paesi a basso e medio reddito, dove le prospettive terapeutiche sono meno incoraggianti. Da qui il primo punto messo in agenda: ridurre l’inquinamento atmosferico rinunciando al consumo di fonti fossili, responsabili del riscaldamento climatico che ci sta travolgendo. L’inquinamento è però soltanto una delle cause dell’aumento di malattie croniche non trasmissibili: a cui si deve oltre il 70 per cento dei decessi nel mondo. Si parla, nello specifico, soprattutto del diabete, dei tumori e delle malattie cardiovascolari. Condizioni oggi più frequenti per almeno altre quattro cause: il fumo di sigaretta, l’abuso di alcol, una dieta scorretta e la sedentarietà. Potendo in questo caso agire a livello individuale, l’Oms invita i governi a un’azione decisa per ridurre l’inattività fisica del 15 per cento entro dieci anni.

AUMENTARE L’ACCESSO ALLE CURE ESSENZIALICi sono problemi sanitari – come l’epidemia di malattie croniche – che rappresentano una piaga per l’intero Pianeta. E altri che, invece, sono rilevabili principalmente nelle aree meno sviluppate. Uno di questi è l’accesso alle cure essenziali: utopia per 1,6 miliardi di persone, ovvero per un cittadino del mondo su cinque. Obiettivo dell’Oms, riassunto in due punti distinti del documento pubblicato nrecentemente, è quello di intervenire in questi contesti di fragilità, che in proporzioni differenti esistono anche all’interno di un singolo Paese (quasi quattro anni di prospettiva di vita in meno per chi nasce in Campania rispetto a un coetaneo del Trentino Alto Adige).

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Salute globale: l’accesso alle cure essenziali non è garantito a circa 1,6 miliardi di persone nel mondo, Foto: iStock

VECCHIE E NUOVE MALATTIE INFETTIVE – La stagione appena conclusa, almeno in Italia, è stata meno intensa rispetto alle ultime due. Ma a un secolo dalla «spagnola», gli esperti sono convinti che arriverà il momento di una nuova pandemia influenzale. Per contenerne gli effetti sarà necessario essere tempestivi nella risposta. È su questo aspetto che si lavorerà nell’anno in corso, per garantire un accesso equo e diffuso alla profilassi (vaccino), alla diagnosi e alle terapie antivirali. Il 2018, poi, è stato contrassegnato dal ritorno dell’ebola nella Repubblica Democratica del Congo, con due distinte epidemie. Anche in questo caso, come per l’influenza, i governi dovranno lavorare per far fronte a un’eventuale emergenza sanitaria che, oltre che dall’ebola, potrebbe essere causata da Zika, dal Nipah virus, dalla Sars e dalla Mers. Un altro capitolo è dedicato alla dengue, diffusa nei Paesi molto piovosi (nel 2018 il Bangladesh ha fatto registrare il record di decessi degli ultimi vent’anni). Sempre nell’ambito delle malattie infettive rientra un’altra delle priorità dell’Oms: la lotta alla resistenza agli antibiotici. Le infezioni provocate dai batteri che non rispondono più a questi farmaci, soltanto in Europa, provocano almeno 33mila decessi e quasi 880mila casi di disabilità ogni anno. Nell’attesa di nuove molecole ad azione battericida, non resta che lavorare sulla consapevolezza: l’obbiettivo è ridurre il numero di infezioni e incoraggiare un uso responsabile degli antibiotici. Altro tema delicato è quello che riguarda l’esitazione vaccinale, determinante per l’aumento del 30 per cento i casi di morbillo a livello globale. «Attualmente i vaccini impediscono tra i 2 e i 3 milioni di decesso all’anno e altri 1,5 milioni potrebbero essere evitati, se crescessero i tassi di copertura». L’obbiettivo è coinvolgere i genitori più riluttanti:

compito che spetta soprattutto alla classe medica, che per lasciare il segno dovrà rivelarsi prima di tutto credibile.

HiIV: UNA MINACCIA SOTTOVALUTATA – Di Aids, oggi, spesso non si muore più. Merito della scoperta dei farmaci antiretrovirali, usati da oltre 22 mil

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La salute globale è minacciata anche dalle malattie e dalle infezioni come l’hiv, Foto: iStock

ioni di persone, in grado di cronicizzare la malattia. Ma è un grande errore considerarla scomparsa (quasi un milione di morti ogni anno). Anzi, tra i giovanissimi spesso si registra una pericolosa ignoranza in materia. Mentre le categorie che erano a rischio, lo sono ancora: detenuti, prostitute, omosessuali, transgender. Per questo l’Oms invita a non abbassare la guardia e a mettere a disposizione i vari strumenti necessari a contenere i numeri delle infezioni da Hiv: test diagnostici, profilassi (PreP), informazione.

Twitter @fabioditodaro

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