Qualche giorno fa è stata inviata una lettera al capo dello Stato e ad altre autorità di governo per sensibilizzare la politica sulla mattanza che si consuma nel nostro Paese
Con il tam tam su Facebook e sui principali social, sta girando la voce dell’adunata di protesta dei ciclisti urbani per dire “Ora basta morti in strada“, dopo l’ennesimo investimento mortale, quello della diciassettenne lodigiana travolta domenica scorsa da un Suv guidato da un ubriaco mentre era in gita con il gruppo Scout.
L‘iniziativa che avrà luogo in molte città – al momento Roma, Napoli, Milano, Bologna, Pavia, Cagliari, Firenze, Reggio Emilia, Genova e Catania – è fissata per venerdì 16 dalle ore 19 ed è promossa dal movimento #salvaiciclisti, già attivo in passato sul fronte della sicurezza delle due ruote.
La reazione delle associazioni, intanto, ha cominciato a guardare anche oltre i confini nazionali nel tentativo di arginare la strage quotidiana di chi sceglie forme di mobilità alternative e sostenibili. Ieri sono state inviate numerose comunicazioni alle ambasciate di Danimarca, Olanda e Gran Bretagna per chiedere un sostegno alle pressioni presso il governo italiano affinché adotti urgentemente delle misure concrete a favore della sicurezza.
Nella capitale l’appuntamento è per le 19 ai Fori Imperiali. A Milano invece si stanno organizzando più squadre che diano vita a numerosi e contemporanei flash mob in giro per la città, mentre a Napoli la manifestazione sarà fatta coincidere con l’abituale biciclettata della locale Critical Mass.
Per informazioni aggiornate in tempo reale, visitare il sito #salvaiciclisti
