Grazie al National Greening Program approvato dal governo del presidente Aquino, entro il 2016 nel paese asiatico ci saranno un miliardo e mezzo di nuove piante
Dovevano essere 4.6 milioni. E poco importa se alla fine sono stati solo 3,2 milioni gli alberi piantati in meno di un’ora in sei regioni dell’isola meridionale di Mindanao nelle Filippine. Un vero e proprio record da Guinnes dei Primati che sabato 26 settembre ha impegnato 160 mila tra funzionari e studenti, come ha confermato il ministero dell’ambiente di Manila.
Alberi di cacao, caffè e gomma scelti «sperando che gli abitanti li curino per farli diventare parte dei loro proventi», ha precisato il direttore regionale per l’ambiente Marc Fragada. Un’impresa che supera e di gran lunga il precedente record detenuto dall’India dove nel giorno di Ferragosto del 2011 furono piantati 1,9 milioni di alberi.
Ma l’azione degli scorsi giorni non puntava solo a stabilire il record (che verrà omologato solo tra qualche settimana) ed entrare nel libro dei primati più famoso nel mondo. Le Filippine, infatti, nel 2011 hanno approvato un piano in sei anni che prevede entro il 2016 di piantare 1,5 miliardi di alberi su una superficie complessiva di 1,5 milioni di ettari. L’obiettivo del National Greening Program 2011-2016 voluto dal presidente Benigno Aquino, è quello di incrementare la superficie forestale scesa del 20% negli ultimi dieci anni a causa dell’urbanizzazione e del disboscamento.
Secondo i dati diffusi dal governo dal 2011 al 2013 sono stati piantati circa 400 milioni di alberi grazie all’aiuto di un milione e mezzo di volontari. Un piano che sta dando ottimi risultati anche dal punto di vista della creazione dei posti di lavoro: 1.182.764 nuovi impiegati di cui 467.000 solo nel 2013.
