Wise Society : Università green: i nuovi corsi di laurea che guardano alla sostenibilità

Università green: i nuovi corsi di laurea che guardano alla sostenibilità

di Andrea Ballocchi
29 Agosto 2022

Le proposte formative universitarie che puntano alla sostenibilità sono sempre di più. Ecco alcune delle novità che partiranno con l'anno accademico 2022-2023

Le università green passano dall’aumento delle lauree e dei corsi dedicati alla sostenibilità. La scelta è figlia di una sensibilità crescente, che gli atenei hanno mostrato da tempo e che si concretizzano con proposte dedicate per le nuove generazioni. Allo stesso tempo, sono proprio gli studenti a mostrare una crescente attenzione ai temi legati all’ecologia, alla sostenibilità, all’economia circolare, all’ambiente. Lo comprova anche il risultato di una ricerca condotta dall’Università di Pavia sotto forma di questionario di promozione e orientamento sul tema “Ambiente, Sostenibilità, Ecologia. Variabili e determinanti delle politiche pubbliche per le future generazioni”. La prima nota d’interesse è che la stragrande maggioranza (97,6%) degli studenti sondati ha detto di conoscere il tema della sostenibilità e utilizza questa parola in relazione diretta e univoca all’ambiente, al pianeta, al futuro e alle risorse. Oltre a mostrare una chiara volontà di riduzione degli sprechi alimentari, a cominciare dal cibo (il 60% del campione ha detto di averla attuata), c’è attenzione a ridurre i consumi in termini di energia elettrica (il 73%) e di acqua (67%).

Gruppo di studenti appena laureati

Foto di Vasily Koloda / Unsplash

Università green: la sostenibilità in agricoltura e nell’industria chimica

Fa riferimento ai “Sistemi agricoli sostenibili” la nuova laurea magistrale che partirà con l’anno accademico 2022-2023. Il corso di studio attivato presso il dipartimento di Scienze Agrarie, Alimentari e Agro-ambientali formerà figure professionali altamente specializzate e attente alle tecniche sostenibili di produzione agro-alimentare. Tutto ciò al fine di aumentare l’efficienza d’uso delle risorse naturali, ridurre la dipendenza da fertilizzanti chimici e agrofarmaci, incrementare la biodiversità e la resilienza dei sistemi agrari, ottimizzare l’uso dei servizi ecosistemici e promuovere l’economia circolare.

Nel percorso formativo delle università green non può mancare l’attenzione alla chimica. Lo conferma il nuovo corso di laurea magistrale in Industrial Chemistry for Circular and Bio Economy ideato in collaborazione tra l’Università degli Studi di Napoli Federico II e il Politecnico di Torino. Partirà a settembre, si terrà in lingua inglese – caratterizzandosi così come corso di valore internazionale – e parte da una considerazione: la transizione verso un’economia più green richiede nuovi sistemi di istruzione e formazione per sostenere l’intero processo. Economia circolare e bioeconomia sono i temi forti del corso, che rivolgerà anche attenzione alle finalità del Green Deal europeo, agli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell’ONU e agli obiettivi net zero.

Università green: gruppo di studenti in aula

Foto di javier trueba / Unsplash

La sostenibilità in azienda, dall’inclusivity design al management delle imprese

Nel ventaglio formativo delle università green il fattore aziendale è di fondamentale interesse. A questo proposito va segnalata una laurea magistrale per portare la sostenibilità nelle aziende. E’ il nuovo “master of science in Trasformative Sustainability”, realizzato in collaborazione tra l’Università Bocconi e il Politecnico di Milano. L’MSc in Transformative Sustainability è un programma orientato a livello internazionale che mira a fornire agli studenti le conoscenze e gli strumenti necessari per trasformare le aziende in un approccio commerciale e gestionale sostenibile, ma anche per comprendere l’influenza dei criteri ESG sulla governance, sulla gestione e sulle decisioni finanziarie e di investimento. In questa trasformazione, le tecnologie sono un fattore abilitante fondamentale

Per guidare la trasformazione delle organizzazioni verso la sostenibilità sono necessari nuovi esperti con competenze multidisciplinari, che nasceranno proprio grazie a queste proposte accademiche. Sempre nell’anno accademico 2022/2023 sarà attivo il nuovo percorso di alta formazione “PoliMI Ambassador in Inclusivity Design“. Esso mira a creare nuove figure professionali che abbiano sia competenze avanzate in specifici ambiti (inclusivity/green/smart), sia un elevato grado di competenze sistemiche, visione interdisciplinare, competenze digitali, attenzione all’innovazione e razionalizzazione dei processi.

La proposta va ad aggiungersi ai percorsi “PoliMI Ambassador in Green Technologies” e “PoliMI Ambassador in Smart Infrastructures”, attivati nell’anno accademico precedente. I percorsi formativi PoliMI Ambassador sono rivolti a studenti dei corsi di laurea magistrale e consentono di acquisire una specifica attestazione, che sarà riportata nel Diploma Supplement dello studente e sarà riconosciuta tramite l’erogazione di un badge digitale.

È da segnalare anche il corso di laurea in Management delle imprese per l’economia sostenibile, avviato dall’Università di Catania, che si svolgerà a Ragusa. Esso è finalizzato a fornire agli studenti la strumentazione per comprendere le dinamiche economiche contestualizzate nell’ambito dei sistemi territoriali e locali, con specifica attenzione alle dimensioni scientifiche aziendalistiche della sostenibilità. I temi della transizione ecologica e tecnologica sono parte integrante del corso triennale.

Gruppo di studenti alla cerimonia di laurea

Foto di Joshua Hoehne / Unsplash

Transizione energetica ed ecologica: i nuovi corsi a Cagliari e Genova

L’energia è parte integrante delle nuove proposte dell’università green. A questo proposito va segnalato, il nuovo Corso di Laurea in Ingegneria dell’Energia Elettrica per lo Sviluppo Sostenibile (IEESS) presso l’Università di Cagliari. Nasce per formare nuove figure professionali in grado di contribuire alla transizione energetica e allo sviluppo energetico sostenibile. Come indicato nei più importanti programmi di sviluppo europei e internazionali, una delle chiavi per ridurre le emissioni di gas climalteranti è ricorrere all’uso di energia pulita e di tecnologie all’avanguardia, soprattutto nell’ambito delle fonti rinnovabili.

Il corso nasce con la consapevolezza delle opportunità che possono offrire le fonti energetiche green, come fotovoltaico ed eolico, ma non solo. Attualmente, nel mondo sono impiegate oltre 12 milioni di persone nel settore delle rinnovabili, 74mila solo in Italia. L’agenzia internazionale per il lavoro (ILO) stima che la crescente presenza di fonti rinnovabili creerà, entro il 2030, una decisa crescita che porterà a superare i 18 milioni di posti di lavoro.

È sempre focalizzata sul tema della transizione energetica ed ecologica la nuova laurea magistrale in Management for Energy and Environmental Transition (MEET), avviata dalla Università di Genova. Il fine del percorso accademico è formare figure di elevata professionalità in grado di affrontare le problematiche della transizione energetica ed ecologica e più in generale della sostenibilità aziendale in un contesto di analisi dei fenomeni economici, anche internazionali, dei mercati e della regolazione.

Andrea Ballocchi

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