Imparare a nutrirsi in modo più sano fa bene non soltanto alla salute ma anche al pianeta
Se tutti gli italiani non mangiassero carne per un giorno a settimana si taglierebbero l’equivalente di emissioni di CO2 che vengono rilasciate da un Suv in marcia per un miliardo e 600 milioni di chilometri.
Il dato, che rimanda a concetti di sostenibilità e responsabilità, è soltanto uno dei tanti citati da Lav, la Lega Antivivisezione, in occasione del lancio della campagna “Mercoledì Veg” che sarà presentata dai volontari nelle piazze italiane sabato 1 e domenica 2 dicembre. L’iniziativa rappresenta la declinazione vegana e mediterranea dei progetti “senza carne” già portati avanti con buon esito all’estero, dal Belgio agli Usa, dal Brasile al Canada alla Gran Bretagna, passando per Finlandia e Australia.
Un altro esempio che l’associazione ha fatto per dare un quadro dell’impatto ambientale di alcune filiere è che «se mille studenti adottassero il “mercoledì veg” per un anno a mensa o in famiglia, salverebbero la vita di 5 mila polli o di 5 mila e 400 conigli o, ancora, di 52 mila platesse. Ma anche le scelte individuali – aggiungono – sono importanti: se una sola persona adottasse il mercoledì veg per un anno, risparmierebbe l’equivalente del consumo di una lampadina accesa ininterrottamente per 277 giorni»
Per incentivare e promuovere riflessioni personali sulle abitudini alimentari, i volontari inviteranno i cittadini a firmare un impegno alla prova e, in cambio, riceveranno in omaggio una copia del ricettario di Simone Salvini, chef che da anni si dedica alla creazione di piatti sani e “cruelty free” .
Infine, anche la ristorazione collettiva aziendale, sia quella che privata che quella pubblica, sarà sollecitata ad aprirsi al cambiamento con la richiesta di realizzare menu vegani una volta alla settimana.
