Progettista di contenuti, art director, storico e professore universitario: un professionista poliedrico votato ad attività diverse legate però da un unico filo rosso, l’architettura. Alessandro Mendini l’ha definito un radicale gentile e in questa definizione l’architetto si risconosce completamente. Figlio di una generazione post-ideologica, non ama le certezze granitiche ma le domande curiose e le dimensioni aperte: una condizione che a Molinari non crea incertezze, ma al contrario una grande serenità.
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