Dal packaging agli ingredienti certificati, dall'energia sostenibile alla lavanda italiana: abbiamo fatto un viaggio nel mondo de "I Provenzali", brand che ha da sempre incentrato il suo business sulla sostenibilità
Sostituire ingredienti inquinanti come la formaldeide, sostanza tra l’altro irritante, o le paraffine (miscele di idrocarburi) con derivati vegetali rientra tra i principi che fanno sì che un cosmetico possa definirsi sostenibile. I prodotti per la cura del corpo e per il benessere certificati con questa dicitura devono rispettare stringenti disposizioni che riguardano l’intera filiera produttiva, dall’origine delle materie prime, alla loro trasformazione fino al confezionamento. In Italia è interessante la storia dell’azienda Gianusso, che con I Provenzali ha fatto del modello “naturale” uno stile imprenditoriale. Ne abbiamo parlato con Diana Nicolosi, responsabile Sistema Gestione Integrato e CSR/RSPP per Gianusso Srl.
Cosmetici sostenibili: l’impegno de I Provenzali
Le direttive seguite all’insegna della sostenibilità di tutto l’arco produttivo toccano diversi ambiti strategici, tra cui:
- Filiera equo solidale per le materie prime a rischio di impatto etico: i fornitori sono selezionati solo da filiere che garantiscono tracciatura e idoneità.
- Zero impatto alimentare: per le materie prime a rischio impatto alimentare si utilizza il loro scarto così da non incidere sul consumo della fonte alimentare.
- Certificato Made in Italy: il ciclo produttivo è totalmente svolto in Italia.
- 100% vegan: i prodotti sono realizzati senza l’utilizzo di materie prime di origine animale o che comportano lo sfruttamento di animali.
- Le linee Bio comprendono prodotti certificati biologici ed ecosostenibili
- Lo stabilimento si alimenta grazie a energia rinnovabile proveniente da un impianto fotovoltaico.
- Packaging: flaconi e incarti ed etichette sono realizzati in materiali riciclati e riciclabili.
La lavanda ligure
Chi l’ha detto che il fiore dal profumo intenso e dalle proprietà interessanti per il benessere sia legato esclusivamente alla Provenza francese? La linea a base di lavanda verde ligure è un interessante esempio di come fare rete tra piccoli produttori locali del territorio possa dare origine a un distretto specializzato nella produzione e commercializzazione di oli essenziali e altri derivati.
Intervista: Rosy Matrangolo
Riprese: Fabio Restelli