Wise Society : Da Venezia all’emergenza affitti: i danni dell’overtourism

Da Venezia all’emergenza affitti: i danni dell’overtourism

di Patrizia Riso
3 Ottobre 2023
SPECIALE : Vacanze sostenibili fra natura e patrimonio culturale

Un biglietto per visitare Venezia unita a una stretta sugli affitti brevi. L'Italia soffre per l'eccesso di turismo e la città lagunare non è la sola ad avere problemi. Facciamo il punto

Venezia affonda anche a causa dell’overtourism. Il 12 settembre 2023, il consiglio comunale di Venezia ha approvato la sperimentazione di un ticket di 5 euro per entrare in città. La cifra si aggiunge alla tassa di soggiorno che si paga nelle strutture ricettive. Ovviamente, la misura non coinvolge residenti, studenti, lavoratori e altre categorie come chi ha bisogno di accedere per cure mediche. La nuova regola è pensata per disincentivare le visite mordi e fuggi che bloccano la città. La sperimentazione durerà 30 giorni e partirà nel corso della primavera. Per quanto riguarda l’Italia, invece, Venezia è stata la prima città a poter intervenire sulla situazione degli affitti brevi imponendo una restrizione degli affitti brevi per un massimo di 120 giorni all’anno.

Overtourism a venezia

Foto Shutterstock

Overtourism: definizione ed esempi pratici

Overtourism significa eccesso di turismo. Il termine inglese estende la concezione di turismo di massa, indicandone già i suoi effetti dannosi per chi vive un territorio e sull’economia locale.

Venezia è uno dei simboli più evidenti, in Italia, di questi danni perché registra da diverso tempo un aumento di posti letto per visitatori e una diminuzione del numero di residenti. Dal 2008 a oggi ci sono 20.000 abitanti in meno e 21.000 posti letto.

«La monocoltura turistica è pervasiva e infatti, oltre a riempire i vuoti, contribuisce ad aggravare l’esodo degli abitanti (la Città Storica perde mediamente 2,23 abitanti al giorno, mentre l’intero estuario ne perde quasi 3.00)»

dichiara l’Osservatorio Civico sulla casa e la residenza OCIO nel comunicato del 9 settembre che annuncia il sorpasso: per la prima volta nella storia veneziana, il numero di letti disponibili per i turisti sull’isola principale di Venezia ha superato il numero dei residenti: 49.693 posti letto turistici, contro 49.304 abitanti. Non è un caso che Venezia e la sua laguna stiano per essere inserite dall’Unesco nella tra i siti Patrimonio Mondiale in Pericolo.

Overtourism in Italia e crisi degli affitti

Si dice spesso che in Italia si vive di turismo, ma di eccesso di turismo un territorio può anche morire. L’overtourism, infatti, incide soprattutto sul costo degli affitti per residenti e per chi vive stabilmente su un territorio urbano. Secondo il think tank Tortuga, quando la percentuale di Airbnb aumenta dell’1%, i prezzi degli affitti a lungo termine aumentano del 5.6%. Viene quindi individuata una correlazione tra presenza di affitti brevi e l’accessibilità agli affitti a lungo termine. La relazione è studiata con un modello statistico, ma spiegata da una regola classica dell’economia: meno disponibilità di alloggi, meno offerta, aumento del prezzo degli alloggi disponibili.

Regolare le piattaforme per limitare il problema

In Italia, il Ministero del Turismo ha proposto una bozza di disegno di legge il 31 maggio per regolare gli affitti brevi. La bozza introdurrebbe restrizioni e sanzioni per coloro che non rispettano l’obbligo del Codice Identificativo Nazionale (CIN). Inoltre, stabilirebbe una nuova limitazione, ovvero un soggiorno minimo di due notti. Questa bozza però non ha avuto alcun riscontro nella realtà.

Nonostante le proteste di studenti e studentesse, i prezzi degli affitti continuano a crescere. A Milano, solo 600 delle circa 3.000 stanze disponibili online hanno un canone mensile inferiore a 700 euro. E la situazione è simile in città ad alta densità studentesca come Bologna o in un’altra città simbolo dell’overtourism italiano come Firenze. Intanto New York regola gli affitti brevi con una legge che:

    • Collabora con le piattaforme per evitare transazioni non verificate.
    • Non consente più di due ospiti alla volta che devono avere accesso completo all’intera casa.
    • Impedisce agli host di affittare case per meno di 30 giorni, a meno che l’host o l’affittuario non siano presenti durante il soggiorno.
Proteste per gli affitti a Milano

Proteste per il caro affitti a Milano – Foto DELBO ANDREA / Shutterstock.com

Come ridurre l’overtourism

Una presenza turistica eccessiva cambia l’identità e l’economia dei luoghi. Ci sono alcune buone prassi e idee per evitare di contribuire a questi effetti umani, sociali e culturali.

  • Usare con parsimonia le piattaforme di affitti brevi e verificare che siano rispettate le condizioni e le regole di ospitalità.
  • Viaggiare verso mete meno note, fuori dai grandi centri abitati.
  • Per ospitare, scegliere piattaforme alternative e attente alle comunità locali.

Patrizia Riso

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