Wise Society : Puglia inedita: cosa fare e vedere a Castellana Grotte e dintorni

Puglia inedita: cosa fare e vedere a Castellana Grotte e dintorni

di Vincenzo Petraglia
19 Agosto 2023
SPECIALE : Vacanze sostenibili fra natura e patrimonio culturale

La cittadina pugliese, meta ideale per esplorare in modo slow l'entroterra barese e la sua costa, custodisce un autentico monumento della natura: un sistema di grotte fra i più spettacolari d'Italia, teatro fra l'altro anche di "Hell in the Cave", un impattante spettacolo ispirato all'Inferno dantesco

La Puglia è diventata negli ultimi anni una delle mete più gettonate del turismo interno e internazionale grazie alla sua magnifica commistione di mare, splendidi borghi, arte e buon cibo. Con un costo da pagare: l’eccessiva presenza di turisti, soprattutto in estate. Eppure i luoghi da scoprire rimangono ancora molti, soprattutto nell’entroterra, che custodisce autentici gioielli naturalistici ed artistici. Come Castellana Grotte per esempio, in provincia di Bari, dove si trova un autentico capolavoro della natura: le Grotte di Castellana appunto. Vediamo dunque cosa vedere e fare a Castellana Grotte e nei suoi immediati dintorni.

Grotte di Castellana Grotte

Le Grotte di Castellana sono caratterizzate da “stanze” di grande suggestione, di cui si può fruire in assoluta sicurezza tramite appositi percorsi e la presenza di guide specializzate (foto: Grotte di Castellana).

Cosa sono e come si sono formate le Grotte di Castellana

Il fiore all’occhiello di Castellana Grotte è costituito dalle sue magnifiche grotte, vero monumento della natura e autentico eden per gli speleologi. Le Grotte di Castellana, di origine carsica, risalgono a circa 90 milioni di anni fa e sono tra le più spettacolari d’Italia.

Raggiungono una profondità massima di 122 metri e si snodano nelle viscere della terra per oltre 3 chilometri, anche se molti anfratti rimangono tuttora inesplorati. Un percorso spettacolare fra stalattiti, stalagmiti, cristalli, canyon e colonne all’interno di immense “stanze” con nomi evocativi come la “Torre di Pisa”, la “Cupola”, la “Grotta Nera”, la “La Cattedrale”, la “Madonnina delle Grotte”.

Oltre alla maestosità, le Grotte di Castellana si contraddistinguono per la ricchezza di colori degli ambienti che si attraversano e dalla traslucenza dei cristalli, caratteristiche che hanno condotto le grotte pugliesi alla candidatura per diventare patrimonio Unesco.

Le Grotte, un monumento della natura da preservare

Le Grotte risalgono all’era del Cretaceo superiore, quindi a circa 90 milioni di anni fa, quando la Puglia era sommersa da un antico mare nel quale vivevano enormi colonie di molluschi e vegetali marini. I sedimenti, accumulandosi nel corso di milioni di anni, hanno poi formato uno spesso deposito sabbioso e calcareo, che con l’innalzamento della crosta terrestre ha infine portato all’affioramento della Puglia e alla formazione di fratture che, attraverso l’incessante lavorio dell’acqua, sono diventate sempre più importanti fino a creare ambienti ipogei via via più vasti.

L’acqua pluviale inoltre, percolando nel sottosuolo ha dato vita nei millenni a una grande falda acquifera sotterranea in grado di sciogliere gradualmente il calcare, mentre contestuale il crollo di alcune parti delle rocce ha formato nel tempo piccoli condotti modellati dall’acqua e ambienti dalle spettacolari fattezze

stalattiti e stalagmiti delle grotte di Castellana Grotte

Le Grotte di Castellana risalgono a circa 90 milioni di anni fa (foto: VP).

Per questo le Grotte di Castellana, scoperte nel gennaio del 1938 dallo speleologo Franco Anelli, sono un incredibile monumento della natura, assolutamente da preservare, sistema perfetto in cui la natura attraverso l’acqua, che molto lentamente penetra nel terreno, ha dato vita ad autentiche meraviglie sotterranee, nei cui particolarissimi habitat vivono svariate specie animali tipiche degli ambienti cavernicoli: pipistrelli, crostacei isopodi, ortotteri (cavallette delle caverne), pseudoscorpioni, coleotteri.

Come visitare le Grotte di Castellana 

Le Grotte di Castellana sono visitabili in assoluta sicurezza (anche per persone con disabilità), tramite guide specializzate, grazie alla presenza di due diversi percorsi, uno di poco meno di un’ora (per una lunghezza di un chilometro) e uno – il più lungo – di poco meno di due ore che si snoda, a una profondità media di 70 metri, lungo un percorso di circa 3 chilometri che conduce al punto più magico di questo luogo di per sé già di grande impatto: la Grotta Bianca, caratterizzata da enormi e candide stalattiti e stalagmiti. Un luogo capace veramente di togliere il fiato ed incantare per la sua bellezza!

La temperatura all’interno delle Grotte si mantiene costante e oscilla tra i 14 e i 18 gradi centigradi, per cui è consigliabile portare con sé una felpa o una giacca e calzare rigorosamente scarpe antiscivolo o da trekking.

lo spettacolo "hell in the cave" nelle grotte di castellana

“Hell in the cave”, lo spettacolo che prende vita la sera all’interno delle Grotte di Castellana fra musica, luci ed impattanti effetti speciali (foto: Hell in the Cave).

Le Grotte come Broadway con lo spettacolo “Hell in the Cave”, ispirato all’Inferno dantesco

Le Grotte di Castellana sono teatro la sera anche di un impattante spettacolo, “Hell in the Cave”, che unisce danza, voci, arte teatrale, suoni e luci, ispirato all’Inferno dantesco, dove l’ambiente ipogeo diventa una straordinaria e affascinante scenografia naturale. Un omaggio al Sommo Poeta che rappresenta  il primo spettacolo aereo sotterraneo del mondo, in grado di offrire alle persone grandi emozioni e suggestioni in un’avventura sensoriale in cui spettatori e attori interagiscono diventando quasi una cosa sola.

In scena, per ogni replica, ci sono fra i 20 e i 25 artisti diretti da Enrico Romita, regista con oltre 35 anni di lavoro alle spalle nei campi più disparati dal cinema alla televisione, dal teatro alla musica, con la drammaturgia di Giusy Frallonardo, diplomata alla Bottega Teatrale di Vittorio Gassman, autrice teatrale e attrice di cinema e televisione. 

Cosa fare e vedere a Castellana Grotte

Il centro storico di Castellana Grotte è un intrico di viuzze lastricate che si snodano fra chiese, palazzi d’epoca e piazzette. Fra i luoghi da non perdere, l’ex convento di San Francesco, oggi sede del Municipio, e le chiese di San Leone Magno, risalente al ‘400, e di San Francesco d’Assisi, quest’ultima edificata nel Seicento su una preesistente chiesetta del XIV secolo e caratterizzata da una facciata in pietra bugnata e, all’interno, da splendidi altari in pietra locale dipinta, opera del frate scultore Fra Luca Principino. 

Interno chiesa di San Francesco a Castellana Grotte

Uno dei caratteristici altari in pietra locale dipinta all’interno della Chiesa di San Francesco d’Assisi, a Castellana Grotte (foto: VP).

Moltissime le tradizioni che caratterizzano il piccolo centro in provincia di Bari. Fra queste, a gennaio, quella de “I Fanóve”, in onore di Maria Santissima della Vetrana, cui è dedicata l’omonimo santuario, per ricordare la miracolosa liberazione dalla peste nel ‘600 del popolo di Castellana per intercessione della Vergine: cento enormi cataste di legna vengono fatte ardere su tutto il territorio comunale dando vita a grandi falò (Fanóve) intorno ai quali si possono gustare prodotti tipici locali e canti e balli popolari.

Durante la bella stagione, invece, la manifestazione Piazze d’estate propone fra giugno e settembre un nutrito calendario di concerti ed eventi, mentre la Sagra dell’Impanata (a settembre) è un’ottima occasione per degustare uno dei più gustosi e apprezzati piatti tradizionali, l’Impanata appunto, a base di fave secche, cicorie e pane raffermo.

Cosa visitare nei dintorni di Castellana Grotte

Castellana Grotte si trova in una posizione strategica per esplorare in modo slow e lontano dai grandi (e rumorosi) flussi turistici che caratterizzano la costa, sia l’entroterra che alcune delle località più belle del Barese affacciate sull’Adriatico.

Locorotondo

Locorotondo, a circa una ventina di chilometri da Castellana Grotte, autentico balcone panoramico sulla Valle d’Itria (foto: VP).

La cittadina funge, infatti, da cerniera fra la Valle d’Itria, nota per i caratteristici trulli (antiche costruzioni coniche in pietra e senza malta) che costellano la campagna, e la Murgia intorno a Gioia del Colle, con i suoi aspri e brulli paesaggi, mentre in soli 15 chilometri si può raggiungere anche il mare.

Fra i borghi più vicini si trovano Conversano, Noci, Putignano, con le loro chiese e i loro caratteristici centri storici, Alberobello, un intero paese fatto di trulli, e Locorotondo, con i suoi particolarissimi tetti a punta (Cummerse) e autentico balcone panoramico sulla Valle d’Itria. 

Spiaggia di Polignano a Mare

Polignano a Mare (foto: VP).

Per chi ama il mare ma preferisce pernottare in luoghi più tranquilli e lontani dal caos estivo della costa, si possono raggiungere facilmente splendide località balneari quali Polignano a Mare (a 15 chilometri), Monopoli (a 16 chilometri) e Mola di Bari (a 25 chilometri), con il loro mare cristallino, le loro spiagge e calette da sogno e i suggestivi centri storici brulicanti di caffè e ristorantini.

Vincenzo Petraglia

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