Simbolo di rinascita e rinnovamento, questa ricorrenza ha una data che cambia ogni anno. Andiamo a scoprire di più, parlando anche del suo significato più profondo e simbolico
È ufficiale: la primavera è alle porte e con lei arriveranno giorni più caldi e luminosi, nuovi profumi e colori, ma anche inedite sensazioni di pelle e anima. Già, perché l’equinozio di primavera, che quest’anno cade il 20 marzo 2024, è qualcosa di più di una semplice data sul calendario. Questa grande e universale festa di primavera, che si celebra in tutto il mondo in modi diversi, è anche un rito di passaggio con un significato ben preciso, un evento intimo e collettivo di speranza e di gioia. Vediamo allora che cos’è l’equinozio di primavera e perché è una data da ricordare e da aspettare con un piccolo brivido di felicità.
La data dell’equinozio di primavera
Equinozio è un termine che viene dall’unione di due parole latine: aequus-uguale e nox-notte. Questo perché, proprio in questa particolare data, notte e giorno si equivalgono, ovvero durano lo stesso numero di ore. Anche nell’equinozio di autunno avviene lo stesso. Dal punto di vista astronomico questo accade quando i raggi solari sono perpendicolari all’asse di rotazione sulla Terra e all’equatore il sole si trova perfettamente allo zenith.
La data dell’equinozio cambia ogni anno perché l’anno siderale, che coincide con l’effettiva rotazione della Terra intorno al Sole, non dura quanto l’anno fissato dal calendario “gregoriano” ma dura circa 6 ore e 9 minuti in più, e questo causa piccoli aggiustamenti, da compensare anno dopo anno con l’aggiunta di un giorno “bonus” durante gli anni bisestili. Non deve quindi stupire che la data dell’equinozio sia mobile, benché cada sempre fra il 19 e il 21 marzo. Questo, essenzialmente, è il motivo per il quale nel 2024 l’equinozio di primavera cade il 20 marzo.
Inoltre il particolare assetto astronomico dell’equinozio segna anche il passaggio a una nuova stagione: nell’emisfero boreale (settentrionale) questo giorno segna l’arrivo della primavera e il passaggio graduale verso l’estate: le ore di luce aumentano fino ad arrivare al solstizio di estate, a giugno. Esattamente il contrario avviene invece nell’emisfero australe (meridionale) in cui tra il 19 e il 21 marzo comincia l’autunno e le ore di luce giornaliere diminuiscono gradualmente fino ad arrivare all’inverno.
Il legame con la Pasqua
Fra equinozio di primavera e Pasqua c’è un legame. Anche la ricorrenza cristiana della Pasqua non ha infatti una data fissa: cade sempre la prima domenica dopo la prima luna piena dell’equinozio di primavera. Questa festività può quindi cadere in un arco temporale molto ampio, precisamente di 35 giorni: quest’anno è il 31 marzo. Ma il legame con l’equinozio, oltre che meramente legato alla data, è anche più marcato: oltre che la resurrezione di Cristo, la Pasqua simboleggia infatti la rinascita spirituale a una nuova vita.
Il significato simbolico dell’equinozio di primavera
L’equinozio di primavera ha anche un significato esoterico e simbolico comune a moltissime culture. Che non si tratti di una semplice data sul calendario, in fondo, è una percezione diffusa: è sufficiente pensare alla primavera per essere pervasi dal buonumore. Ma andiamo con ordine e torniamo al significato simbolico di questa ricorrenza astronomica.
L’equinozio e l’arrivo della primavera simboleggia la rinascita, la fertilità e il ritorno alla vita dopo il freddo invernale. La natura, che durante i mesi più rigidi sembra quasi morire, si risveglia e segna un nuovo inizio. E un nuovo inizio nella natura simboleggia necessariamente un nuovo inizio anche nella vita degli esseri umani e di tutti gli animali. Se l’inverno ci ha insegnato a lasciar andare “i rami secchi”, facendo incetta di nuovi propositi con l’inizio del nuovo anno, la primavera è il momento giusto per vederli fiorire con rinnovata consapevolezza. Nuove idee, nuovi progetti, e un nuovo sentire sono connaturati alla stagione della primavera. Per questo l’equinozio del 20 marzo diventa anche un momento di armonia ed equilibrio che può essere celebrato nei modi più diversi.
L’equinozio nel mondo: una festa antica come l’umanità
L’arrivo della primavera ha portato al fiorire di numerose ricorrenze fin dall’antichità, alcune delle quali permangono ancora oggi. Si parte dalla Mesopotamia e si arriva all’Antico Egitto, passando per l’antica Grecia e il mito di Persefone.
Nowruz
E oggi? Un esempio della celebrazione della primavera è il Nowruz, termine persiano che indica una ricorrenza sia laica che religiosa oggi celebrata in diverse parti del mondo, dall’Iran al Pakistan, dai Balcani alla Mongolia, e comune a religioni differenti. Si tratta di una festa all’insegna del colore e del calore: come quelli degli abiti sgargianti delle donne curde o delle splendide tavole imbandite e dei falò dell’Iran.
Holi
I colori intensi e brillanti tornano nella festa Holi, una ricorrenza legata all’arrivo della primavera che, a seconda del calendario lunare, viene celebrata fra metà febbraio a metà marzo nei paesi di religione indù fra cui India, Pakistan, Nepal. Fra canti e balli i partecipanti si lanciano addosso acqua colorata e colore in polvere in un trionfo di rosso, giallo, arancione, blu, verde.
Primavera, un’occasione per rigenerarsi
In realtà la primavera ha anche un risvolto energetico e “chimico” nel nostro corpo. Il maggior numero di ore di sole ha effetti positivi sui nostri bilanciamenti ormonali: aumenta la produzione di endorfine e si esce dal “letargo” naturale dell’inverno. Ecco perché è sempre una buona idea rendere l’equinozio di primavera un ideale punto di partenza per una personalissima rigenerazione. E la buona notizia è che basta davvero pochissimo.
Si possono trascorrere più ore all’aperto, magari facendo un po’ di sport. Si può fare optare per un graduale cambio di passo nell’alimentazione, con un taglio ai cibi grassi, agli eccessi di zucchero e sale, introducendo magari un regime alimentare maggiormente plant-based e stagionale. Non deve mancare neanche qualche coccola: dai trattamenti per il corpo alle pratiche rilassanti come lo yoga o la meditazione, la primavera è il momento giusto per rifiorire e tornare in armonia con l’universo.
Lucia Fino