Wise Society : La tutela dell’ambiente entra nella Costituzione Italiana

La tutela dell’ambiente entra nella Costituzione Italiana

di Serena Fogli
9 Febbraio 2022

La svolta è epocale, è una buona notizia e fa ben sperare per il futuro. Con 468 voti a favore, un contrario e sei astenuti, l’ambiente entra finalmente a far parte dei principi fondamentali della Costituzione Italiana. La proposta di legge costituzionale che modifica gli articoli 9 e 41 della nostra Carta è stata infatti approvata anche alla Camera.

Montecitorio

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Come cambierà la Costituzione

Cominciamo col dire che non ci sarà bisogno di alcun referendum costituzionale per procedere alla modifica effettiva. L’articolo 138 della costituzione stessa, infatti, stabilisce una soglia di due terzi a favore in ciascuna camera per procedere senza votazione popolare. E in Senato, lo ricordiamo, la maggioranza aveva già votato a favore della modifica lo scorso 3 novembre. A essere modificati saranno quindi l’articolo 9, più ispirazionale, e l’articolo 41, di natura più pragmatica.

L’articolo 9

L’articolo 9 della Costituzione Italia recita: “La Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica. Tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione”. Al testo verrà finalmente aggiunta anche la tutela dell’ambiente, della biodiversità e degli ecosistemi “anche nell’interesse delle future generazioni“.

L’articolo 41

Come anticipato, l’articolo 41 della carta costituzionale è di natura più pragmatica e regola la libertà dell’iniziativa economica privata. L’articolo verrà modificato come segue: “L’iniziativa economica privata è libera. Non può svolgersi in contrasto con l’utilità sociale o in modo da recare danno alla sicurezza, alla libertà, alla dignità umana, alla salute, all’ambiente. La legge determina i programmi e i controlli opportuni perché l’attività economica pubblica e privata possa essere indirizzata e coordinata a fini sociali e ambientali.”

Le reazioni

Molto favorevoli le reazioni del mondo politico e non. Il Ministro dell’Ambiente Roberto Cingolani afferma: “Questo voto del Parlamento segna una giornata epocale: testimonio qui la presenza del Governo che crede in questo cambiamento, grazie al quale la nostra Repubblica introduce nei suoi principi fondanti la tutela dell’ambiente”.

Soddisfatto anche Enrico Giovannini, Ministro delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibile: “Grande soddisfazione per l’ok del Parlamento alla modifica della Costituzione con inserimento della tutela dell’ambiente e del principio di giustizia intergenerazionale. Il Mims sta già andando nella direzione dello sviluppo sostenibile, come il cambio del nome del Ministero dimostra. Lavoriamo per rendere infrastrutture e mobilità più sostenibili e resilienti per questa e per le future generazioni”.

Parole positive arrivano anche dal mondo delle associazioni ambientaliste. Donatella Bianchi, presidentessa di WWF Italia, afferma: “Il voto di oggi rappresenta un fatto storico. Finalmente la tutela dell’ambiente diventa un principio fondamentale della Repubblica a cui la legislazione futura si dovrà ispirare e a cui la legislazione passata si dovrà adeguare”.

Serena Fogli

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