L'ambasciatrice dell’ortofrutta italiana, alla guida di Citrus, ha ridisegnato il settore costruendo un modello di business innovativo, etico e valoriale: si lei la giovane imprenditrice ad essersi aggiudicata il premio GammaDonna 2021
Marianna Palella si è aggiudicata il premio GammaDonna 2021, il riconoscimento che dal 2004 si pone lo scopo di colmare il gender gap nel mondo del lavoro e dell’imprenditoria. Dopo essere arrivata in finale con altre 5 grandi imprenditrici, la Palella ha ricevuto il riconoscimento per essere riuscita a valorizzare le eccellenze del territorio italiano. Scopriamo di più.
Chi è Marianna Palella, vincitrice del premio GammaDonna 2021
Siamo di fronte a una vera e propria ambasciatrice dell’ortofrutta in Italia. La giovane Marianna Palella è infatti a capo dell’azienda Citrus L’orto Italiano che, in pochi anni ha ridisegnato il mondo della vendita della frutta e della verdura. Le parole chiave sono rispetto della filiera e del territorio e un modello di business etico, innovativo e valoriale. In Citrus è centrale anche il concetto di sostenibilità, indissolubilmente a una cultura alimentare più consapevole che valorizza la biodiversità: sono molte, infatti, le varietà minori di frutta e verdura coltivate e vendute da Citrus.
Con base a Cesena e cuore creativo a Milano, il fatturato di Citrus si aggira intorno ai 6,5 milioni di euro. “Sono entusiasta e grata per il Premio ricevuto. È la conferma che il percorso intrapreso è quello giusto e che, anche se piccoli, si può fare la differenza. Io la rivoluzione la sto portando avanti a ritmo di vitamine e positività!” ha dichiarato Marianna Palella. ” Ricevere questo prezioso riconoscimento è la prova che sono riuscita nel primo obiettivo: aprire le porte del mondo dell’ortofrutta, da sempre confinato agli addetti ai lavori e autoreferenziale.”
Gli altri riconoscimenti del premio GammaDonna 2021
A vincere il Women Startup Award, conferito da Intesa Sanpaolo Innovation Center, è invece stata Silvia Scaglione, Chief Research Officer di React4Life, azienda Biotech che ha sviluppato chiamato MIVO®, un sistema che consente di ricreare un organo vivente in laboratorio, fondamentale per testare terapie e nuovi farmaci.
Il Giuliana Bertin Communication Award è invece stato conferito ad Amelia Cuomo, CEO dello storico marcio Pasta Cuomo che, negli ultimi anni, ha lavorato moltissimo su prodotti e comunicazione, dando vita a un mix innovativo di storia, tecnologia e promozione del territorio.
La Menzione Speciale per lo Sviluppo Sostenibile è stato conferita dalla Commissione Europea (Partner GammaDonna) alla biologa Mariasole Bianco, fondatrice della WorldWise Onlus che da quasi un decennio si occupa della salvaguardia dei mari e degli oceani attraverso progetti di conservazione e sensibilizzazione.
Informazioni sul Premio GammaDonna
Il premio GammaDonna valorizza i talenti femminili che si sono distinti nel mondo dell’imprenditoria. La premiazione è avvenuta il 21 novembre dagli studi televisivi di QVC, ormai teatro dell’iniziativa che da molti anni contribuisce a ridurre gender gap.
Quello tra gender gap e mondo del lavoro è infatti un binomio purtroppo ancora attuale. Basti pensare che solo in Italia, su 6 milioni di imprese solo 1,3 milioni sono “al femminile”. Il numero si abbassa ancora di più se al genere si associa anche la giovane età: nel Belpaese sono solo 154mila le imprese gestite da giovani donne. Il tema è molto attuale, tanto che in passato anche Mario Draghi si era pronunciato, definendo il trend negativo come un “incredibile spreco di talenti” e un “grande potenziale inespresso” su tutti i fronti, compreso quello dello sviluppo economico del nostro paese che oggi soffre ancora per la pandemia di Covid-19.
La 13esima edizione
Il premio GammaDonna è un’iniziativa importante perché si pone lo scopo di colmare il gender gap nel mondo del lavoro e dell’imprenditoria. Giunto alla sua 13esima edizione, anche quest’anno ha premiato le imprenditrici che hanno avuto il merito di innovare con prodotti, servizi o modelli organizzativi d’avanguardia la propria azienda. Valentina Parenti, presidente di GammaDonna, afferma: “L’emergenza sanitaria ha messo drammaticamente in evidenza quanto oggi sia necessario un cambio di paradigma e le imprese innovative a trazione femminile sono un’occasione imperdibile per portare una diversa visione di sviluppo, più lungimirante e più attenta a sostenibilità e impatto sociale”.
Le imprenditrici che sono arrivate in finale
Diversi settori con un unico denominatore: l’innovazione sia nel business che nella gestione d’impresa. A monte delle molte candidature ricevute, la rosa delle finaliste del premio Gammadonna 2021 è rappresentato da sei impreditrici che con il loro lavoro stanno contribuendo a colmare il gender gap socio-economico attraverso progetti vincenti e virtuosi. Scopriamo chi sono e quali sono sono i settori nei quali operano.
Milena Baroni di Mycroclean Italia
Focus dell’impresa è la sostenibilità, unita a una squadra totalmente al femminile. Milena Baroni è riuscita a trasformare la lavanderia di famiglia in un’impresa leader nel settore della decontaminazione particellare, in Italia e all’esero. A condire il tutto ci pensa il rispetto per l’ambiente e la viruosa adozione dei principi cari all’economia circolare.
Amelia Cuomo di Pasta Cuomo
Siamo nel settore dell’alimentare e in particolare in quello della produzione della pasta. Cuomo è una delle più antiche famiglie pastaie di Gragnano che, sotto la guida di Amelia, è riuscita a fondere l’agroalimentare con la cultura, il digitale e l’imprescindibile economia circolare dando vita a una valorizzazione del territorio a 360°.
Giulia Giuffrè di Irritec
L’acqua è uno dei temi centrali dello sviluppo sostenibile e l’azienda Irritec ha il merito di aver rinnovato la micro irrigazione col fine di gestire in modo più efficiente le risorse idriche nel settore agricolo. Giulia Giffrè ha integrato i Suisainable Development Goals nella strategia di Irritec ed è stata insigita del SDG Pioneer 2021 per la gestione sostenibile dell’acqua.
Marianna Palella di Cirtrus
Dopo aver lanciato la sua starup a soli 22 anni, Marianna Palella è riuscita a re-inventare il settore ortofutticolo attraverso un modello di business innovativo, votato alla consapevolezza dell’acquisto e alla valorizzazione della biodiversità del nostro paese. Oltre ad aver rinnovato un intero settore, Citrus è oggi un’azienda capace di dar vita a una filiera più rispettosa sia dell’ambiente che dei lavoratori.
Sara Santori di Conceria Nuvolari
Sara Santoni ha rinnovato il settore della lavorazione delle pelli in ottica eco-friendly. Con Conceria Nuvolari, PMI innovativa, ha infatti sviluppato e brevettato una concia più ecologica (metal free) che dà vita a un pellame biodegradabile.
Silvia Scaglione di React4life
Le biotecnologie a servizio della persone, della medicina e della ricerca scientifica. Silvia Scaglione fonda React4life, biotech company che, fra le altre cose, ha brevettato MIVO®, un sistema che consente di ricreare un organo in laboratorio per rendere più semplici i test di nuove terapie o farmaci così da ridurre drasticamente la sperimentazione sugli animali. Oltre al suo impegno scientifico e in azienda, Silvia Scaglione è anche Ambassdor dell’European Innovaiton Council.