Wise Society : Il vento del Nord alimenta il parco eolico Wikinger

Il vento del Nord alimenta il parco eolico Wikinger

di Mariella Caruso
31 Ottobre 2018

Nelle acque del mar Baltico è stato inaugurato da Iberdrola un grande impianto offshore che darà energia rinnovabile a 350.000 abitazioni

Fino a qualche giorno fa “Wikinger” per i tedeschi significava soltanto vichingo. Adesso, la stessa parola, con la doverosa maiuscola iniziale, è sinonimo del grande parco eolico marino che darà energia rinnovabile e ad alta efficienza a 350.000 abitazioni grazie ai 350 megawatt (MW) di capacità fornita alla rete elettrica tedesca. Il parco, che si trova nel nord della Germania, di fronte alla costa nord-occidentale dell’isola tedesca di Rügen, secondo i calcoli di Iberdrola, la società spagnola che è primo produttore eolico mondiale, eviterà l’immissione nell’atmosfera di quasi 600.000 tonnellate di CO2 l’anno nel Meclemburgo-Pomerania Occidentale, il land nel quale ricadranno i benefici diretti dell’installazione.

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Il parco eolico Wikinger eviterà l’immissione nell’atmosfera di quasi 600.000 tonnellate di CO2 l’anno, Foto: Ufficio stampa Wikinger

A produrre l’energia pulita di Wikinger sono 280 pali eolici lunghi 40 metri, con un diametro di 2,5 metri e un peso di 150 tonnellate l’uno. Sui pali sono state installate turbine con una potenza unitaria di 5 MW generata da pale lunghe 77,5 metri l’una. A servire il parco eolico, costato 1.400 milioni di euro che sarà affiancato nel futuro dal Baltic Eagle e dal Wikinger Süd, è una sottostazione marina, “Andalucía”, che Iberdrola condivide con l’operatore tedesco della rete elettrica, 50Hertz.

Il parco “Wikinger”, che è andato ad affiancarsi al West of Duddon Sands (WoDS) inaugurato nel 2014 nelle acque del Regno Unito, è considerato un simbolo da Iberdrola che ha scommesso sullo sviluppo delle energie rinnovabili a livello mondiale e nella transizione energetica verso la decarbonizzazione e la lotta ai cambiamenti climatici. «Questo parco, frutto di tecnologie d’avanguardia dimostra il grande potenziale industriale e di innovazione del settore energetico europeo nella reindustrializzazione nel Continente, e rappresenta un altro passo avanti verso la fornitura di energia elettrica pulita, efficiente e sicura che è il core business della nostra azienda», ha affermato Ignacio Galán, numero uno dell’azienda, inagurando Wikinger. Quest’ultimo è solo uno dei progetti di Iberdrola, azienda inclusa in numerosi indici di sostenibilità ambientale internazionale, tra cui Dow Jones Sustainability Index e FTSE 4Good.

Tra gli altri progetti in fase di realizzazione c’è l’East Anglia (EAO), ubicato nelle acque britanniche del Mare del Nord che nel 2020, quando entrerà in funzione se le previsioni saranno rispettate, sarà uno dei maggiori parchi eolici marini del mondo con una capacità di 714 MW. Già autorizzati l’impianto Saint-Brieuc, nella Bretagna francese, con 62 turbine da 8 MW di capacità ciascuna e il Vineyard Wind, grande parco eolico marino al largo della costa nord-occidentale degli Stati Uniti con una capacità di 800 MW.

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