A decretarlo lo studio globale Smart City, Smart Strategy di Roland Berger. Dietro alla capitale austriaca Singapore e Tokyo
Vienna è la regina mondiale delle smart city. Con 73 punti sui 100 si è imposta su megalopoli ultra moderne come Singapore e Tokyo, in vetta a una classifica che vede altre 87 città nel mondo (Italia esclusa). È questo l’esito di Smart City, Smart Strategy, primo studio globale di settore firmato dalla società di consulenza Roland Berger. Si tratta di un’analisi che ha passato in rassegna le best practice globali, dall’Europa all’Africa, dai “piccoli” centri (meno di mezzo milione di abitanti) alle megalopoli con più di 20 milioni di abitanti.
SMART CITY, LO STUDIO IN SINTESI – Innanzitutto, cosa rappresentano le smart city? Non sono certo un’utopia, ma un concetto che progressivamente prenderà sempre più spazio nella visione globale, in cui sarà cruciale contare su realtà urbane intelligenti, ovvero in grado di fornire servizi e risposte ai cittadini in modo rapido ed efficiente. Ne va del futuro di tutti noi: secondo una stima recente, nel 2050 nelle città già più popolose del mondo si aggiungeranno altri 2,5 miliardi di persone, ma sarà un trend che vivranno tutte le città. Ecco perché si deve ragionare in ottica smart city, ovvero come ecosistemi urbani in cui le soluzioni digitali creano valore aggiunto per cittadini, imprese, PA e società civile.
Lo studio si è focalizzato sulle strategie di smart city, che dovrebbero affrontare: infrastrutture, base tecnologica per il funzionamento della smart city, gli action fields (campi d’azione), ovvero l’ambito delle applicazioni e dei servizi di una strategia olistica per “città intelligenti”, e la pianificazione sistematica, ossia tutto ciò che riguarda le capacità della città di pianificare l’esecuzione di una strategia ad hoc. Quali campi d’azione, macro aree strategiche per il “buon governo” della città amministrazione, sono stati considerati: sanità, istruzione, energia e ambiente, edifici e mobilità. Tali campi, visti in chiave smart, coprono aspetti chiave della vita urbana per la crescita, il benessere e il bene comune. Questi parametri sono stati applicati a 87 città nel mondo con diverse dimensioni e in diversi contintenti (39 in Europa, 17 in America, 26 in Asia-Pacifico e 5 nell’area Middle-East Africa). Sul totale delle città prese in esame, quelle fino a 500mila abitanti sono state 18, quelle fino a due milioni di abitanti 39 e 30 megalopoli oltre i due milioni.
Cosa emerge innanzitutto dallo studio? Da una parte, in positivo, che sempre più città adottano un approccio strategico per diventare “intelligenti”, con una tendenza in crescita dal 2014 a oggi; dall’altra, in negativo, vede la maggior parte delle strategie smart city mostrare sensibili margini di miglioramento: solo 19 città raggiungono punteggi superiori a 50 su 100. Inoltre, la maggior parte delle strategie smart city sono di portata limitata, con un’enfasi particolare sui temi della di mobilità, energia e amministrazione. Due altre considerazioni emergono: che piccolo non significa meno smart; infatti, anche le città più piccole hanno creato strategie esemplari; inoltre, anche se le città più ricche dispongono di strategie migliori, anche quelle con un Pil più basso possono adottarne di molto efficaci. La spagnola Santander (65/100), la brasiliana Rio de Janeiro (53/100) e l’indiana Bhubaneswar (51/100) sono esempi efficaci per dimostrare che le città con un background economico di medio livello possono pubblicare anche ottime strategie.
LA CLASSIFICA: VIENNA, SINGAPORE, TOKYO E LE ALTRE – La classifica, come detto, incorona Vienna, ma non predomina in tutti e tre gli ambiti chiave come pure Singapore e Tokyo. La capitale austriaca è prima per infrastrutture IT, la città asiatica in action fields, la capitale del Giappone in strategic planning. Altre città che si distinguono, in seconda e terza posizione nei singoli ambiti strategici, sono: Malaga e Rio de Janeiro per le infrastrutture, Vienna di nuovo e Santander per gli action fields, Chicago e Riga in tema di strategic planning.
Come le tre città dominanti sono riuscite a imporsi? Secondo gli analisti Roland Berger, Vienna promuove l’espansione dell’infrastruttura IT con un approccio visionario nei confronti delle economie digitali; Singapore costruisce la sua smart nation sia rafforzando il pubblico sia con stretti partenariati pubblico-privato in ogni campo d’azione; Tokyo sviluppa la Smart City attraverso una pianificazione rigorosa e il coinvolgimento di soggetti pubblici e privati.