Wise Society : Una città galleggiante alle Maldive contro l’innalzamento dei mari

Una città galleggiante alle Maldive contro l’innalzamento dei mari

di Lucia Fino
9 Settembre 2022

L'innalzamento del livello dei mari minaccia le Maldive, paradiso tropicale dell'Oceano Indiano. Il governo lavora a una soluzione e sta progettando una città galleggiante che ospiterà circa 5000 unità abitative e non.

Una città galleggiante che segue il moto ondoso, con una forma che, vista dall’alto, ricorda quella di un corallo. È il progetto avveniristico di Maldives Floating City, che sta sorgendo alle Maldive. Si tratta di una città che vivrà sull’acqua, la prima al mondo di questo tipo, e che è già a buon punto. Un’idea da sogno per chi ama il mare? Sì, ma non solo: la città galleggiante è anche una risposta concreta a un problema drammatico, quello dell’innalzamento del livello dei mari, che minaccia la stessa sopravvivenza dell’arcipelago. Anche per questo la citta “che fluttua” segue criteri rigorosi di sostenibilità e un’ispirazione profondamente green.

Maldives Floating City: la città galleggiante alle Maldive

Immagine: maldivesfloatingcity.com

Maldive: un paradiso in pericolo

Le Maldive, meraviglia esotica senza confronti nell’Oceano Indiano, fanno da tempo i conti con un problema enorme: l’innalzamento progressivo delle acque, dovuto anche ai cambiamenti climatici globali. Secondo le ultime ricerche scientifiche l’intero arcipelago potrebbe essere sommerso già entro il 2050, un pericolo denunciato all’Assemblea generale dell’Onu già qualche anno fa dal suo presidente, Ibrahim Mohamed Solih.

Il governo dell’arcipelago, che è composto da 26 atolli e 1.190 isole, nell’ultimo periodo ha cercato di rispondere ai cambiamenti climatici con iniziative spesso estreme (e per questo anche molto criticate) come l’ampliamento e la messa in sicurezza degli isolotti con sabbia dragata dal fondo della laguna. Intervenire sul paesaggio della Maldive però è molto complicato perché acque, fondali e spiagge racchiudono una biodiversità unica, a partire dai coralli per continuare con i pesci, i grandi predatori come gli squali, gli uccelli rari, le palme e le foreste di mangrovie.

Maldives Floating City: la genesi della città galleggiante

La città galleggiante è un’alternativa nuova che consentirà il trasferimento di 20.000 persone in una vasta area galleggiante: 200 ettari in cui troveranno spazio 5.000 abitazioni, a 10 minuti di barca dalla capitale Malè. Insomma quasi una modernissima Arca di Noè, da completare in tempi record: il progetto è stato realizzato, in join venture con il governo locale, dal team di architetti olandesi di Waterstudio, specializzato in costruzioni innovative sull’acqua, in collaborazione con Dutch Docklands.

L’intero progetto della città galleggiante, proprio perché incide su un’ecosistema così fragile e prezioso e in particolare sulla barriera corallina, è stato pensato per essere il più possibile ecosostenibile. Maldives Floating City dovrebbe essere completata entro il 2027: i lavori sono già in fase avanzata, nei prossimi due anni arriveranno i primi abitanti.

Rendering di Maldives floating city

Immagine maldivesfloatingcity.com

Dalle case ai ristoranti tutto sull’acqua

L’intero progetto è spettacolare: si tratta di 5.000 unità galleggianti, a forma di isola esagonale ispirata al disegno dei coralli, in cui trovano posto tutti i servizi di una città moderna, dalle abitazioni alle scuole, ai negozi ai ristoranti. Le isole sono collegate fra loro da un complesso sistema di ponti e banchine. Le unità galleggianti, costruite nei cantieri navali del posto, una volta terminate vengono rimorchiate e trasportate al loro posto e ancorate a un grande scafo in cemento, a sua volta posizionato saldamente sul fondale e fermato da palafitte telescopiche di acciaio. In questo modo ogni modulo abitativo può seguire il moto ondoso, fluttuando. Per evitare che il corallo tipico dell’atollo venga danneggiato dalle installazioni si è provveduto a creare dei banchi di sabbia artificiali dove le formazioni coralline si possano sviluppare, proprio nelle fondamenta della città.

Un insediamento “no waste”

Maldives Floating City è stata pensata come un organismo vivente che inevitabilmente produce scorie, che devono essere ridotte al minimo per essere compatibili con l’ambiente marino e i suoi abitanti, Per questo le distanze fra le isole, interconnesse con ponti, sono rigorose cosicché la luce possa filtrare attraverso l’acqua e arrivare fino ai fondali.

L’energia della città fluttuante sarà pulita e da fonti rinnovabili, disponibile per tutti attraverso una “smart grid” ovvero un insieme di informazioni e di distribuzione della stessa energia elettrica, che viene così monitorata costantemente. Anche i rifiuti saranno smaltiti in modo sostenibile e ridotti il più possibile. All’interno della città la mobilità escluderà le automobili: ci si sposterà a piedi, in bicicletta e su moto elettriche. Anche i materiali locali come il bambù saranno molto usati. Insomma l’intero progetto è “no waste”: anche per questo Maldives floating city è una città del futuro che nasce già green, con un’impostazione ecosostenibile e con tutto quello che serve a portata di mano.

Chi ci abiterà e quanto costeranno le case

La città galleggiante delle Maldive sarà costosa ma non tanto da essere privilegio per pochi: un’abitazione di 100 metri quadri con terrazzo di 40 avrà un costo di circa 250.000 dollari (circa 200.000 euro). Le case potranno essere acquistate da singoli o da piccole comunità. Questo paradiso, che consentirà di stare a contatto con mare e natura tutto l’anno, sarà aperto anche agli stranieri che, acquistando una casa, avranno diritto al permesso di soggiorno. In ogni caso la floating city si potrà anche visitare perché nel progetto sono previsti anche degli hotel, perfetti per un eco-turismo a basso impatto. Una speranza in più per le Maldive.

Lucia Fino

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