Dal dossier emerge un'Italia a due velocità: quella dei pionieri e l'altra, quella dei comuni fermi all'anno zero
Un comune su 7 – il 13% del totale – ha oltrepassato la soglia del 65% di raccolta differenziata, nel nord est i sistemi migliori di gestione dei rifiuti urbani, nel settentrione le 5 regioni più virtuose e al sud Salerno si conferma la più diligente.
Sono questi, in estrema sintesi, i risultati della gara “Comuni ricicloni” organizzata da Legambiente, giunta alla XIX edizione.
Più nel dettaglio, ad aggiudicarsi la prima posizione per la terza volta è stato Ponte nelle Alpi (Belluno); tra i capoluoghi del nord a vincere è stata Pordenone, tra quelli del sud Salerno. Mentre nessun capoluogo del centro ha superato la soglia del 65% di raccolta differenziata. A livello regionale sono andate bene Veneto, Friuli Venezia Giulia, Trentino Alto Adige, Lombardia e Piemonte. Anche se va detto che la Lombardia ha perso terreno a differenza del Trentino che ha guadagnato il 2,7%.
In totale sono 1.123 i comuni che hanno vinto l’appellativo di “ricicloni” 2012 per avere superato la quota fatidica del 65% di RD e 833 quelli che si sono confermati maestri di best practices, comparendo da 3 anni consecutivi nella graduatoria.
I dati hanno anche messo in luce un calo della produzione dei rifiuti pari al 4,4%: «Un segno evidente di crisi – ha commentato Vittorio Cogliati Dezza, presidente di Legambiente – di “decrescita infelice”»