Wise Society : Legambiente premia i virtuosi della differenziata

Legambiente premia i virtuosi della differenziata

di Michele Novaga
8 Luglio 2013

Alla XX edizione dei Comuni ricicloni di Legambiente premiati i virtuosi nella raccolta dei rifiuti

È Ponte nelle Alpi, un piccolo paese situato ai piedi del Parco Nazionale delle Dolomiti nel bellunese, il comune virtuoso che si aggiudica per la quarta volta consecutiva la palma di Comune Riciclone d’Italia. Un premio che Legambiente assegna ogni anno ai comuni e agli amministratori che abbiano ottenuto i migliori risultati nella raccolta e nel riciclaggio dei rifiuti e che si siano distinti per aver valorizzato i materiali recuperati dalla raccolta differenziata.

Tutte al nord le regioni nelle quali si concentra il più alto numero di Comuni ricicloniVeneto (138), Friuli Venezia Giulia (47) e Trentino Alto-Adige (55) – mentre la prima regione del Sud è la Campania. A livello provinciale Belluno al Nord e Salerno al Sud si classificano prime con una percentuale di raccolta differenziata attorno al 70%.

Secondo i dati di Legambiente, però, sono solo 1293 i comuni che vanno oltre il 65% di raccolta differenziata, pari al 16% del totale e corrispondenti a 7,8 milioni di cittadini. Ancora troppo poco dato che solo sei città capoluogo di provincia riciclano oltre il 65%, appena il 5% del totale e nessuna di queste è oltre i 200 mila abitanti. E se a Milano l’introduzione nella metà della città della raccolta porta a porta dell’umido fa ben sperare per arrivare all’obiettivo del 50%, a Torino la percentuale si attesta al 42,5%, a Roma non si è ancora deciso tra raccolta porta a porta o costruzione di un inceneritore, a Napoli e Palermo la situazione è ancora in alto mare. Come i loro rifiuti, che vengono trasportati via cargo verso gli inceneritori del Nord Europa. «L’Italia è oggi divisa – afferma Andrea Poggio, vice direttore generale di Legambiente -. C’è chi aspetta che qualcuno la tiri fuori dalla crisi e dall’immobilismo, e chi si rimbocca le maniche, capisce dove va il mondo, e crea le condizione per la terza rivoluzione industriale, quella in cui l’organizzazione e il sapere sostituiscono lo spreco di materiali e di energia».

Una buona notizia giunge dai Comuni rifiuti free: 330 realtà come Empoli, in provincia di Firenze, dove vengono prodotti meno di 75 chilogrammi per abitante di rifiuto indifferenziato.

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