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Riciclo del vetro: cos’è, come fare e cosa si ottiene

di Valentina Neri
28 Gennaio 2025

Il vetro è un materiale potenzialmente eterno, perché si può riciclare all’infinito senza alcuna perdita di materiale e di qualità. Scopriamo meglio come funziona il processo di riciclo e cosa si ottiene

Ci sono tante valide ragioni se si sente parlare di vetro eco-friendly. È vero infatti che la produzione del vetro di per sé ha un elevato impatto ambientale, perché le materie prime (sabbia silicea, carbonato di sodio e calcare) vanno fuse a circa 1.700 gradi centigradi, con un grosso dispendio di energia che spesso è di origine fossile. Una volta prodotto, però, il vetro ha un ciclo di vita potenzialmente lunghissimo, perché può essere riciclato infinite volte senza alcuna perdita di materiale o di qualità. Vediamo quindi più da vicino come riciclare il vetro e cosa si ottiene.

Riciclo del vetro

Foto Shutterstock

Come funziona il processo di riciclaggio del vetro

Il primo passaggio di questo ciclo del vetro spetta a noi che, nelle nostre case, al lavoro o in viaggio, siamo tenuti a smaltire correttamente bottiglie, vasetti e altri rifiuti. Un automezzo a cassone passa poi a svuotare cassonetti e campane, raccoglie il vetro e lo trasferisce fino al centro di smaltimento.

Il trattamento prevede diversi passaggi. In alcuni impianti, i rifiuti di vetro vengono separati innanzitutto per colore (trasparente, verde e marrone), per mantenere le stesse caratteristiche estetiche; nel nostro Paese questo non avviene ma, nonostante ciò, la raccolta del vetro in Italia si conferma tra le più efficienti.

Dopodiché i frammenti vengono suddivisi per grandezza e frantumati in pezzi più piccoli, ottenendo così una materia prima omogenea e pronta per la fusione. Durante questo processo, appositi macchinari identificano i materiali estranei, come tappi o frammenti di ceramica o porcellana, per poi rimuoverli prima che compromettano la resa del vetro riciclato. I magneti rimuovono anche le tracce di materiali ferrosi (tale passaggio prende il nome di deferrizzazione). Al termine di questo trattamento si ottiene un vetro pulito, da inviare a vetrerie e altre aziende specializzate per fonderlo nuovamente e trasformarlo in nuovi prodotti.

I vantaggi ambientali

È importante sottolineare come la fusione della sabbia silicea richieda circa il 25% di energia in più rispetto alla fusione dei frammenti di vetro da riciclare. Sforbiciare i consumi di energia significa anche abbattere le emissioni di CO2, perché quest’ultima viene ancora in gran parte generata bruciando combustibili fossili. Vantaggi ambientali che si vanno ad aggiungere al risparmio in termini di materie prime: per produrre 100 kg di vetro servono infatti 117 kg di materiali vergini, ma soli 100 kg di rottami garantiscono lo stesso risultato.

In sintesi, il riciclo del vetro si inserisce a pieno titolo nell’economia circolare, quell’approccio che rifiuta il modello lineare del “prendi, consuma e butta”, cercando invece di ricavare il massimo valore possibile dalle materie prime.

Donna che ricicla il vetro

Foto Shutterstock

Le regole da seguire per lo smaltimento del vetro

Tutto quello che abbiamo raccontato finora sul riciclaggio del vetro, però, può funzionare solo a patto che cittadini e cittadine facciano la loro parte. Nel bidone dei rifiuti di vetro bisogna buttare soltanto bottiglie, barattoli e vasetti, per esempio quelli di conserve e marmellate, avendo cura di togliere il tappo. I contenitori devono essere puliti, ma non è necessario rimuovere l’etichetta. Non sono rifiuti di vetro, invece:

  • specchi;
  • lampadine;
  • bicchieri e oggetti in cristallo;
  • lastre di vetro ricavate per esempio da porte o mobili rotti;
  • piatti, tazzine e contenitori in ceramica e pirex.

In caso di dubbi, basta consultare il sito o i volantini informativi della società che gestisce i rifiuti nel proprio Comune di residenza (come l’Ama a Roma o l’Ansa a Milano). Oppure c’è Junker, una app per smartphone tanto utile quanto intuitiva: basta inserire il proprio Comune e il nome dell’oggetto che si vuole buttare e la app indica il cassonetto giusto.

Cosa si ottiene dal riciclo del vetro

Abbiamo dunque visto come riciclare il vetro sia una scelta virtuosa da vari punti di vista. Ma, nel concreto, quali sono gli oggetti prodotti dal riciclo del vetro? Le possibilità sono innumerevoli:

  • nuove bottiglie e contenitori;
  • piastrelle e pavimentazioni per interni ed esterni;
  • materiali per l’edilizia come pannelli isolanti, lana di vetro, e aggregati per calcestruzzo;
  • tavoli, vasi, lampade e mosaici decorativi in vetro colorato;
  • pietre decorative e sabbie colorate per aree verdi e giardini;
  • fibra di vetro per l’industria edile, automotive e così via.

In termini di aspetto, qualità e sicurezza, i prodotti in vetro riciclato sono indistinguibili da quelli in vetro vergine.

Valentina Neri

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