Wise Society : Partono gli incentivi per le auto ecologiche

Partono gli incentivi per le auto ecologiche

di Francesca Tozzi
8 Marzo 2013

Ma forse non basteranno perché dei 40 milioni di euro stanziati per l'acquisto di auto a gas, elettriche e ibride, solo 4,5 andranno ai privati  

Il 14 marzo partono gli incentivi per l’acquisto di auto ecologiche cioè auto a gas (Gpl e metano), elettriche e ibride (niente diesel né benzina). Il mercato dell’auto da tempo si è orientato sull’ibrido e l’elettrico per quanto le stesse aziende si lamentino dell’insufficienza degli incentivi e delle infrastrutture destinate a supportare la mobilità sostenibile, centraline per la ricarica ma non solo. Il fondo stanziato dal Ministero dell’economia per promuovere l’utilizzo di vetture a bassa emissione di anidride carbonica in atmosfera è per l’anno in corso di 40 milioni di euro (che saliranno a 45 sia nel 2014 sia nel 2015).

I privati che volessero accedere ai benefici non sono obbligati a rottamare la vecchia auto ma per averne diritto devono comunque acquistare una vettura immatricolata entro 90 giorni dalla firma di un contratto stipulato dopo il 14 marzo che faccia registrare emissioni di anidride carbonica fino a 95 g/km. Il contributo dipende dalle emissioni in maniera inversamente proporzionale: minore è il limite di CO2, maggiore sarà il fondo destinato. Sono al momento incentivabili: Chevrolet Volt, Citroen C zero, Citroen DS5 Hibrid4, Fiat Panda (metano), Lancia Ypsilon (metano), Lexus CT 200h, Mitsubishi I-MiEV, Nissan Leaf, Opel Ampera, Peugeot Ion, Renault Fluence, Seat Mii (metano), Skoda Citigo (metano), Toyota Yaris, Toyota Auris, Toyota Prius, Volkswagen Up (metano).

Ma questi incentivi saranno sufficienti a coprire tutta la domanda? La risposta di Codici, Centro per i diritti del cittadino è no. L’associazione evidenzia che si tratterà di “una corsa breve e per pochi, non sufficiente per tutti i cittadini interessati” perché di quei 40 milioni di euro solo 4,5 spetteranno ai privati, l’equivalente di circa 2000 auto mentre il resto, il grosso del fondo, è destinato alle auto aziendali, ai taxi, al car sharing e alle auto a noleggio con conducente. Insomma chi prima arriva… Potrebbe quindi non essere sufficiente in un momento in cui la disponibilità di risorse e la propensione all’acquisto sono in deciso calo. I grandi gruppi automobilistici non hanno smesso comunque di proporre nuovi modelli sempre più accessoriati mentre alcuni Comuni si stanno dotando di vetture meno inquinanti.

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