Wise Society : L’Italia a tutta energia (rinnovabile)

L’Italia a tutta energia (rinnovabile)

di Redazione Wise Society
2 Marzo 2015

Lo dice l'Agenzia europea per l'ambiente. L'Italia davanti a Francia, Germania e Regno Unito per la percentuale di energia consumata proveniente da fonti rinnovabili.

Le rinnovabili continuano a diffondersi in Italia. A dirlo l’Agenzia europea dell’ambiente (EEA) che dopo aver registrato un positivo aumento di energia pulita nel periodo 2005/2012, stima che nel nostro paese nel 2013 si sia fatto a meno di 17,2 milioni di tonnellate equivalenti di combustibili fossili risparmiando tra l’altro 8,4 milioni di tonnellate equivalenti di gas.

Un risultato che fa ben sperare in vista degli obiettivi imposti dalla Ue per il 2020 anno in cui l’Italia dovrà portare al 17% il ricorso alle fonti alternative all’energia fossile. «Se l’Italia manterrà la stessa ambizione passata, può centrare i suoi target e anche superarli: nel 2012 era a quota 13,5% di consumo di energia da rinnovabili e per il 2013 la stima è al 14,6%, al di sopra di quanto previsto dallo stesso piano d’azione nazionale», spiega Mihai Tomescu, project manager dell’Agenzia europea dell’ambiente.

Un risultato importante che per una volta colloca l’Italia tra gli stati più virtuosi della Ue. Se è vero che il risultato del 14,6% è appena inferiore alla media Ue che si attesta al 15% (grazie anche a paesi in cui ormai oltre un terzo dell’energia consumata è green come Svezia – 56% – Lettonia – 36% -, Finlandia – 34,9% – e Austria – 34,5%), è anche vero che paesi come la Germania (12,9%) o la Francia (13,7%) registrano percentuali più basse. Per non parlare di Malta, Lussemburgo, Olanda e Gran Bretagna, tutte inferiori ad una quota del 5%.

Un buon viatico in vista del 2050 anno in cui i paesi dell’Unione dovranno centrare l’obiettivo di riduzione di almeno l80% di CO2 per il 2050. Stando alle stime dell’EEA, per riuscire ad arrivarci le fonti rinnovabili dovranno salire ad una quota fra il 55% e il 75% del consumo energetico finale dell’Ue.

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