Wise Society : Come ridurre la bolletta della luce? Ci pensa Biro

Come ridurre la bolletta della luce? Ci pensa Biro

di Lia Del Fabro
13 Giugno 2014

Inventato dal Professor Marco Santarelli, il robot è in grado di registrare i nostri comportamenti energetici facendoci risparmiare sul costo delle bollette.

Sareste disponibili a dividere la vostra casa per qualche settimana con un piccolo automa dall’aspetto simpatico e non molto dissimile da uno di quei giocattoli che regaliamo ai nostri bambini? In cambio di questa convivenza, potreste ottenere notevoli vantaggi sul bilancio energetico familiare. Perché Biro – questo è il suo nome – in realtà non è un giocattolo ma un robot dotato di una sofisticata tecnologia capace di registrare i nostri comportamenti energetici e in grado di farci risparmiare sul costo delle bollette.

Non si tratta di un’idea futuristica, come spiega Marco Santarelli, il “papà” di Biro. Ex collaboratore di Margherita Hack su alcuni progetti di divulgazione scientifica, è stato lui, infatti, ad avere l’intuizione di una tecnologia capace di suggerire alle famiglie come e quando risparmiare sui costi dell’energia.

Da circa due mesi Biro (che è stato chiamato così a causa di una penna biro che scoppiò in mano al suo ideatore mentre stava presentando il progetto durante una riunione), oltre che negli appartamenti, è già stato sperimentato anche in ambienti pubblici, come scuole e grandi aziende, caratterizzati, per le loro specifiche modalità d’uso, da picchi di richiesta energetica. In questo caso, si punta ad arrivare ad un consumo dell’energia più regolare e quindi meno oneroso. «Al momento – spiega Santarelli – esistono diversi prototipi funzionanti e testati con successo all’interno di abitazioni private».

Il robot è di piccole dimensioni, alto solo 35 centimetri. All’interno contiene una scheda di memoria con i consumi pregressi dell’ambiente sotto osservazione. Questo per mettere costantemente a confronto in tempo reale i costi economici sostenuti in passato con la fotografia energetica che si va delineando nel corso del controllo da parte del robot.

Biro sostiene sulle spalle dei piccoli pannelli fotovoltaici che gli garantiscono autosufficienza energetica. Ma la parte più importante sono le due aperture dotate di infrarossi attraverso cui i dati sono raccolti e che i ricercatori hanno fatto coincidere con gli occhi del robot. Quanto all’uso due sono le possibili modalità: «La prima – spiega Santarelli – prevede che il robot si possa muovere liberamente nell’ambiente dove deve lavorare; in alternativa, Biro può essere collocato in stand-by in ciascuna delle stanze da monitorare, a rotazione e per alcune ore al giorno. Alla fine del periodo di osservazione della durata di un mese, il robot fornisce la sua valutazione su come e quanto è utilizzata l’energia e sul relativo costo, individuando i punti deboli dei consumi di quel nucleo familiare, di quella scuola o di quella azienda che ha esaminato». 

Ad esempio, in una casa è in grado di individuare se c’è un elettrodomestico colpevole di una dispersione di calore. O ancora, può suggerire quali dei nostri comportamenti (sbagliati) siano fonte di sprechi energetici. Le buone abitudini garantiranno un risparmio in termini economici da non sottovalutare. Una famiglia italiana in media spende all’anno circa 580 euro di bolletta della luce. Biro si stima potrebbe far scendere questo costo a 400 euro con un risparmio pari al 30 per cento. «Perché – conclude Santarelli – l’obiettivo del risparmio energetico non sempre coincide con l’innovazione tecnologica, ma passa prima di tutto per la rieducazione a comportamenti energeticamente più virtuosi. E’ inutile innovare se poi teniamo la luce costantemente accesa».

Il robot “energetico” potrebbe entrare in funzione entro la fine di quest’anno quando saranno conclusi i test dei ricercatori, puntando non tanto alla vendita diretta ai privati (troppo onerosa), ma a modalità di utilizzo attraverso partnership commerciali con multinazionali interessate a questa nuova tecnologia.

Ma il gruppo di ricercatori del Prof Santarelli che hanno inventato Biro, è impegnato anche su altri fronti che riguardano l’uso di reti intelligenti applicate ai comportamenti sociali. Ricordiamocene quando sentiremo parlare di tecnologie che, sulla base dello studio del comportamento delle reti sociali in ambito sportivo – ad esempio durante le partite di calcio – saranno capaci persino di suggerire all’allenatore qual è il giocatore migliore da far scendere in campo. Oppure, altro tema di particolare attualità, l’incrocio dello studio di più reti in contemporanea potrebbe indicare con maggiore esattezza gli esiti elettorali rispetto a quanto avvenuto di recente.

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