Proteggere il 30% dei nostri mari entro il 2030: un missione importante per una campagna a cui hanno aderito già moltissime organizzazioni
30×30: non una semplice operazione matematica, ma un vero e proprio blueprint per la protezione degli oceani. La campagna 30×30 indica, infatti, la volontà e l’impegno a proteggere almeno il 30% delle nostre terre, acque e oceani entro il 2030. Un obiettivo importante che mira a coinvolgere gran parte dei cittadini e delle istituzioni mondiali.
Campagna 30X30 e il quadro globale per la biodiversità
La bozza del Quadro Globale per la Biodiversità post-2020 prevede 21 obiettivi di azione per il 2030, tra cui: conservazione di almeno il 30 per cento delle aree terrestri e marittime a livello globale. La campagna 30×30 sostiene proprio il movimento globale per proteggere almeno il 30% della nostra terra, acque e oceani entro il 2030.
A livello mondiale, sono tantissime le organizzazioni che hanno incluso la campagna 30×30 nelle loro attività. Basti pensare che più di 1.100 organizzazioni provenienti da più di 80 paesi hanno firmato la petizione nel 2021: un’importante dimostrazione di sostegno prima delle discussioni internazionali che porteranno a un incontro delle parti della Convenzione sulla diversità biologica che si terrà a Montreal nel dicembre 2022. In particolare, la campagna 30×30 è stata incorporata nella Giornata mondiale degli oceani come obiettivo dell’azione di conservazione per il 2020, 2021 e 2022.
Che cos’è la campagna 30X30?
“Scienziati di spicco in tutto il mondo– si legge sul sito del world ocean day – hanno stabilito che un oceano sano è una parte fondamentale della soluzione alle crisi del clima e della biodiversità. Supportando 30×30, possiamo proteggere i sistemi di supporto vitale del nostro pianeta, in particolare le esigenze interconnesse di oceano, clima e biodiversità. Attualmente, meno del 17% della terraferma e dell’8% degli oceani in tutto il mondo è protetto”. Insomma è ormai chiaro che salvare gli oceani significa salvare il pianeta e la buona notizia è che: “grazie agli sforzi del crescente movimento globale 30×30, compresi quelli nella rete della Giornata mondiale degli oceani, più di 100 paesi si sono già impegnati a proteggere almeno il 30% della loro terra e degli oceani entro il 2030”.
Una vera e propria chiamata alle “armi”, dunque, o meglio all’azione che coinvolge i cittadini perché, come sottolineano i promotori “Con il tuo aiuto e lavorando con i giovani e i leader organizzativi di tutto il mondo, insieme continueremo a far crescere il movimento globale per proteggere almeno il 30% del nostro pianeta blu entro il 2030 e salvaguardare il nostro futuro”.
La lettera da indirizzare ai leader
Le varie associazioni che promuovono la campagna 30X30 invitano anche i cittadini a fare la loro parte, promuovendo eventi, organizzando azioni di comunicazione e chiedendo ai leader politici di agire. Ecco dove trovare la lettera indirizzata ai leader che è possibile firmare.
Verso Montreal 2022
Ricordiamo, infatti, che dal 7 al 19 dicembre 2022 a Montreal, in Canada , i governi di tutto il mondo si riuniranno per concordare una nuova serie di obiettivi per guidare le azioni globali fino al 2040 per proteggere e ripristinare la natura. E a guidare questo incontro ci saranno proprio alcuni degli obiettivi di azione per il 2030 contenuti nel Quadro Globale per la Biodiversità tra cui:
- conservazione di almeno il 30 per cento delle aree terrestri e marittime a livello globale;
- ripristino di almeno il 20 per cento degli ecosistemi degradati di acqua dolce, marina e terrestre;
- riduzione del 50% in più del tasso di introduzione di specie aliene invasive.
Maria Enza Giannetto