Wise Society : Sleep tourism, in vacanza per dormire bene

Sleep tourism, in vacanza per dormire bene

di Paola Greco
24 Maggio 2023
SPECIALE : Disturbi del sonno

Concedersi una vacanza per ricominciare a dormire bene e più a lungo. Un nuovo trend che sta prendendo piede in tutto il mondo e che prevede programmi specializzati e nuove routine dedicate all'igiene del sonno

Tutti conosciamo i benefici di un buon sonno ristoratore: sappiamo che migliora l’umore, il grado di attenzione, memoria e concentrazione, il controllo emotivo ed anche la creatività, riducendo d’altro canto ansia e depressione. Ma da qualche tempo, è aumentato drasticamente il numero di persone con una cattiva qualità del sonno. Ce lo dice anche uno studio del Journal of Clinical Sleep Medicine: il 40% dei 2500 adulti che hanno preso parte alla ricerca hanno riscontrato una riduzione della qualità del sonno dall’inizio della pandemia di Covid-19. Per avere un’idea di cosa stiamo parlando, La National Sleep Foundation suggerisce che il numero di ore ideale per gli adulti va dalle 7 alle 9 ore per notte. Traguardo arduo da raggiungere in tempi di costante sovrastimolazione da notifiche per ogni messaggio whattsapp o mail, video da guardare e ore di scrolling sui social. Staccare la spina è sempre più difficile. E se l’ulteriore accelerazione della vita quotidiana a cui siamo soggetti è imputabile in larga parte all’essere sempre connessi, sempre più performanti, molto è dovuto alla pandemia, periodo durante il quale è aumentata la dipendenza dalla tecnologia – di cui non ci siamo più liberati – e lo stress e le preoccupazioni hanno letteralmente tolto il sonno, aggravando, moltiplicando e radicalizzando gli episodi di insonnia. Ma c’è modo di rimediare: si può fare un po’ di sleep tourism!

Wellness resort

Foto Shutterstock

Sleep tourism: la nuova frontiera del buon riposo

Per far fronte a questa situazione non basta più seguire le comuni regole di una corretta igiene del sonno ed è per questo che il settore del turismo si sta facendo carico di questa situazione, attraverso la formula dello Sleep Tourism! Concedersi una vacanza in una struttura da favola, in cui tutto è pensato per farci dormire come bambini, migliorando le nostre abitudini e riportando equilibrio tra corpo, spirito e mente: questo è il Turismo del Sonno, un nuovo modo di intendere la vacanza, che ha preso piede dopo la pandemia.

Strutture generalmente immerse nel verde, in cui assaporare il silenzio e recuperare tempi e ritmi più… naturali. In tutta Italia ce ne sono davvero tante: lontane dalla frenesia delle grandi città, in cui il silenzio la fa da padrona, dove riposare su un’amaca o leggere un libro sotto un albero secolare, dove il tempo e lo spazio finiscono per dilatarsi per accogliere una nuova concezione del sé.

Ambienti minimal che coniugano design e sostenibilità, letti realizzati con telaio in legno, senza l’utilizzo di metalli, per evitare inquinamento elettromagnetico, senza contare l’effetto rilassante del profumo del legno che favorisce un buon sonno. Bagni al vapore e saune contribuiscono al relax di corpo e mente.

Relax in vasca

Foto Shutterstock

Sleep tourism: strutture alberghiere specializzate in tutto il mondo

In tutto il mondo inoltre si stanno sviluppando strutture che offrono esperienze guidate per migliorare la qualità del sonno: programmi e servizi avanzati e mirati, come degli specifici trattamenti termali per rilassarsi, la possibilità di scegliere tra biancheria di cotone o di lino. C’è poi chi offre un menù dei cuscini e kit per dormire meglio, che comprende mascherine per assicurare il buio assoluto, profumo di lavanda o neroli, fico o salvia da spruzzare sul cuscino, oppure gocce di fiori di Bach per aiutare il sonno.

Ma sono disponibili anche veri e propri programmi intensivi sotto la supervisione di medici, naturopati, nutrizionisti e psicologi, che, anche se non promettono di curare l’insonnia cronica (per disturbi più seri è il caso di rivolgersi ai Centri di Medicina del Sonno), sono un valido aiuto per capire come disinnescare le abitudini che portano a non dormire nel modo giusto.

Un’esperienza multisensioriale che punta al relax

La rivista Forbes ha di recente stilato un elenco delle 10 migliori destinazioni da visitare per godere di una buona notte di sonno: da Ibiza alle Barbados a Bali, da New York a Città del Messico, dalla Svizzera alla California ogni struttura offre programmi ad hoc che includono screening del benessere e consulenze personalizzate.

Alcuni offrono un‘esperienza multisensoriale pensata per il relax: luci soffuse, profumi rilassanti e candele preparano gli ospiti per un massaggio al chiaro di luna per poi finire con il terapista della spa che rimbocca le coperte per la notte, con un cuscino alla lavanda e tisane per favorire il buon riposo. Altri invece virano su sedute di yoga, personal training, pilates, oppure su sessioni di massaggi e crioterapia, consulenza nutrizionale, trattamenti termali ayurvedici mirati; tutto scrupolosamente studiato per aiutare gli ospiti a migliorare il sonno.

Anche in Italia il Preidlhof, pluripremiato wellness resort dell’Alto Adige, ha creato un programma benessere sul tema: con il supporto di esperti di Medicina del Sonno, il resort ha dato vita a un percorso personalizzato e pensato per approfondire e trasformare il sonno dei propri ospiti, aiutandoli a trovare il ritmo personale di ognuno. Un programma che si sviluppa in 7 giorni scanditi da trattamenti che comprendono l’analisi del sonno, massaggi, rituali, agopuntura. Insomma, è proprio il caso di dire che ormai “partire…. È un po’ dormire”.

Paola Greco

© Riproduzione riservata
Altri contenuti su questi temi: , ,
Continua a leggere questo articolo: