Wise Society : La concia alle mandorle di Zanellato per un futuro sostenibile

La concia alle mandorle di Zanellato per un futuro sostenibile

di Rosa Oliveri
30 Agosto 2021

Il marchio italiano di pelletteria ha messo a punto "Pura", una nuova concia che sostituisce quella tradizionale alle Aldeidi, con una innovativa a base di scarti della frutta secca

Si chiama Pura ed è davvero una rivoluzione nel mondo del lusso e degli accessori in pelle. Si tratta della nuova concia messa a punto dalla ricerca e sviluppo di Franco Zanellato che sostituisce la concia tradizionale alle Aldeidi, con quella innovativa a base di mandorle. Una rivoluzione che traghetta il marchio italiano di pelletteria nel percorso dell’ecosostenibilità e delle borse etiche.

Lavorazione della pelle zanellato

Foto Zanellato

Perché è nata una concia innovativa?

L’80-90% dei prodotti in pelle esistenti sono realizzati con la concia al cromo, ma nel 2015 uno studio condotto da Green Cross (organizzazione non governativa per la sicurezza ambientale globale) e Pure Earth (che lavora per identificare e risolvere i problemi di inquinamento nei paesi a basso e medio reddito) ha certificato 16 milioni di persone a rischio: spesso proprio in quei Paesi infatti, si trovano metà delle concerie industriali che poggiano su manodopera e materiali a basso costo. Nemmeno la concia alle Aldeidi (quella della pelle Metal Free) rappresenta una vera alternativa: già nel 2004 IARC (International Agency for Research on Cancer) ha classificato la Formaldeide come sostanza cancerogena. La quantità per kg di Formaldeide nei pellami inoltre, non è regolamentata e ciò può comportare gravi conseguenze dovute alla depurazione delle acque utilizzate per le lavorazioni. Quello della presenza di PFAS (o acidi perfluoroacrilici) nelle falde acquifere è un problema anche italiano, emerso da varie denunce negli ultimi anni.

L’innovazione alla base della nuova concia di Zanellato

Difficile restare fermi a guardare un panorama simile: Zanellato, con il suo laboratorio ZA.LAB, ha perciò cercato una terza via, lavorando dal 2013 con il dipartimento di chimica, materiali e ingegneria chimica “Giulio Natta” del Politecnico di Milano, affiancato dal professore Luigi de Nardo. Il risultato è una nuova miscela vegetale, cromo free, ovvero conforme alla norma internazionale UNI EN ISO 17072-2:2019, che stabilisce un limite di 1000 mg/kg (“o 1 grammo/kg”, ndr) al di sotto del quale è valida la dichiarazione di assenza e con un livello di aldeidi uguale a quello presente in natura, il cui segreto sta in un ingrediente naturale al 100% la mandorla e la sua scorza.

E se non mancano le soluzioni originali che attraverso l’upcycling e riuso, producono pezzi e accessori orginali, mancava invece un approccio particolare nei confronti della concia. In questo caso, quindi, il riutilizzo degli scarti alimentari dà vita alla concia a cui è stato dato proprio il nome di concia PURA. Inoltre, la quantità di PFAS (Perfluori) rilasciati durante il processo di scarico dei bagni di concia PURA è ridotta al -80% rispetto a quella rilasciata dalle conce tradizionali. Ricordiamo che le sostanze perfluoro-alchiliche (PFC o PFAS) sono costituite da catene lineari di carbonio legate ad atomi di fluoro. Sono sostanze largamente impiegate in tutte quelle applicazioni che necessitano di elevata idrorepellenza e oleo-repellenza. Sono considerate pericolose per l’ambiente in quanto estremamente bioaccumulabili e persistenti. La certificazione di prodotto accreditata ICEC garantisce livelli prestazionali di assoluta eccellenza: le prove effettuate (il metodo utilizzato è in grado di individuarne la presenza oltre i 20 miliardesimi di grammo) non hanno, in nessun caso, rilevato tracce.

Pura di Zanellato, modello Postina

Foto Zanellato

La rivoluzione luxethic di Zanellato

Dopo otto anni di ricerca e sviluppo, Franco Zanellato oggi può parlare di sostenibilità visto che attraverso nuove tecniche, studi e certificazioni, il marchio italiano di pelletteria può condividere con il mondo la sua idea per il futuro del settore, un futuro che sia luxethic e in cui artigianalità e culto del bello si intrecciano con un atteggiamento rivoluzionato nell’approccio alla produzione.  In pratica, la nuova concia di Zanellato rappresenta una alternativa alla concia classica, sostenibile ma allo stesso tempo di alta qualità visto che mantiene le stesse caratteristiche del prodotto sia al tatto sia alla vista. Ne migliora alcune come la grana che è più morbida e il profumo più sofisticato e, soprattutto, la borsa è più leggera, perché il peso delle pelli utilizzate arriva fino al 20% in meno. Pura è la “terza alternativa”, mantiene gli alti standard qualitativi e di performance dei pellami realizzati tramite la conciatura tradizionale ma rivoluziona l’approccio alla produzione.

Headquarter Zanellato

Foto Zanellato

Gli obiettivi sostenibili di Zanellato

La prima borsa PURA di Zanellato è arrivata nel 2015, declinata sull’iconico modello Postina. Lo stesso anno PURA ha ricevuto il certificato “Leather Standard by OEKO-TEX (Leader globale nei test sulla sostenibilità). E’ con la primavera estate 2022 però, che arriva la vera rivoluzione: a partire da questa stagione infatti, il 63% dei pellami Zanellato, saranno realizzati con la concia PURA. Il prossimo obiettivo che conta di raggiungere La Maison Zanellato è di arrivare a produrre il 100% dei propri prodotti tramite la concia Pura entro il 2023, diventando così una delle prime aziende al mondo totalmente ecosostenibile in termini ambientali.

Rosa Oliveri

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