Wise Society : Sorradile, viaggio nel borgo sardo attento alla sostenibilità

Sorradile, viaggio nel borgo sardo attento alla sostenibilità

di Andrea Ballocchi
7 Ottobre 2020

Il piccolo comune sardo è tra i primi firmatari in Europa del piano di adattamento ai cambiamenti climatici. Un "miracolo" che punta su tutela del territorio e biodiversità e diventa un esempio da seguire per tutta l'Italia

Sorradile è un piccolo miracolo, a metà tra tutela paesaggistica e valorizzazione del patrimonio storico, culturale e territoriale. Un miracolo perché in un’Italia spesso ferma o apparentemente disattenta al climate change, alla tutela della natura e del paesaggio,  in questo borgo sardo di poco più di 360 abitanti in provincia di Oristano si ragiona in termini green.

Per questo figura tra le 26 città firmatarie della dichiarazione per l’adattamento ai cambiamenti climatici, accanto a Milano, Roma, Palermo, Napoli. È l’unico Comune sardo ad averlo fatto. Una buona parte del merito va all’amministrazione guidata dal sindaco Pietro Arca, al suo terzo mandato nel proprio paese natale. «Siamo piccoli sulle spalle di giganti che sono la nostra storia, la cultura, il nostro ambiente, la bellezza del nostro paesaggio, le nostre tradizioni. Per questo non ci siamo spaventati a presentare un progetto legato al clima», racconta il primo cittadino, che vanta una lunga tradizione politica, avendo ricoperto, tra l’altro, la carica di consigliere regionale ed è stato il sindaco di Oristano.

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Vista di Sorradile, comune in prima linea nella lott ai cambiamenti climatici, Foto: Simone Riggio

Sorradile e tutela ambientale del territorio

Sorradile è al centro della Sardegna, nella regione storica del Barigadu, circondato da una ricca vegetazione e il cui territorio si affaccia sul fiume Tirso; a monte del suo corso si trova il lago Omodeo, uno dei bacini artificiali più grandi d’Italia. Da questo contesto nasce la volontà dell’amministrazione comunale di tutelare un’area di grande impatto paesaggistico e naturale.

Il Comune fa parte dei Borghi Autentici d’Italia, associazione riconosciuta dalla Commissione Europea quale struttura di supporto per accompagnare i Comuni nell’adesione del Patto dei Sindaci. Dal Patto si arriva alla predisposizione del Piano d’azione per l’energia sostenibile (Paes) di cui, ricorda Arca, il Comune di Sorradile «è uno dei primi in Europa e nella propria regione ad averlo presentato e ad aver stilato un piano di adattamento ai cambiamenti climatici».

Sorradile, inoltre, figura tra i firmatari del Mayors Adapt, iniziativa della Commissione europea a sostegno delle città attive nell’adattamento e nel contrasto al climate change. È anche «il primo comune di Sardegna ad avere un bilancio ambientale e varie pratiche legate all’ambiente», sottolinea il sindaco.

Benessere per cittadini e animali

In questa volontà di tutela del paesaggio e della natura i primi a godere dei benefici sono i cittadini. Non è un caso che Sorradile figuri tra i dieci Comuni sardi con il più alto numero di centenari. La maggioranza degli abitanti è anziana. Per tutelarla è stato avviato un ambulatorio infermieristico per gli over 65, primo Comune della Sardegna ad averlo fatto. L’attenzione alle persone è anche estesa agli animali che qui vivono e che sono parte fondamentale dell’economia locale. Nel paese si contano circa settemila ovini, il cui latte viene usato totalmente per produrre formaggi.

Sorradile significa tutela per la natura e attenzione alla biodiversità

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Il sindaco di Sorradile Pietro Arca, in prima fila nella lotta ai cambiamenti climatici, sostiene che “è  necessario far comprendere che la tutela del clima porta lavoro, benessere; l’economia circolare permette di creare investimenti, mettere insieme risorse”, Foto: Andrea Ballocchi per Wise Society

Anche in tema di biodiversità, il Comune ha voluto porre attenzione. Un esempio è la partecipazione al progetto di tutela regionale del falco pescatore, animale praticamente estinto. Inoltre Sorradile, oltre a firmare il progetto “città libera dai pesticidi” ha dato il via a un progetto di recupero edilizio, per cercare di invertire la rotta allo spopolamento di un borgo.

Da dove come nascono tutte queste iniziative a Sorradile ce lo spiega il sindaco Arca: «Noi facciamo tutto con risorse comunitarie, partecipando a tutti i bandi possibili che hanno al centro il recupero del tessuto urbano, del tessuto edilizio, delle infrastrutture, della biodiversità. Bisogna essere presenti, facendo politica e programmazione, approvando i bilanci prima possibile, potendo vedere lontano», sottolinea il primo cittadino.

Che alla domanda se Sorradile potrebbe servire di esempio ad altri piccoli comuni anche in tema di energia e clima, risponde: «Abbiamo collaborato con diverse amministrazioni comunali, ma sul discorso clima noto delle resistenze. C’è poca cultura. Bisogna ascoltare i propri cittadini, ma è anche necessario far comprendere che la tutela del clima porta lavoro, benessere; l’economia circolare permette di creare investimenti, mettere insieme risorse. Occorre pensare ai cambiamenti climatici come a una possibilità di sviluppo e di occupazione», conclude Arca.

 

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