Wise Society : Siena in finale per diventare la città europea più green

Siena in finale per diventare la città europea più green

di Redazione Wise Society
13 Aprile 2015

Otto le città tra i 50.000 e i 100.000 abitanti in lizza per aggiudicarsi il prossimo 18 giugno l'European Green Leaf

In palio c’è un prestigioso riconoscimento: l’European Green Leaf – (EGL), che premia i piccoli centri fra i 50mila e 100mila abitanti che hanno raggiunto buoni risultati in campo ambientale dimostrando un grande impegno su questo fronte.

Fra le otto candidate in lizza anche la città di Siena che punta su mobilità sostenibile, sull’illuminazione pubblica più efficiente, sulla banca della terra (progetto che stimola i proprietari e potenziali imprenditori agricoli a mettere a reddito le terre incolte in modo sostenibile, utile anche per la prevenzione del rischio idrogeologico) e sulle case d’acqua. Dovrà vedersela con gli scozzesi di Inverness, con i finlandesi di Lappeenranta e con quelli di Mikkeli, con i tedeschi di Ludwigsburg, con gli spagnoli di Mollet del Vallés, con i ciprioti di Strovolos e con i portoghesi di Torres Vedras tutti finalisti del concorso che incorenerà la vincitrice (o le vincitrici visto che il regolamento dice che possono vincere fino a tre città) il 18 giugno a Bristol, attuale capitale verde europea 2015.

Un’ottima vetrina per la città toscana, come sottolinea anche il vice sindaco di Siena Fulvio Mancuso. «La nostra è stata la prima città europea ad adottare Ztl con ingressi limitati al centro storico e anche noi abbiamo puntato molto sulla mobilità sostenibile aumentando le zone pedonali, la ciclabilità e la mobilità elettrica (con 43 colonnine per ricarica in centro e 10 in periferia), mentre fra due mesi partirà il servizio di bike sharing con pedalata assistita».

Diversi gli obiettivi che il governo della città si è prefissata di raggiungere: come quello del 2019 data entro la quale in centro le consegne verranno effettuate solo con mezzi a emissioni zero. Ma molto ha fatto Siena anche per ridurre l’uso delle bottiglie di plastica grazie all’attivazione di cinque distributori di acqua naturale o frizzante e per favorire la nascita di orti urbani avviando corsi su tecniche di coltura sostenibile e biologica.

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