Wise Society : XXI Triennale di Milano, il design si riprende la città

XXI Triennale di Milano, il design si riprende la città

di Rossana Caviglioli
14 Marzo 2016

La nuova edizione, al via il 2 aprile, si riverserà in tutto il centro storico e nell'hinterland. Con un occhio al futuro e alla progettazione dal basso.

La Triennale torna a Milano dopo una pausa di vent’anni e lo fa in grande stile, con un calendario fittissimo di eventi sparsi su cinque mesi, dal 2 aprile al 12 settembre. La XXI Triennale di Milano, la prima dal 1996, è animata da una forte spinta verso il futuro, sotto il motto «Design after design». Slogan che, come spiega il presidente Claudio De Albertis, significa “dopo” ma anche “nonostante” il design. Il riferimento è alle nuove tendenze della progettualità, che si distaccano da quelle del secolo precedente per diventare qualcosa di completamente nuovo, mescolandosi con la globalizzazione, i diritti delle donne e delle minoranze, la rivoluzione tecnologica e dando spazio anche ai grandi tabù come la morte e l’eros. Le mille anime del design sono ben rappresentate dalla campagna pubblicitaria della manifestazione, che vede in primo piano nei cartelloni affissi in città un misterioso oggetto giallo, usato da ciascuno dei protagonisti in modo differente.

Il programma comprende decine di mostre, spettacoli teatrali, concerti, workshop e installazioni e vede la partecipazione di artisti e associazioni di più di 40 nazioni diverse, tanto che, per dare modo ai visitatori di orientarsi tra le molte proposte, è stata creata una app, disponibile dal due aprile. Impossibile, grazie anche all’ottimo riscontro ottenuto all’estero, confinare la manifestazione nella sua sede storica, il Palazzo dell’Arte: gli appuntamenti sono sparsi su una ventina di location in tutta la città, tra cui la Fabbrica del Vapore, il Museo Diocesano, il Museo della Scienza e l’Università Statale e, nell’hinterland, la Villa Reale di Monza e il Museo della Fotografia di Cinisello Balsamo. Dopo l’inaugurazione del primo aprile per gli addetti ai lavori e quella del due con l’apertura al grande pubblico è in previsione – «ma ad oggi c’è solo l’ufficiosità, non l’ufficialità», precisa De Albertis – un’altra grande festa il 29 maggio, quando dovrebbe essere inaugurata la sede nell’area Expo, che dovrebbe ospitare una serie di mostre, un Orto Planetario e una bookroom.

La lista dei paesi partecipanti va dalle vicine Germania (che presenta il laboratorio didattico Hands On) e Svizzera (con i suoi Mediatation Spaces e la serie di eventi Cosmopolitan), fino al Giappone, che propone uno spettacolo di musica di corte e arti marziali e una mostra di antiche campane. Saranno presenti, tra gli altri, anche l’Iran, con la performance di voci e musica Passage Through The World, e la Grecia, con l’installazione Sustain/Ability, dai richiami mitologici. Al Padiglione Haiti, la Fondazione Francesca Rava espone due grandi opere d’arte di artisti haitiani e illustra proprio il lavoro di ricostruzione post terremoto: un progetto che mira, spiega la vicepresidente Maria Chiara Roti, «a raccontare l’unicità dell’essere umano e il diritto alla dignità e a una casa». A tema sociale anche il Festival dei Diritti Umani, in programma dal 3 all’8 maggio, e la performance teatrale Global Gay, che parla della rivoluzione gay e dei paesi in cui l’omosessualità è ancora un reato. Lo spettacolo della compagnia Dreamtime, al Teatro dell’Arte, vede danzare assieme ballerini disabili e normodotati, tramite il progetto MixAbility.

Molti altri eventi esplorano più decisamente le vie future dell’architettura, della comunicazione e del design. Tra gli appuntamenti più attesi, gli incontri di Meet the Media Guru, che durante i mesi della manifestazione organizza numerose lectures partecipative per riflettere sul tema della cultura digitale e dei suoi sviluppi futuri. Tra gli ospiti Bruce Mau, che parlerà di design e partecipazione dal basso, Mugendi K. M’Rithaa, che immaginerà il futuro del design industriale a partire dalle tendenze in atto nel continente africano, e Jonathan Woetzel, che discuterà delle trasformazioni in atto nelle megalopoli. Luigi Ferrara illustrerà le potenzialità della progettazione partecipata mentre Arjun Appadurai mostrerà come le rivoluzioni culturali possono innescare cambiamenti sociali dal basso.

Tra le nuove forme di comunicazione ci sono sicuramente anche i videogiochi, che ormai possono essere considerati a tutti gli effetti una nuova forma d’arte. Ne esplora le potenzialità il Game Design Festival, con sede allo IULM. La mostra Game/Video Art analizza dal lato artistico e comunicativo una serie di video-installazioni realizzate da artisti internazionali dal 2007 in poi. Il calendario della XXI Triennale di Milano vuole dare spazio anche alla leggerezza, con molti eventi sportivi e destinati al grande pubblico. Tra gli appuntamenti più attesi la Run for T, la corsa tra i sentieri di Parco Sempione, la bicicletta notturna Velonotte, prevista per il 7 maggio, e i raduni di yoga, con saluto al sole, previsti nel cortile della Triennale.

© Riproduzione riservata
Continua a leggere questo articolo:
  wp_term_relationships.term_taxonomy_id = 519 OR  wp_term_relationships.term_taxonomy_id = 42 OR  wp_term_relationships.term_taxonomy_id = 1543 OR  wp_term_relationships.term_taxonomy_id = 510 OR  wp_term_relationships.term_taxonomy_id = 373 OR  wp_term_relationships.term_taxonomy_id = 3090 OR  wp_term_relationships.term_taxonomy_id = 6385 OR  wp_term_relationships.term_taxonomy_id = 748 OR  wp_term_relationships.term_taxonomy_id = 872 OR  wp_term_relationships.term_taxonomy_id = 71949
Correlati in Wise