Siamo di fronte a un’azienda tutta italiana che investe nel territorio e nella qualità, dimostrando che coltivare ed utilizzare grano duro di eccellente qualità nel nostro Paese non solo è possibile ma anche necessario. Abbiamo fatto una chiacchierata con il suo amministratore delegato
De Matteis Agroalimentare SpA nasce 30 anni fa in provincia di Avellino – vicino alle principali aree di coltivazione del grano duro di Puglia, Campania e Basilicata – dalla visione di due famiglie che, con passione ed impegno, hanno trasformato l’impianto di molinatura, collegato direttamente al pastificio, in un vero e proprio insediamento industriale all’avanguardia. L’azienda è ormai uno dei principali player del mercato della pasta secca, sia in Italia che nel mondo: basti pensare che l’80% della produzione è realizzata per conto terzi, per alcune delle principali insegne della grande distribuzione, sia in Italia che all’estero. Un’azienda che ha fatto della qualità e del forte legame con il territorio i suoi punti di forza: la pasta che produce è espressione dei valori antichi di genuinità ed eticità propri dei campi di grano italiani, volti alla salvaguardia del territorio ed all’equilibrio tra uomo e natura.
La cura del grano
Nel suo Manifesto, “La Cura del Grano”, che delinea gli impegni presi dal brand, si legge:
“In un contesto dove non può esserci ancora autosufficienza produttiva, vogliamo dimostrare che migliorare la coltivazione del grano italiano è non solo possibile, ma oggi più che mai indispensabile. Per gli agricoltori italiani, per un’eccellenza del Made in Italy come la pasta e per tutto il Paese”.
Ancora oggi De Matteis Agroalimentare usa il suo molino e non è un fatto così scontato: questo gli permette di integrare la produzione agricola del miglior grano duro con i know-how e le competenze delle persone, con le tradizioni del territorio, senza rinunciare alla tecnologia più avanzata.
L’impegno ambientale
Fin dagli esordi, De Matteis Agroalimentare è molto attenta a perseguire la sostenibilità ambientale, a cominciare dalla progressiva riduzione delle emissioni di CO2, fino ad arrivare alla realizzazione di un impianto cogenerativo, in grado di coprire quasi il 90% del proprio fabbisogno energetico.
Anche la decisione di privilegiare il grano duro italiano va in questa direzione, consentendo, attraverso la riduzione delle importazioni di materie prime dall’estero, una diminuzione delle emissioni inquinanti connesse alla logistica. È questa soprattutto una scelta di qualità: infatti, grazie alla cura che gli agricoltori mettono nei campi, alla disponibilità di un impianto di molitura integrato al pastificio e ad un sofisticato sistema di controlli che rende tracciabile il grano in tutto il suo percorso, l’azienda può garantire i più elevanti standard qualitativi e di sicurezza. Questo ha permesso nel 2019 di ottenere dall’ente terzo Bureau Veritas® la Certificazione di “Metodo Zero residui di pesticidi e glifosato” per le Pastine, a cui si è aggiunta nel 2020 la linea di pasta di semola di grano duro.
Degna di nota, infine, anche la grande attenzione al packaging della Pasta Armando, realizzato in materiale totalmente riciclabile nella carta, nel pieno rispetto dei valori contadini di sobrietà, essenzialità e rifiuto dello spreco.
Intervista: Paola Greco
Riprese: Fabio Restelli
