Gianfranco Bologna
biologo
Secondo il direttore scientifico del WWF Italia è necessario una nuova impostazione economica che rimetta al centro del nostro interesse il capitale umano. Per dare a tutti, nel mondo, l'accesso alle risorse primarie: acqua, cibo, energia
TOPICS: Agricoltura Sostenibile, Cambiamenti Climatici, Cibo, Emissioni di CO2, Green economy, Pianeta, Pil, Politiche energetiche, Sviluppo sostenibile, Terra, Wwf
Biografia
3 Febbraio 2016
Gianfranco Bologna, direttore scientifico del WWF Italia e responsabile dell'area sostenibilità, è anche segretario generale della Fondazione Aurelio Peccei che rappresenta il Club di Roma in Italia. Ha studiato Scienze Biologiche all’Università La Sapienza di Roma e da 40 anni svolge attività di divulgazione, di didattica e di progettualità sui temi della conservazione della natura e della sostenibilità. È stato dal 1999 al 2009 docente di sostenibilità dello sviluppo all’Università di Camerino e svolge diverse attività seminariali in varie università. Ha scritto diversi libri e enciclopedie sulla natura e diversi volumi sui problemi della sostenibilità, tra i quali “Pianeta Terra” (Giorgio Mondadori, 1990), “Nelle nostre mani” (Giorgio Mondadori, 1993), “Italia capace di futuro” (EMI, 2000), “Invito alla sobrietà felice” (EMI, 2001), “Manuale della sostenibilità. Idee, concetti, nuove discipline capaci di futuro” (Edizioni Ambiente, seconda edizione 2008). Cura da 25 anni l’edizione italiana del rapporto mondiale “State of the World” del Worldwatch Institute, edito in Italia da Edizioni Ambiente, ed è inoltre curatore delle edizioni italiane di decine di volumi di importanti studiosi di fama internazionale che si occupano di queste tematiche (da Lester Brown a Paul Ehrlich, da Amory Lovins a Norman Myers ecc.) e di diversi rapporti internazionali. Nel 1996 ha curato l’edizione italiana del classico volume di Mathis Wackernagel e William Rees, “L’impronta ecologica”, con la presentazione del primo calcolo dell’impronta ecologica dell’Italia. E’ stato esperto non governativo nelle delegazioni dell’Italia alla Conferenza ONU Ambiente e Sviluppo di Rio de Janeiro nel 1992 e al Summit ONU sullo Sviluppo Sostenibile di Johannesburg nel 2002.