Il gallerista fa il bilancio di oltre vent’anni di attività e racconta come è nata l’idea di aprire il suo spazio milanese. Svela i progetti futuri, fra i tanti un luogo dove critici e curatori tornino a confrontarsi sull’arte contemporanea. Per comprenderne meglio i cambiamenti. Con un ritmo lento. Liberi dall’ossessione della velocità
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