Molto conosciuta in Argentina, Paraguay e Uruguay, l’erba mate, detta anche yerba mate, è nata in Brasile e scoperta degli Indios Guarani che abitavano il sud del Paese e il Paraguay. Nei secoli successivi i suoi effetti tonificanti per il fisico e l’umore fecero breccia tra i colonizzatori spagnoli che la utilizzavano spesso come pozione contro i postumi delle frequenti sbornie dei soldati.
Erba mate: una pianta delle numerose proprietà
Per i suoi effetti terapeutici si è diffusa rapidamente in tutto il Brasile, e soltanto ora sta conquistando l’attenzione anche dell’ Europa. Nata come ingrediente base di infusi tradizionalmente usati nella medicina popolare, nel tempo ha suscitato l’attenzione di ambiti scientifici blasonati, come i centri di ricerca universitari.
I benefici
Nell’ultimo decennio, infatti, diversi studi nel settore della nutrizione e della biochimica hanno infatti confermato la presenza di molti composti bioattivi, come gli acidi fenolici, xantine, saponine, minerali e vitamine. Un complesso che vanta molteplici benefici: l’erba mate non solo riduce il colesterolo. ma è depurativo, antiossidante, stimolante del sistema nervoso centrale, vasodilatatore e protettore del sistema cardiovascolare. E, non ultimo, ha sia la proprietà di inibire la progressione dell’arteriosclerosi sia quella di alzare le difese immunitarie che, come si sa, spesso aprono le porte alle forme tumorali.
Un aiuto contro la stanchezza e la lotta ai chili di troppo
In particolare si è visto che la caffeina contenuta nell’erba mate mate è uno stimolante del sistema nervoso centrale, allevia la stanchezza, migliora l’umore e aumenta la capacità cognitiva.
Il suo effetto lipolitico (ovvero brucia grassi) è inoltre un ottimo aiuto per chi lotta con la bilancia. Un dato confermato da uno studio del 2007 realizzato da UNIVALI (Università del Vale do Itajai di Santa Catarina), un’importante realtà accademica brasiliana che ha dimostrato l’effetto positivo del mate sul buon funzionamento del metabolismo. Con un’assunzione regolare si è inibita la tendenza all’aumento di peso, la riduzione della glicemia e delle transaminasi epatiche, oltre l’aumento del HDL (il colesterolo “buono”).
Erba Mate: alleata della salute del cuore
L’effetto ipocolesterolemizzante (la riduzione del colesterolo nel sangue) dell’erba è stata dimostrato anche in un altro studio universitario, realizzato nel 2010 da UFSC (Università Federale di Santa Catarina in Brasile), che ha dimostrato come l’infusione di mate associata a un corretto trattamento nutrizionale può ridurre i fattori di rischio per malattie cardiovascolari, come la dislipidemia (aumento anomalo tasso di lipidi nel sangue) e l’ LDL (il colesterolo “cattivo”) in pazienti con iperlipidemia e già trattati con statine.
Sempre nel 2010 una ricerca condotta dall’Università Federale di Santa Caterina ha proposto l‘erba mate come coadiuvante nel trattamento del diabete perché il tè mate tostato può essere utile a ridurre il livello di glucosio plasmatico a digiuno e di emoglobina glicata nelle persone con diabete di tipo 2.
Mate e Parkinson
Altri studi realizzati dalla brasiliana UFSC (Università Federale di Santa Catarina) hanno testato invece l’efficacia dell‘estratto di erba mate su animali malati di Parkinson. E hanno valutato come la capacità di apprendimento e la memoria a breve termine migliori in modo sensibile. Lo stesso team di ricercatori aveva già dimostrato che in animali con una lesione neuronale grave, tale da causare gli stessi disturbi derivati dal morbo di Parkinson, dopo l’assunzione dell’estratto di erba mate si era verificato un miglioramento del deficit motorio.
Un potete antiaging
In ordine di tempo l”ultima scoperta è della UFRJ (Università di Rio de Janeiro) che grazie a ulteriori ricerche ha verificato che l’acido clorogenico, uno potente antiossidante trovato nel mate, sia il responsabile di una decisa azione antiaging.
Infuso di Erba Mate: come, quanto e quando berlo
Ricco di tante qualità terapeutiche, ma anche con qualche controindicazione, il mate dovrebbe essere evitato da persone con problemi gastrointestinali, disturbi d’ansia e del sonno, dai bambini e donne incinte. E utilizzato in modo controllato da persone ipertese
Per chi invece non ha problemi a consumare quest’erba dai plurimi benefici si consiglia di berla 30 minuti dopo i pasti – per non compromettere l’assorbimento di minerali e vitamine – perché è anche un ottimo digestivo. Per non interferire con il sonno, è meglio non consumarla dopo le 5 del pomeriggio.
La ricetta dell’infuso di Erba Mate
Ecco, per concludere, una breve ricetta per preparare l’infusione:
- Scaldare 500 ml di acqua a 65 º C,
- mettere 1 cucchiaino da tè (dessert) riempito con mate in una teiera,
- versare l’ acqua calda sopra l’erba e asciare in infusione per 5 minuti.
Il tè può essere consumato caldo o freddo, in questo caso si suggerisce di berlo entro 24 ore dall’infusione per non perderne le proprietà.