Wise Society : Canapar, lo stabilimento farmaceutico più grande d’Italia

Canapar, lo stabilimento farmaceutico più grande d’Italia

di Mariella Caruso
20 Febbraio 2019

Inaugurato a Ragusa, l’impianto si occupa della produzione di olii essenziali e distillati di canapa industriale per usi farmaceutici e cosmetici.

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Lo stabilimento estrattivo della canapar di Ragusa ha una capacità produttiva di 900 tonnellate all’anno di materia prima e l’attività di coltivazione di canpa è soprattutto effettuata in Sicilia e in Puglia, attraverso una rete di produttori agricoli nel Sud Italia, Foto: Ufficio Stampa

Si chiama Canapar ed è il nuovissimo stabilimento farmaceutico di canapa industriale più grande in Italia. Inaugurato a Ragusa il 16 gennaio, l’impianto si occupa della produzione di olii essenziali e distillati di canapa industriale per usi farmaceutici e cosmetici.
Canapar Srl – che  detiene il 100% di Canapar Farming Srl, entrambe con sede legale e impianto industriale in Sicilia a Ragusa – è di proprietà esclusiva di Canapar Corp, holding canadese che ha come mission lo sviluppo e l’ottimizzazione delle coltivazioni di canapa industriale e di canapa medica al fine di utilizzare e migliorare i derivati dalla canapa per applicazioni cosmetiche, alimentari e mediche.
«Per la Sicilia  – commenta Sergio Martines, Ceo Canapar Corp – , e in generale per l’Italia e tutta l’Europa si stanno aprendo scenari importantissimi per il mercato della canapa e dei suoi derivati. Si stima che il mercato degli estratti della canapa crescerà di 2,1 miliardi di dollari entro il 2020, pari ad un incremento del 700% rispetto agli utili maturati dalle imprese nel 2016».
Lo stabilimento estrattivo di Ragusa ha una capacità produttiva di 900 tonnellate all’anno di materia prima e l’attività di coltivazione è soprattutto effettuata in Sicilia e in Puglia, attraverso una rete di produttori agricoli nel Sud Italia. Canapar ha intrapreso un’importante partnership con l’Università di Catania (Dipartimento di Agricoltura, Alimentazione e Ambiente “Di3A”) per l’assistenza tecnica ai coltivatori finalizzata alla massimizzazione dei risultati produttivi e al miglioramento colturale e agronomico. Assieme all’Università di Catania, la società è anche promotrice e partner in diversi progetti di ricerca medica per l’approfondimento e il miglioramento delle attuali conoscenze terapeutiche della pianta, soprattutto con riferimento alla Sindrome di Alzheimer e alle terapie oncologiche.

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Si stima che il mercato degli estratti della canapa crescerà di 2,1 miliardi di dollari entro il 2020, pari ad un incremento del 700% rispetto agli utili maturati dalle imprese nel 2016, Foto: Pixabay

La rete e la partnership di sviluppo a 5 anni con il Di3A dell’ateneo catanese sono importanti per lo sviluppo della tecnica colturale e l’individuazione delle varietà di canapa industriale più adatte al clima mediterraneo. Dalle ricerche sulla canapa è, infatti, risultato evidente una maggiore concentrazione di cannabinoidi nella canapa coltivata nelle regioni con maggiore irraggiamento solare, per questo Canapar ha deciso di concentrare le coltivazioni nella fascia sud dell’Europa: sud Italia, Spagna e zona balcanica.
In Sicilia, in particolare, Canapar ha stabilito, una rete di aziende agricole che negli anni possono aumentare l’estensione coltivata a canapa in maniera tale da poter scalare il progetto su vaste estensioni nell’arco di qualche anno. La società ha stipulato contratti di coltivazione per la produzione di infiorescenze di canapa industriale con 54 aziende agricole cerealicole e foraggere, alcune in regime di agricoltura biologica, distribuite nella Piana di Catania e nei territori di Lentini, Ramacca, Mineo, Grammichele e Licodia Eubea, per un totale di circa 300 ettari.  Canapar ha, inoltre, stabilito partnership per la coltivazione della canapa industriale su circa 600 ettari in Puglia, nelle provincie di Brindisi e Foggia, e su 100 ettari in Campania compresi tra le campagne di Afragola e di Caserta.

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