Brevettato dai ricercatori ENEA, è un sistema prefabbricato e mosulare composto da piani cordati e pannelli in fibra di canapa che coniuga sicurezza, risparmio energetico e sostenibilità
Un sistema antisismico per pareti che coniuga sicurezza, risparmio energetico e sostenibilità. E’ questo il kit prefabbricabile e modulare composto da piani cordati e pannelli in fibra di canapa che, opportunamente combinati tra loro, sono in grado di contenere gli effetti espulsivi provocati dalle scosse sismiche e garantire al tempo stesso un elevato comfort termoacustico e isolante. Brevettato da ENEA, applicabile sia su edifici nuovi che esistenti, il kit è un sistema ideale per rinforzare le tamponature, vale a dire gli elementi che delimitano gli ambienti di un fabbricato e che spesso vengono “espulse” in caso di scosse, provocando danni ingenti anche in assenza di lesioni importanti alle parti strutturali.
I test numerici e sperimentali effettuati sulle corde hanno dimostrato notevole resistenza e buona deformabilità. Studi recenti sulla canapa condotti da ENEA hanno evidenziato buone capacità isolanti e durabilità, oltre a una buona traspirabilità (la canapa ha una buona permeabilità al vapore acqueo, permettendo così di evitare la formazione di condensa) e una limitata velocità di propagazione delle fiamme in caso di incendio. Grazie all’elevata resistenza della fibra di canapa, i piani cordati del kit si oppongono agli effetti espulsivi delle tamponature, mentre l’azione termoisolante nei pannelli garantisce una buona riduzione della trasmittanza termica, cioè della facilità con cui un materiale si lascia attraversare dal calore (e che la canapa diminuisce del 20%)
«Gli eventi sismici che hanno colpito il nostro Paese negli ultimi tempi hanno messo in luce la grande vulnerabilità del patrimonio edilizio, evidenziando come anche elementi senza funzione strutturale come le tamponature, possano comportare gravi danni alle cose o perfino mettere a rischio la sicurezza delle persone», spiega la ricercatrice ENEA Anna Marzo. Una soluzione di rinforzo per le tamponature che secondo i ricercatori dell’ENEA potrebbe trovare impiego anche all’interno di Casa Italia, il piano per la messa in sicurezza del territorio nazionale lanciato dal Governo dopo i tragici eventi iniziati con il terremoto di Amatrice del 24 agosto scorso.