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Wise Society : Fuochi d’artificio e “botti” di Capodanno: cosa dice la legge

Fuochi d’artificio e “botti” di Capodanno: cosa dice la legge

di Maria Enza Giannetto
22 Dicembre 2023

Botti e fuochi provocano sofferenza agli animali, ma rappresentano un pericolo anche per gli esseri umani che li utilizzano. Ma cosa dice le legge in merito? A Capodanno si possono usare?

L’anno sta per chiudersi e con l’avvicinarsi della notte di San Silvestro comincia, purtroppo, anche la frenesia dei festeggiamenti “col botto”. Pare infatti che senza salutare il vecchio anno con petardi e fuochi d’artificio alcuni non sappiano proprio starci. Una consuetudine che non accenna a scomparire nonostante le sofferenze che i fuochi d’artificio portano ad animali domestici e selvatici, terrorizzandoli, rendendoli nervosi e spaventati, fino addirittura a causarne la morte in alcuni casi.

Fuochi d'artificio

Foto Shutterstock

Fuochi e botti sono dannosi per animali, ambiente e salute umana

Diciamolo pure: per gli animali botti e petardi rappresentano un vero e proprio incubo, e ci sono parecchie petizioni online che richiedono il divieto assoluto dei fuochi d’artificio “benaugurali” .  Non solo, l’uso di petardi e fuochi d’artificio ha conseguenze negative sull’ambiente e la qualità dell’aria  a causa dei picchi di polveri sottili che questa usanza porta con sé.  Per non parlare del fatto che, ogni anno, il giorno di Capodanno, si faccia la conta di feriti lievi e gravi e purtroppo anche di qualche morto proprio per le celebrazioni di San Silvestro.

In Italia, anche nell’ottica di un Capodanno più sostenibile, sempre più Comuni, durante le festività di fine anno, emettono ordinanze che proibiscono l’uso indiscriminato dei fuochi d’artificio da parte dei privati cittadini per tutelare persone ed animali, con tanto di multe salate ai trasgressori.

Cosa dice la legge su fuochi d’artificio e petardi

Ma cosa dice esattamente la legge? A parte l’uso del buon senso che forse aiuterebbe a capire che in fondo non servono rumori molesti e botti fiammeggiantiper salutare l’anno che arriva, la legge in materia di fuochi d’artificio è articolata e chiara e indica in modo evidente come riconoscere i giochi pirotecnici autorizzati o meno.

Con il decreto legislativo 29 luglio 2015 n. 123 l’Italia ha recepito la Direttiva dell’UE 2013/29/UE che ha introdotto un sistema di classificazione degli articoli pirotecnici. L’art. 3 del citato D. Lgs. individua sostanzialmente tre macro aree ciascuna delle quali è sotto articolata in più categorie:

  • la macro area dei “Fuochi di artificio”, che si compone di quattro categorie contraddistinte con le sigle “F1”, “F 2”, “F3”, “F4”;
  • gli articoli pirotecnici “Teatrali”, che si distinguono in “T1” e “T2”;
  • gli “altri articoli Pirotecnici” individuati dalle sigle “P1” e “P2”.

L’applicazione del d. lgs. 123/2015 ha fatto decadere, di fatto, la validità dei provvedimenti di riconoscimento e classificazione dei prodotti pirotecnici rilasciati dal ministero dell’Interno, ex art. 53 del T.U.L.P.S. Pertanto, dal 5 luglio 2017, tutti i “fuochi artificiali” destinati ai consumatori, devono essere obbligatoriamente muniti della marcatura CE.

L’apposizione di tale marchio garantisce che il prodotto abbia superato l’esame di conformità ai requisiti essenziali di sicurezza e che sia conforme al modello approvato. Oltre alla “Marcatura CE”, sui fuochi artificiali deve essere apposta una delle categorie “F1”, “F2”, “F3” e anche “F4”. Si tratta di indicazioni che attestano il livello di rischio potenziale e la soglia di rumorosità dei prodotti; in base ad esse si può determinare chi può acquistare ed utilizzare i fuochi d’artificio.

In particolare, il decreto legislativo n. 123 del 2015 definisce un “articolo pirotecnico” qualsiasi articolo contente sostanze esplosive o una miscela esplosiva di sostanze destinate a produrre un effetto calorifico, luminoso, sonoro, gassoso o fumogeno o una combinazione di tali effetti grazie a reazioni chimiche esotermiche.

Le categorie degli articoli pirotecnici

I “fuochi d’artificio” sono articoli pirotecnici destinati allo svago e sono classificati in categorie rispetto al loro rischio potenziale e livello di rumorosità. Tutti i fuochi in commercio marcati CE con effetto sonoro hanno un limite massimo di 120 dB misurato a distanza di sicurezza (Direttiva Europea 2007/23).

  • Categoria F1: fuochi d’artificio che presentano un rischio potenziale estremamente basso e un livello di rumorosità trascurabile, e che sono destinati ad essere utilizzati in spazi confinati, compresi gli interni delle abitazioni. Vietata la vendita a privati che non abbiano compiuto il quattordicesimo anno di età.
  • Categoria F2: fuochi d’artificio che presentano un basso rischio potenziale e un basso livello di rumorosità e che sono destinati a essere usati al di fuori di edifici in spazi confinati. Vietata la vendita a privati che non siano maggiorenni.
  • Categoria F3: fuochi d’artificio che presentano un rischio potenziale medio e che sono destinati ad essere usati al di fuori di edifici in grandi spazi aperti e il cui livello di rumorosità non è nocivo per la salute umana. Vietata la vendita che a privati che non siano maggiorenni e che non siano muniti di porto d’armi.
  • Categoria F4: fuochi d’artificio che presentano un rischio potenziale elevato e che sono destinati a essere usati esclusivamente da persone con conoscenze specialistiche e il cui livello di rumorosità non è nocivo per la salute umana. Vendibili esclusivamente a persone con conoscenze specialistiche ed in possesso una specifica autorizzazione statale.
Persone che guardano i fuochi d'artificio

Foto Shutterstock

Contro i fuochi d’artificio c’è anche il codice penale

Ma c’è di più: di fatto l’articolo 703 del Codice penale, a proposito di accensioni ed esplosioni pericolose, recita:

‘Chiunque, senza la licenza dell’Autorità, in un luogo abitato o nelle sue adiacenze, o lungo una pubblica via o in direzione di essa spara armi da fuoco, accende fuochi d’artificio, o lancia razzi, o innalza aerostati con fiamme, o, in genere, fa accensioni o esplosioni pericolose, è punito con l’ammenda fino a [€ 103,00]. Se il fatto è commesso in un luogo ove sia adunanza o concorso di persone, la pena è dell’arresto fino a un mese”.

In pratica, il divieto rientra tra le contravvenzioni a tutela dell’ordine pubblico e la tranquillità pubblica previste dal Codice penale con la conseguenza che, oltre ad essere di per sé un reato punibile con l’arresto fino a un mese, non sono escluse né una pena più grave se il fatto dovesse costituire un più grave reato, né l’obbligo risarcitorio in sede civile dei danni conseguenti la condotta proibita.

In pratica, oltre ad essere vietati i botti di Capodanno più banali, sono altrettanto vietate le (eleganti) lanterne che alimentate da una fiamma salgono lentamente in cielo portando il fuoco sul tetto del vicino o nel bosco attiguo, nonché i fuochi d’artificio in senso proprio che uniscono al fragoroso scoppiettio anche uno spettacolo di luci. E ovviamente, del divieto di sparare colpi di arma da fuoco è superfluo persino fare cenno.

Botti sicuri a Capodanno: i consigli dei Vigili del Fuoco

La campagna “Botti sicuri” ha stilato un elenco di consigli e modalità d’uso dei botti legali, per prevenire rischi di incendio o di infortuni. Ecco le regole e i consigli da seguire, e come conservarli in casa.

  • Non lasciarli mai sui balconi tende, teli di plastica, scope, contenitori di carta o plastica, tappeti, panni stesi, o qualsiasi materiale combustibile.
  • Non indirizzare mai i fuochi verso balconi, finestre, bidoni dell’immondizia, auto, addobbi natalizi.
  • Non collocare mai i fuochi d’artificio nelle vicinanze di luoghi abitati o dove siano depositi di paglia, di grano, fienili, boschi.
  • In caso di vento, evitare di sparare quelli a razzo e comunque non lanciarli o accenderli mai controvento.
  • Non accendere mai i fuochi dentro gli appartamenti, mai sui balconi e mai in prossimità di altre abitazioni o automobili.
  • Accendere sempre un artifizio alla volta, avendo l’accortezza di tenere gli altri artifizi lontano e al riparo da eventuali scintille.
  • Non avvicinare mai il viso all’artifizio pirotecnico.
  • Accendere la miccia allungando il braccio, tenendo il petardo a distanza dal busto.
  • I fuochi d’artificio devono stare ad una certa lontananza dagli spettatori (se posizionati a terra a non meno di 15 metri, se con sistema a razzo a non meno di 30 m dalla zona di sparo), onde evitare possibili incidenti.
  • Tenere gli animali al sicuro dai rumori.

Maria Enza Giannetto

© Riproduzione riservata
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