Sono 15 milioni ogni anno i turisti che scelgono questa forma di turismo sostenibile. Come organizzare le visite in vigna e nei luoghi di produzione del vino nell'agenda delle vacanze
Nell’estate 2020 del turismo sostenibile e di prossimità scoprire il territorio italiano attraverso i suoi vini e le sue cantine attraverso l’enoturismo è tra le esperienze più interessanti da mettere nel programma delle vacanze.
Cos’è l’enoturismo
L’enoturismo, da definizione del dizionario, è quel settore del turismo che unisce la scoperta del territorio alla visita di cantine e aziende vinicole per degustare e comprare i vini locali. In realtà dietro c’è molto di più perché enoturismo non significa soltanto visite in vigna e degustazioni ma anche racconti appassionanti di vignaioli, di agricoltura, vendemmie sotto le stelle e scoperta di borghi attraverso eventi diventati ormai dei classici estivi come “Calici di stelle”. Andar per cantine non è un’esperienza per soli enoappassionati perché, oggi, va al di là della semplice degustazione per diventare una wine experience con cantine costruite da archistar, altre che nascondono relais di lusso e altre ancora che sono dei veri e propri musei a cielo aperto.
La legge sull’enoturismo
Per l’importanza sempre crescente nel comparto dell’accoglienza, l’enoturismo è stato regolato dal decreto del Ministero delle Politiche agricole, alimentari, forestali e del Turismo (oggi soltanto Mipaaf) con il decreto del 12 marzo 2019 che definisce le linee guida, i requisiti e gli standard minimi di qualità per poter esercitare l’attività che quindi non può essere lasciata al caso, ma organizzata nei minimi dettagli. Tra questi particolare attenzione deve essere riservata all’accoglienza, alla divulgazione e alla degustazione che deve essere affidata a personale specializzato e alla promozione dei prodotti del territorio.
I numeri dell’enoturismo in Italia
Nel 2019 gli enoturisti in Italia sono stati 15 milioni con un incremento del 7% sul 2018. L’incremento del giro d’affari, invece, è stato del 6% passando da 2,5 a 2,65 miliardi di euro. A certificarlo è il XVI Rapporto sul Turismo del Vino in Italia. Sempre secondo il Rapporto la regione italiana con la maggiore attrattiva per gli enoturisti è la Toscana (45%), seguono Piemonte, Trentino Alto-Adige e Veneto al Nord e Campania e Sicilia al Sud. La media di spesa in cantina di un enoturista si aggira mediamente intorno agli 80 euro e sale fino a 155 euro qualora a visita e degustazione si aggiunge anche il pernottamento. L’Italia, in quanto tra le principali mete turistiche internazionali, è stata scelta dalla World Tourism Organisation, l’agenzia delle Nazioni Unite che si occupa del turismo sostenibile e responsabile, per ospitare nel 2021 la Wine Tourism Global Conference.
Mete top dell’enoturismo in Italia
Il Chianti in Toscana, le Langhe in Piemonte, la Franciacorta in Lombardia, la Valpolicella e il Valdobbiadene in Veneto, l’Etna in Sicilia sono tra i territori vitivinicoli più gettonati in Italia. Tra le cantine da visitare non si possono dimenticare:
- la Tenuta Antinori nel Chianti Classico a San Casciano in Val di Pesa inaugurata nel 2012, costruita con materiali locali e secondo criteri di sostenibilità e inserita nel circuito Toscana Wine Architecture;
- la Cantina Petra a Suvereto, progettata da Mario Botta è un tutt’uno con il paesaggio perché è scavata nella collina. Un impianto fotovoltaico su acqua azzera l’impatto energetico;
- la Tenuta ColleMassari a Cinigiano ai piedi del Monte Amiata con la sia cantina sotterranea costruita seguendo i principi della bioarchitettura e del risparmio energetico;
- la Tenuta Monsordo Bernardina della famiglia Ceretto ad Alba dove vino e arte s’incontrano attraverso L’Acino, installazione affacciata sulle vigne e la Tenuta Bricco Rocche a Castiglione Falletto dove alla vinificazione e all’affinamento di prestigiosi cru si abbina l’arte del Cubo in vetro che si staglia sulle vigne;
- la Cantina Ca’ del Bosco dove ad accogliere gli ospiti c’è il “Cancello Solare” in bronzo di Arnaldo Pomodoro e il cuore della cantina stessa è la cupola in pietra considerata il cuore del Franciacorta;
- Villa della Torre Allegrini a Fumane, luogo di accoglienza e degustazione affacciato sulle vigne e perla del Rinascimento italiano che è parte dell’Allegrini Experience offerta dalla famiglia che ha nell’Amarone le sue radici;
- La Cantina Pietradolce a Solicchiata, sulle pendici dell’Etna, costruita rispettando il paesaggio con una filosofia eco-sostenibile che è anche un contenitore delle opere di artisti locali che utilizzano per le loro opere i materiali del territorio;
Come scegliere le cantine per la visita
Non è facile orientarsi tra le migliaia di cantine italiane. Per aiutarsi nella costruzione del proprio itinerario ci sono il Movimento del Turismo del vino e l’Associazione Città del Vino che organizzano insieme Calici di stelle, una delle principali manifestazioni estive che coinvolge un grandissimo numero di borghi a vocazione enoica e le cantine del territorio, e Cantine aperte.
Calici di stelle 2020
Si svolgerà dal 2 al 16 agosto e coinvolgerà oltre 800 cantine del Movimento Turismo del vino e Città del vino. Il tema di Calici di stelle 2020 è «E quindi uscimmo a riveder le stelle…» di dantiana memoria. Ispirata alla Divina Commedia, la scelta del tema è strettamente legata al periodo attuale. La crisi legata alla pandemia Covid-19, infatti, ha messo in crisi le cantine che stanno lavorando alla ripartenza alla quale un evento diffuso come Calici di stelle può certamente dare una spinta. Tra gli appuntamenti previsti, «tutti organizzati con il rispetto del distanziamento sociale» chiarisce il presidente del Movimento Nicola D’Auria, ci sono cene in vigna sotto le stelle, cene con il vignaiolo, concerti e degustazioni in vigna.