Wise Society : A Berna i parcheggi diventano luoghi di incontro

A Berna i parcheggi diventano luoghi di incontro

di Fabio Di Todaro
1 Ottobre 2018

Nella capitale della Svizzera tavoli, sedie e divani di legno estendono il marciapiede ai posteggi delle auto aumentando lo spazio a disposizione dei cittadini per incontrarsi

Se ci hanno pensato gli svizzeri, non si vede il motivo per cui la proposta non possa essere considerata anche in Italia: almeno nei capoluoghi più ingolfati dal traffico veicolare, da Palermo a Roma e Milano. La città di Berna ha lanciato un progetto inedito per ridurre il traffico in centro città. Già da qualche settimana, diversi parcheggi sono stati trasformati in luoghi d’incontro pubblici. Altri subiranno questa metamorfosi entro i prossimi due mesi. I «parklet» – quelli già attivi e quelli che lo saranno a breve – sono arredati con tavoli, ombrelloni, panchine e divani in legno. L’idea prende spunto da un modello nato a San Francisco, per poi conquistare numerose altre città. Nella capitale svizzera, è stato applicato a sette parcheggi.

DI COSA SI TRATTA? – I «parklet» sono aree pubbliche attrezzate ricavate dallo spazio liberato dal posteggio di una o più automobili. Vengono considerati come un’estensione del marciapiede  e diventano dei luoghi d’incontro a tutti gli effetti: dove fermarsi per bere un caffè, mangiare un panino in pausa pranzo o semplicemente per rilassarsi dal caos cittadino. La loro realizzazione punta a sensibilizzare la cittadinanza sul valore dello spazio stradale attualmente adibito a parcheggio e si inserisce nelle tattiche utili a strutturare una strategia mirata alla riduzione del traffico veicolare, a vantaggio della mobilità a piedi e in bicicletta. Sempre più ricerche, d’altra parte, sottolineano come le automobili rimangano ferme e inutilizzate per buona parte del loro ciclo di vita. I «parklet» trovano sempre più utilizzo nelle politiche urbane di quelle città che stanno promuovendo piani per ripensare la mobilità cittadina.

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Dopo San Francisco anche a Berna i parcheggi auto vengono arredati con divani in legno, ombrelloni e tavolini, Foto:Yoshiko Kusano/Comune di Berna

SPAZI (PER SEMPRE) PUBBLICI – I «parklet» devono osservare determinati standard costruttivi, come misure minime in larghezza e lunghezza, la non interferenza con la raccolta di acque reflue, il non utilizzo di segnalazioni luminose. Cosa ancor più importante, trattasi sempre di spazi sempre pubblici e liberamente accessibili, che non potranno essere acquisiti e utilizzati a scopi solamente privati dal costruttore. Quindi, per esempio, se il proprietario di una caffetteria volesse costruire un «parklet» all’esterno del proprio esercizio, potrebbe ottenere il permesso. Ma l’area, una volta allestita, potrebbe venire usata da chiunque, cliente o meno del negozio. Il proprietario è anche obbligato ad apporre una segnaletica che indichi chiaramente la caratteristica di spazio pubblico del «parklet». In Italia l’idea di creare nuovi luoghi di incontro stenta ancora a vedersi. Ma ne siamo certi: sarebbero diverse le città a poterne beneficiare. Tocca a qualcuno farsi venire l’idea. O anche soltanto copiarla.

Twitter @fabioditodaro

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