Wise Society : Emergenza coronavirus: cosa succederà ora in Italia?
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Emergenza coronavirus: cosa succederà ora in Italia?

di Antonella Di Leo - Ceo & Publisher Wise Society
22 Febbraio 2020

Questa mattina leggendo i giornali e ascoltando le notizie in televisione sulle ultime misure prese a causa dei contagi di coronavirus avvenuti in Veneto e in Lombardia, mi sono posta alcune domande. Premetto che le misure adottate relative all’isolamento di alcuni Comuni, il blocco di 50.000 persone, la chiusura di uffici, scuole, i divieti e le sospensioni di tutte le attività sportive e ludiche in alcuni Comuni, mi trovano perfettamente d’accordo.

Ma mi sono chiesta: non ci siamo posti questo problema per la Fashion Week? Abbiamo fatto entrare gente da tutto il  mondo (i controlli servono fino a un certo punto. Si può essere anche portatori sani), abbiamo organizzato party, sfilate, cene, meeting. Gente che si abbracciava e si salutava in modo affettuoso: ora ci dicono che tutto questo sarebbe assolutamente da evitare. Tutto concesso per paura di ripercussioni sulla nostra economia? Vero, ma non credete che forse sarebbe stato meglio attuare misure preventive molto più severe e probabilmente di più breve durata? Forse sarebbero bastati due mesi in cui si sospendeva la libera circolazione di persone, intensificando controlli, mettendo in quarantena quelle persone che per motivi assolutamente necessari avrebbe dovuto spostarsi in altri Paesi: avremmo dovuto chiedere al popolo e all’imprenditoria italiana un grande sacrificio, ma sicuramente avremmo difeso la salute non solo degli italiani, ma delle persone di tutto il mondo.

Ora ci troviamo costretti a rincorre un virus con misure particolarmente invasive per la popolazione e per tutta l’economia, che sicuramente avrà ripercussioni molto più gravi e durature nel tempo. Non è un pensiero che va contro una razza o un colore della pelle, ma è una riflessione per la difesa della nostra salute. A volte misure drastiche si rivelano molto più efficaci rispetto al  “buonismo” e la paura di creare gravi danni al sistema economico.

Ma ora che questo virus è arrivato – com’era del tutto prevedibile – nelle grandi città, quale sarà l’entità del danno che riuscirà a provocare? E soprattutto, in quanto tempo e con quanti costi lo fermeremo? Stiamo chiudendo la stalla quando i buoi sono scappati? Voi cosa ne pensate?

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