Wise Society : Il World Business Forum mette le persone al centro delle imprese

Il World Business Forum mette le persone al centro delle imprese

di Redazione
7 Novembre 2017

Al World Business Forum 2017 di Milano l'Humanification diventa l'ultima frontiera del business

world business forum, humanification

Tra gli speaker dell’edizione 2017 del World Business Forum di Milano anche John Negroponte che ha affermato che la connettività è un diritto umano, Foto: Wobi

L’edizione 2017 del World Business Forum – in corso al Mico di Milano fino all’8 novembre – con i suoi 2500 partecipanti è un evento da record. Sotto il tema della Humanification e con l’obiettivo di mettere al centro della intensissima due giorni le persone, il forum ha chiamato a raccolta le menti più brillanti del business, dell’economia, della ricerca e della creatività. Da Michael Porter, esperto di Strategia Competitiva a Chris Anderson, imprenditore tech già Editor in Chief di Wired, a Jonah Berger, Docente di Marketing alla Wharton University. Da Rachel Botsman, esperta di Economia Collaborativa, a George Kohlrieser, autorità mondiale di Leadership. Da Chris McChesney, Global Practice Leader of Execution di FranklinCovey, a Nicholas Negroponte, Cofondatore del MIT Media Lab. Da Randi Zuckerberg, già Direttore Marketing di Facebook a Abigail Posner, Head of Strategic Planning in Google a Jon Iwata, Senior Vice President, Chief Brand Officer di IBM fino a Samantha Cristoforetti, astronauta ESA e prima donna italiana della Stazione Spaziale Internazionale.

«Puntare sulle persone – spiegano gli organizzatori – è per le aziende una sfida difficile perché, per costituire davvero una scelta strategica, comporta azioni impegnative su diversi fronti: significa valorizzare le individualità senza cadere nell’individualismo, riconoscere il talento e premiare i meritevoli, favorire la creatività alimentandola con un ambiente fertile e impermeabile alla contestazione e alle opinioni anticonformiste».

In occasione del Forum (che oltre a Milano si svolge anche a Bogotà, Messico City, Sydney, Madrid e New York) WOBI, in collaborazione con Manageritalia, ha condotto una survey volta a indagare l’importanza che il fattore umano riveste nelle aziende e come esso si collochi rispetto all’utilizzo della tecnologia. Un campione di oltre 500 dirigenti di imprese italiane ha così espresso la propria opinione, evidenziando speranze e timori d’oggi e di domani. Secondo la maggioranza (circa l’80%) di loro, le società per cui lavorano mettono, in modo più o meno deciso, le persone al centro del proprio contesto aziendale; la perfetta integrazione tra fattore umano e fattore tecnologico rappresenta in generale la soluzione più idonea per lo sviluppo del business sia nel mondo di oggi (39%) che in quello futuro (38%).

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