Le Earthship sono edifici completamente scollegati dalle reti di elettricità, gas, sistema fognario, connessione internet. Abitazioni a zero impatto ambientale che sfuttano tutta la tecnologia della bioarchitettura. E c'è già qualche esperienza italiana
Ecosostenibili, economiche, confortevoli e “senza reti”. Le case off-grid sono edifici scollegati dalle reti di elettricità, gas, sistema fognario, connessione internet. Edifici senza reti, completamente autonomi dal punto di vista energetico e quindi anche a zero impatto ambientale perché dall’ambiente nulla prendono e nell’ambiente nulla rilasciano. Case che, però, sono ancora poco conosciute come realtà abitative per tutta una serie di motivi di ordine sociale ed economico.
Che cosa sono le case off-grid, le case autosufficienti
Una casa off-grid (ovvero fuori rete) è un’abitazione totalmente svincolata dall’allacciamento a una rete elettrica pubblica o privata e autosufficiente da ogni punto di vista. Una realtà che scambia con l’ecosistema solo sole, vento e pioggia senza consumare risorse né inquinare.
Si tratta di un edificio in grado di produrre in modo autonomo l’energia elettrica e termica di cui ha bisogno e di ricavare l’acqua dalla pioggia o da un pozzo e persino di depurare in modo naturale le acque reflue. E si tratta di edifici che adottano soluzioni anche estreme, ma di grande impatto estetico. Sono chiamate, invece, “case passive” (passive houses) quelle costruzioni realizzate con criteri che consentono di limitare il consumo di energia che sono costruite, ad esempio, in legno e alimentate con pannelli solari.
Le case off-grid eredi del progetto Earthship
Il concetto alla sua base nasce dalla bioedilizia di derivazione tedesca degli anni Settanta sospinta da Karl Ernst Lotz e portata avanti dall’americano Michael Reynolds che nel 1971 decise di dar vita al proprio sogno costruendo il prototipo di Earthship con lattine di birra riciclate e successivamente intonacate. Realizzata nel 1988 a Taos, nel New Mexico, Earthship è una casa off-grid totalmente autonoma costruita sostituendo integralmente i materiali solitamente utilizzati per l’edilizia e bioedilizia con lattine di birra, bottiglie di vetro e pneumatici. In questo modo nacque Earthship Biotecture, un’organizzazione oggi diffusa in tutto il mondo, che dà vita ad architetture con un’impronta di carbonio negativa. Si tratta di costruzioni che, non solo non pesano sull’ambiente, ma sono persino in grado di autoprodurre l’energia necessaria al loro funzionamento e all’equilibrio termico. Oggi la filosofia del modello Earthship è sostenuta grazie anche ad intere comunità di volontari.
Su quali principi si basano le case off-grid
Le case off grid sono case confortevoli a tutti gli effetti. Sono case con sistemi termici a energia zero e indipendenti dal punto di vista dell’approvvigionamento idrico ed energetico. Inoltre sono costruite con materiali e tecniche di costruzione speciali che consentono di creare strutture ecosostenibili, utilizzando la bassa tecnologia con materiali più svariati come terra, argilla, paglia legno e soprattutto pneumatici riempiti di terra per i muri portanti e bottiglie o lattine per i muri non portanti.
I principi che caratterizzano le Earthship del mondo sono sei: riscaldamento e raffreddamento termico e solare, materiali naturali e riciclati, energia solare ed eolica, trattamento delle acque reflue, raccolta dell’acqua, produzione di cibo.
Nel dettaglio:
- Il calore viene dato dalla massa termica che, ad esempio, è costituita dal muro di copertoni imbottiti di terra. La terra accumula il calore in estate e lo rilascia quando la temperatura scende avviene uno scambio termico naturale. Inoltre la ventilazione passiva estiva si fa aprendo gli Skyline sul tetto creando differenza di pressione tra la parte bassa delle canalizzazioni a terra e questi “tetti meccanici” apribili a mano (si crea effetto camino).+
- grazie ai principi dell’architettura passiva, in un’Earthship il calore può essere ottenuto con pannelli solari a tubi. Il calore che si ottiene dai “tubi solari” serve, però, per produrre acqua calda sanitaria.
- costruite con il 45% di materiali riciclati, le Earthship hanno un’impronta di carbonio negativa perché l’edificio riutilizza materiali che in caso contrario dovrebbero essere eliminati ed evita l’uso di materiali che andrebbero prodotti.
- fotovoltaico, eolico, geotermico (e in rarissimi casi anche idroelettrico), geotermico forniscono l’energia rinnovabile necessaria. L’elettricità prodotta viene poi immagazzinata in una serie di batterie connesse a un sistema “intelligente” che la fornisce quando richiesto (la molecola più stoccata è l’idrogeno).
- il tetto convoglia l’acqua piovana in una cisterna di raccolta, dove viene filtrata e pre-trattata, fornendo quella necessaria per il sistema termico. L’acqua può anche essere potabilizzata. La racconta dell’ acqua serve per dare acqua potabilizzata attraverso un sistema wom (water organizing module). Dalle stesse taniche di raccolta è possibile prelevare acqua non potabilizzata ma filtrata dallo stesso per fare doccia, lavare piatti. L’acqua segue un percorso di fitodepurazione che alimenta le piante della serra.
- le acque grigie vengono trattate L’acqua rimanente viene prelevata dal water per poi come acque nere alla fine alimentare piante da frutto esterne.
- l’acqua raccolta viene usata anche nelle coltivazioni della casa che, grazie alle serre, assicurano la produzione di cibo.
Perché conviene vivere in una casa off-grid?
Innanzitutto le case fuori rete non hanno i prezzi delle case tradizionali, anzi. Una Earthship basica (detto di sopravvivenza) può anche costare dai 7 ai 10 mila euro. I modelli più sofisticati possono arrivare a prezzi come 70-80 mila. In pratica, si può anche parlare di circa 1000 euro a metro quadro. Inoltre, il risparmio sulle utenze può essere quantificato in circa 4-5.000 euro l’anno. Insomma, una convenienza non solo per il pianeta ma anche per le tasche di chi la sceglie.
In realtà però, in Italia, ad oggi, vivere off-grid al 100% non è ancora possibile a causa dei regolamenti – variabili da comune a comune e da regione a regione – che vincolano il concetto di abitabilità alla dipendenza dalla rete. Le Earthship si basano infatti su principi che in Italia hanno bisogno di ottenere permessi necessari per essere in regola con la legge (per esempio per quanto riguarda i test sui materiali edili). Per questo, l’associazione Offgrid Italia da anni lavora per sensibilizzare il legislatore rispetto a questa filosofia e possibilità di vivere off-grid alla e ottenere i permessi necessari a favorire la nascita di costruzioni Earthship sul territorio nazionale.
Vivere off-grid è possibile?
Nel mondo esistono già delle esperienze di case off grid. Dalla Hill Country House in Texas progettata dallo studio Mirò Rivera Architects disegnata secondo la certificazione LEED (con un impianto fotovoltaico da 8 kWp, un sistema di ventilazione meccanica accoppiato a una pompa di calore geotermica) alla Tenuta in Extremadura, ristrutturata dallo studio Àbaton (con un mix di fotovoltaico e mini-idroelettrico e una piscina con funzione di riserva idrica).
E per quanto riguarda l’Italia? Ecco qualche esperienza di edifici, progetti ed esperimenti off-grid.
- Bivacco Pasqualetti sulla cresta del Morion in Valpelline, Valle d’Aosta, progettato dagli architetti italiani Roberto Dini e Stefano Girodo ha un ingresso “a bussola” che riduce le dispersioni termiche e una finestra che consente di sfruttare al massimo l’apporto di luce e calore del sole. Si tratta di una struttura in legno e acciaio prefabbricata che garantisce un isolamento termico mentre il fotovoltaico con batteria copre le esigenze di un’illuminazione minima.
- La Fabbrica del Sole di Arezzo, ha ideato l’Off Grid Box, un piccolo container capace di rendere un’abitazione autonoma da qualunque utenza.
- A Monsano, nella provincia di Ancona la Energy Resources ha dimostrato come sia possibile utilizzare solo tecnologia green e non dipendere più dal petrolio. Nell’abitazione, infatti, viene prodotta energia a impatto zero, senza reti o intermediari, né di fare riferimento a filiere di distribuzione.
- Off Grid Italia ha realizzato la sua prima cupola – chiamata mascotte – a Rodengo Saiano (Brescia) su una piccola area messa a disposizione dall’associazione Alberodonte. Dopo la prima mascotte sono nate altre idee di progetto e collaborazioni con enti ed istituzioni.
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Maria Enza Giannetto