Londra aspetta circa 11 milioni di spettatori, 21.000 giornalisti e circa 200.000 addetti che, sommati ai 14.700 atleti in gara, avranno un pesante impatto sull'ambiente. Per questo il 70% dei rifiuti prodotti durante la manifestazione sarà destinato al riciclo, al riuso o al compostaggio
Partono oggi i Giochi Olimpici 2012 che animeranno Londra fino al 12 agosto 2012, richiamando circa 11 milioni di spettatori, 21.000 giornalisti e circa 200.000 addetti che si sommano ai 14.700 atleti in gara. Un bel po’ di persone distribuite tra gli impianti sportivi della capitale del Regno Unito e tutte le altre aree della città che le ospiteranno nei vari hotel, bar e ristoranti. Il che significa anche un bel po’ di cibo consumato, prodotti acquistati e… rifiuti. Un evento di grandi dimensioni come questo stimola i consumi ma con un alto impatto sull’ambiente. Ecco perché l’organizzazione dei Giochi Olimpici di Londra (Locog) ha fissato un obiettivo molto importante per la buona riuscita della manifestazione. Se verrà raggiunto, a vincere non saranno solo i Paesi partecipanti ma anche l’ambiente. L’obiettivo è quello di destinare al riciclo, al riuso o al compostaggio il 70% dei rifiuti prodotti dalla trentesima olimpiade.
In queste che potrebbero essere le Olimpiadi più green della storia, almeno nelle intenzioni, il Locog si avvarrà della collaborazione di partner quali Nnffc e Wrap con cui sono state identificate le linee guida per la gestione della raccolta, del riciclo e dei flussi di compostaggio, aiutando così i fornitori dei servizi di ristorazione nella scelta dei materiali per il packaging più idonei al raggiungimento dell’obiettivo. Tra i materiali più utilizzati per il packaging alimentare e per il catering c’è il Mater-Bi®, la famiglia di bioplastiche biodegradabili e compostabili prodotte da Novamont.